Un giorno ad Asti | La città del Palio e le dimore d’epoca da non perdere

Forse conoscete già Asti. Probabilmente per il suo Palio, festa tradizionale astigiana che ha avuto inizio durante il Medioevo e che da allora è stata celebrata ogni anno. Forse avete sentito parlare di Asti per i suoi vini, e infatti una delle ultime volte che ci sono stata è stato proprio in occasione della Douja d’Or.

State pur certi, però, che non si esauriscono qui le cose che potreste scoprire di questa città piemontese a una quarantina di minuti di auto da Torino. Ho preparato un elenco di cose da fare e da vedere ad Asti.

Con la scusa di andare ad Asti per vedere la mostra di Boldini e del mito della Belle Époque, visitabile fino al 10 aprile 2023, abbiamo organizzato un itinerario di un giorno ad Asti, non tralasciando i suoi musei più importanti, le dimore d’epoca e i suoi tesori poco conosciuti. Tranquilli, perché nessuno stomaco è stato maltrattato: abbiamo pensato anche ad alcune tappe enogastronomiche.

Un giorno ad Asti

Il Palio di Asti, la storia e il museo gratuito

Ogni prima domenica di settembre i visitatori di tutto il mondo possono lasciarsi incantare dall’atmosfera medievale del Palio di Asti, senza dubbio il momento più importante dell’anno.

Bandiere, trombe che qui si conoscono come chiarine, cavalli e tanta emozione in Piazza Campo del Palio. Se siete interessati a prendere parte dalle tribune a questa manifestazione astigiana, non aspettate troppo tempo e prenotate già i vostri biglietti sul sito ufficiale del Palio di Asti.

Vi consiglio senza dubbio di visitare il Museo del Palio di Asti, a Palazzo Mazzola e gratuito.

Douja d’Or

Sempre a Settembre, solitamente nella prima quindicina del mese, potrete partecipare a un altro evento astigiano molto sentito. Questa volta al centro ci sono il vino e il mondo enologico.

Degustazioni, masterclass, incontri formative, mostre e visite guidate alla scoperta del territorio astigiano e monferrino per un grande evento di 10 giorni che racconta la cultura del vino.

Come raggiungere Asti

Asti si può raggiungere comodamente da Torino, con l’autostrada sono una quarantina di minuti di tragitto. In città, poco distante dal centro storico, sono presenti parcheggi a pagamento con diverse fasce di prezzo orarie. Ci sono ad esempio il parcheggio di Piazza Libertà, il Parcheggio di Piazza Vittorio Alfieri. Noi abbiamo lasciato l’auto al Parcheggio Piazza Campo del Palio, che ha un costo di 0,80 € all’ora ed è molto ampio, difficilmente qui non troverete parcheggio, nemmeno il mercoledì e il sabato, giorni di mercato, con le bancarelle che occupano qualche posto auto.

In alternativa, anche il treno è comodissimo, soprattutto se arrivate da Torino.

Le cose da non perdere ad Asti

La pasticceria Giordanino 1912, tra Liberty e torte tipiche

Appena arrivate ad Asti non abbiamo dubbi sulla prima tappa. Qui è d’obbligo una sosta da Pasticceria Giordanino, situata in Corso Alfieri. La pasticceria, aperta nel 1912 da Giuseppe Giordanino, che rimase l’unico proprietario fino all’inizio degli anni Ottanta, ha visto anche la nascita di due torte tipiche della città: la Polentina delle tre Mandorle e la Torta del Palio.

Un’altra specialità è la Torta Cabiria, con tre ingredienti speciali: cioccolato fondente, arancia candita e mandorle pralinate. Questo titolo, che forse risuonerà nella vostra mente, evoca il titolo del film omonimo, il primo film muto girato in Italia, diretto dal regista astigiano Giovanni Pastrone.

La Pasticceria Giordanino 1912 è anche tappa per i nostalgici: infatti, conserva ancora l’atmosfera di un tempo con gli arredi originali in stile liberty.

Pranzare da Campanarò

Nascosto da una vetrina che dall’esterno fa scorgere poco di questo elegante ristorante, Campanarò si trova a pochi passi dal centro storico di Asti. Lo spazio interno dispone di parecchi tavolini, ma è sempre meglio prenotare con anticipo durante i weekend. Il Ristorange Campanarò è aperto tutti i giorni a pranzo e cena, tranne il mercoledì.

Si mangia cucina tipica piemontese, con uno sguardo alla tavola astigiana e monferrina. Noi ci siamo concentrate su un primo e un secondo, senza tralasciare i dolce, di cui c’è l’imbarazzo della scelta.

Comprare libri da Piccola Libreria Indipendente

Dove prima era presente un negozio di vestiti vintage e poi uno di gioielli, da qualche mese è forte il profumo di carta e si nasconde un mondo fatto di storie.

Si trova in pieno centro storico, ma in un cortile appartato e silenzioso, si nasconde dietro a una grande porta rossa e a due ghirlande appese dietro al vetro dell’ingresso. Entrare alla Piccola Libreria Indipendente significa mettere cautamente un piede in quello che è un sogno grandissimo, quello di vivere per e con le piccole e grandi storie. Che fortuna che ci siano librerie ad Asti così!

Tenete d’occhio la loro pagina per non perdervi nessun evento: tante presentazioni di libri, solitamente il sabato, eventi e anche un bookclub mensile.

Cosa fare e cosa vedere ad Asti

Biglietto cumulativo per i palazzi di Asti

Il centro storico di Asti è ricco di dimore d’epoca e palazzi nobiliari. La vostra visita della città non può prescindere da questi. Vi consiglio di cominciare la vostra visita da Palazzo Mazzetti, uno dei pochi che ha anche la biglietteria. Vi consiglio di fare, al costo di 10 euro, il biglietto cumulativo che contente l’accesso a 7 siti: Palazzo Mazzetti, Torre Troyana, Cripta e Museo di Sant’Anastasio, Domus Romana, Palazzo Alfieri, Complesso di San Pietro e Museo Guglielminetti. L’ingresso ad ogni singolo sito costa 5 euro. Con la tessera di Abbonamento Musei Torino avrete l’ingresso gratuito a tutto.

Palazzo Mazzetti

Palazzo Mazzetti è forse il più famoso di Asti, perché è quello che spesso ospita mostre nelle sue sale del pianterreno. Non perdetevi però anche la visita del palazzo, un tripudio di barocco, con soffitti belli da togliere il fiato, sculture, pavimenti originali, opere d’arte di diversi periodi e artisti. Per la visita di Palazzo Mazzetti considerate almeno due ore, soprattutto se ci sono anche mostre.

Cripta e Museo di Sant’Anastasio

A pochissimi passi da Palazzo Mazzetti ecco che sorge uno di quei luoghi che è impossibile immaginare camminando frettolosamente sul corso. Il Museo di Sant’Anastasio vi condurrà, dopo qualche scalino in discesa, indietro nel tempo, tra epoca romana e longobarda. Potrete infatti osservare quel che resta della chiesa romanica di Sant’Anastasio che fu un convento a partire dal XI secolo.

Ricca di suggestione e contemplazione, è la Cripta di Sant’Anastasio, sotto i resti della Chiesa Romanica, che è stata costruita con numerosi materiali di recupero, motivo per cui le colonne e in particolare i capitelli sono tutti differenti.

Cripta di Sant’Anastasio ad Asti

Palazzo Alfieri

Ancora qualche passo ed ecco che si raggiunge Palazzo Alfieri, un palazzo che era disposto su cinquantino stanze e in cui, proprio in una di questa, nacque proprio Vittorio Alfieri. Per un periodo alcuni spazi sono stati adibiti a Museo Civico e la maggior parte degli arredi non sono quelli originali, ad eccezione dello scrittoio di Vittorio Alfieri. Inoltre, la camera natale di Alfieri, con il letto a baldacchino che è il fulcro centrale della visita, è conservato e visitabile.

All’interno di Palazzo Alfieri potrete ripercorrere la vita del suo inquilino più celebre, ripercorrendo i momenti più importanti della sua vita, le opere e il forte legame con il teatro.

Museo Guglielminetti

Nelle antiche cantine di Palazzo Alfieri si snoda un museo nel museo, quello che suggestivo ospita un gran numero di sculture e scenografie realizzate dal maestro Eugenio Guglielminetti. Allievo di Felice Casorati, Eugenio Guglielminetti era pittore, scultore e scenografo.

Le sezioni che si possono ammirare nel museo ripercorrono proprio la sua carriera e la sua visione dell’arte, si possono infatti osservare numerose sculture e scenografie che Guglielminetti ha realizzato per la danza, la televisione e il mondo degli spettacoli teatrali. Curioso, insolito. Da vedere.

Per la visita di Palazzo Alfieri e Museo Guglielminetti considerate almeno un’ora e mezza.

Sono tantissime le sculture che si possono osservare nel Museo Guglielminetti, all’interno di Palazzo Alfieri

Cosa fare e cosa vedere ad Asti

Torre Troyana

Se volete ammirare Asti dall’alto, non potete far altro che salire sulla Torre Troyana, percorrendo i suoi 199 scalini. La torre venne eretta nel XIII secolo da una delle casate astigiane più potenti, quella della famiglia Troya.

Torre Troyana sorge infatti in un punto cruciale dell’allora città medievale, costruita come testimonianza del potere e della supremazia della famiglia, che possedeva un’attività di prestito fiorente in diverse zone di Europa. Per motivi di sicurezza la Torre Troyana è chiusa dal 1 Novembre al 31 Marzo.

Torre Troyana rappresenta un pezzetto di storia astigiana, il lascito della famiglia Troya

Domus Romana

Che meraviglia anche la Domus Romana. Lo spazio è grande quanto un grosso stanzone, ma una volta superato l’ingresso verrete subito proiettati nell’epoca romana della città.

Molto prima di Asti, di quello che conosciamo noi oggi di questa città, c’era infatti Hasta, un antichissimo insediamento romano del II secolo a.C.

Visitando la Domus Romana di via Varrone potrete infatti immergervi nel periodo più antico della città, camminando su una passerella per ammirare come dovevano probabilmente essere suddivise le stanze.

Il fiore all’occhiello è senza dubbio il mosaico, di una qualità unica per il Piemonte, che decorava il pavimento della sala da pranzo di questa abitazione, che probabilmente apparteneva a un ceto agiato. Per la visita non è necessario molto tempo, considerate circa mezz’ora.

Il meraviglioso mosaico nella sala da pranzo della Domus Romana in Via Varrone

Palazzo Ottolenghi

Palazzo Ottolenghi custodisce uno dei musei della città, il piccolo Museo del Risorgimento, visitabile gratuitamente il sabato e la domenica, unici giorni di apertura.

Il palazzo, splendido e particolareggiato, è attualmente in restauro e verrà riaperto al pubblico nell’estate del 2024. Io ho già un buon motivo per tornare!

Il Museo del Risorgimento di Palazzo Ottolenghi è aperto e gratuito
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