Cosa vedere e cosa fare nel Monregalese: mongolfiere e tappe da non perdere nei dintorni di Mondovì

A grandi linee il Monregalese è un pezzetto di Piemonte che si snoda intorno al comune di Mondovì, nella provincia di Cuneo. Comprende il territorio pianeggiante tra Cuneo e Carrù e quello, più esteso, di montagna compreso tra la valle di Vermenagna, il Tanaro e il confine con la regione Liguria. Il nome del comune deriva da Mons Regalis, Monte Regale, nome che deriva da quello antico di Mondovì e i suoi abitanti si chiamano infatti Monregalesi. Cosa vedere e cosa fare nel Monregalese, quindi? Qualche consiglio per voi!

Cosa vedere e cosa fare nel Monregalese

L’unico weekend di Agosto trascorso non in viaggio, vogliosi di partire per le vacanze, abbiamo deciso di spingerci sulle colline della nostra regione, che frequentiamo diverse volte nell’anno. Siamo stati nel Monregalese, dove conoscevamo già qualche tappa imperdibile. Ci siamo regalati un pranzo fuori di quelli in cui sai quando ti siedi ma non quando ti alzi e abbiamo concentrato la gita soprattutto a Mondovì, che non avevamo mai visitato approfonditamente e sui suoi dintorni.

Dove mangiare nel Monregalese

Se volete un consiglio mangereccio poco lontano da tutte le tappe del Monregalese, vi mando volentieri da Trattoria Vecchio Mulino a Niella Tanaro. In inverno potrete mangiare all’interno, il locale dispone di molti tavoli, perfetti anche se ci si muove in grandi gruppi.

In estate però è ancora più bello, mangerete nel giardino all’esterno, lontani dalla strada e dal rumore e completamente immersi nella natura. Anche per le famiglie con bambini è una soluzione vincente, nessun pericolo e tanto spazio per giocare quando non si vuole stare più seduti a tavola. La cucina è piemontese, il fiore all’occhiello del menu è la carne. I dolci sono uno più buono dell’altro e infatti non ho resistito e ho preso il mix di dolci per assaggiarli tutti.

Cosa vedere e cosa fare nel Monregalese

Cosa vedere a Mondovì

Mondovì è forse proprio la prima tappa da cui partire per un itinerario nel Monregalese. Ogni anno nell’ultimo trentennio, intorno all’Epifania il cielo di Mondovì si colora delle amatissime mongolfiere: tre giorni di festa e voli, che attirano migliaia di curiosi e appassionati.

Prendetevi del tempo per visitare il bellissimo centro storico di Mondovì, gita in giornata perfetta partendo da Torino, nel weekend ma anche in settimana. Io vi consiglio un’oziosa giornata in estate o nel periodo primaverile, quando è piacevole girare e stare all’aperto.

Funicolare

Tra le cose più divertenti da fare a Mondovì, in compagnia dei bambini, c’è sicuramente prendere la funicolare, che collega il nucleo della città bassa, il Rione di Breo, al centro storico nella città alta. Il primo collegamento risale al 1886. Dal 1975 la funicolare è stata ferma, per poi ripartire nel 2006, tornando ad essere quel simbolo di collegamento caratteristico. Il viaggio tra le due stazioni è di soli 141 secondi, si viaggia in piedi e si può ammirare una panoramica unica sull’intero arco alpino dalle Alpi Liguri.

La funicolare di Mondovì è in funzione tutto l’anno, con differenti orari a seconda della stagione. Non è necessario acquistare i biglietti prima, potete farli direttamente alle macchinette. Ci sono varie soluzioni, se siete di passaggio la più conveniente è il biglietto di 2,50 euro che ha validità 4 ore e permette così di visitare la parte alta di Mondovì e magari fermarsi anche per pranzo o cena.

La funicolare di Mondovì, uno dei simboli caratteristici della città

Piazza Maggiore

Il cuore pulsante della città. Quando si scende dalla funicolare ci si ritrova immersi in Piazza Maggiore. I portici della piazza risalgono al Medioevo e furono considerati da sempre uno spazio pubblico: i documenti narrano che i portici dovevano essere lasciati sgombri per consentire il passaggio di due coppie di cittadini affiancati. Sulla piazza affacciano alcuni degli edifici delle famiglie più importanti della storia cittadina e partono tante stradine laterali, che portano alle zone diverse della città.

Piazza Maggiore, cuore pulsante di Mondovì

Chiesa della Missione e INFINITUM

La Chiesa di san Francesco Saverio, conosciuta anche come Chiesa della Missione, si trova proprio su Piazza Maggiore, sulla destra appena usciti dalla stazione della funicolare. La Chiesa è dedicata a San Francesco Saverio, ma è chiamata “La Missione” in quanto, dopo la soppressione dell’Ordine, venne affidata ai Padri Missionari di San Vincenzo de’ Paoli. La prima pietra di questa chiesa fu posata il 14 maggio 1665 ed è opera dell’architetto e incisore Giovenale Boetto. La facciata è austera e semplice, l’interno invece è un tripudio di barocco e dipinti particolareggiati.

La Chiesa della Missione, a Mondovì

La decorazione pittorica è opera del gesuita Andrea Pozzo, pittore prospettico tra i più apprezzati del periodo barocco. La decorazione pittorica di Andrea Pozzo ha trasformato l’intera superficie della copertura, che architettonicamente è piatta, in un coloratissimo repertorio di elementi decorativi e finte architetture come quella della cupola centrale, resa con la tecnica del trompe-l’oeil. Grazie a INFINITUM, attraverso un percorso multimediale e immersivo è possibile immergersi negli affreschi di Andrea Pozzo grazie ai visori in 3D e disegnare nello spazio attraverso un pennello virtuale.

Potete fare una visita senza dubbio insolita grazie all’esperienza interattiva e immersiva offerta da INFINITUM

Museo della Ceramica

All’inizio dell’Ottocento l’economica monregalese era economicamente vivace, con le sue manifatture di seta e di panni di lana per uso militare, l’attività ceramica non era in quel momento particolarmente rilevante. Nel 1805, per l’iniziativa del medico giacobino Francesco Perotti, fu introdotta a Mondovì la produzione di terraglia fine e a poco a poco la realtà ceramica monregalese diventò fondamentale in un momento di grande sviluppo economico. La seconda metà dell’Ottocento fu la vera età dell’oro della ceramica monregalese.

Il Museo della Ceramica ha lo scopo di raccontare oltre due secoli di storia legati alla lavorazione della ceramica. Il Museo è di recente apertura, è stato inaugurato il 12 dicembre 2010. È aperto venerdì e sabato dalle 15 alle 18 e domenica e festivi dalle 10 alle 18.

Il Museo della Ceramica di Mondovì, per scoprire oltre due secoli della sua storia

Torre Civica

La Torre Civica del Belvedere è detta anche Torre dei Bressani, dalla famiglia che la utilizzò come simbolo di prestigio. La Torre Civica, alta 29 metri e dotata di una scala interna di 87 scalini, venne edificata nel XIV secolo. In origine era il campanile di una chiesa, che venne successivamente abbattuta. La torre si trova nel Parco del Tempo e ha la particolarità di far muovere sugli orologi sui quattro lati della torre una lunga lancetta singola.

La Torre Civica di Mondovì si trova nel Parco del Tempo

Sacrario di San Bernardo

Si può raggiungere in auto, lasciandola sulla strada poco lontano. Sul cucuzzolo delle colline si trova il Sacrario di Bastia di San Bernardo, dedicato ai partigiani. Chiamato così perché si trova in località San Bernardo, sul colle di Bastia, dista da Mondovì 20 minuti di auto.

Un lungo viale di ghiaia bianca vi condurrà ai piedi del Sacrario, leggermente in salita. Il Sacrario di Bastia fu costruito grazie a vari enti tra il 1947 e 1951. Sul sagrato della chiesa, nell’ossario, sono raccolte le salme di otto partigiani. Il 14 ottobre 1951 l’allora capo del governo Alcide De Gasperi lo inaugurò, in memoria dei caduti del 1° Gruppo Divisioni Alpine.

Sacrario di San Bernardo nel Monregalese, dedicato ai partigiani

Intorno al Sacrario una vista a 360 gradi sulle colline del Monregalese e delle Langhe. Nelle giornate particolarmente limpide un’installazione permette di riconoscere e individuare anche i monti che circondano il territorio collinare e i differenti territori: Valle Grana, Valle Maira, Valle Varaita..

Dal Sacrario si può ammirare una vista a 360 gradi sulle colline e riconoscere i monti che le circondano

Grotta dei Dossi

A poca distanza da Mondovì, nei pressi di Villanova Mondovì e ai piedi del Monte Calvario, la Grotta dei Dossi può vantarsi di essere la prima grotta scoperta in provincia di Cuneo negli ultimi anni del Settecento e anche, badate bene, un secolo più tardi, le prime ad essere illuminate elettricamente.

Le grotte vennero scoperte in modo del tutto casuale da un cacciatore che seguiva le orme di una volpe sulla neve. Insieme alle grotte di Bossea e del Caudano, fanno parte del sistema carsico più esteso del Piemonte. La visita non è particolarmente impegnativa ed è divertente, perfetta per le famiglie con bambini. Durante le vacanze natalizie vengono allestiti agli interni delle grotte dei bellissimi Presepi, una scusa in più per visitarle.

Santuario di Vicoforte

Un’ultima tappa che vi consiglio nel Monregalese è questa, il Santuario di Vicoforte. Vi consiglio di visitare questo imponente edificio religioso stupendamente affrescato e famoso per avere la cupola ellittica più grande al mondo. Sono possibili visite guidate che permettono di salire in cima alla cupola ( da evitare se soffrite di vertigini ) e conoscere la sua storia.

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