Grotta dei Dossi a Villanova Mondovì | Le grotte più colorate di Italia sono in Piemonte

Ai piedi del Monte Calvario, nei pressi di Villanova Mondovì, la Grotta dei Dossi può vantarsi di essere la prima grotta scoperta in provincia di Cuneo negli ultimi anni del Settecento e anche, un secolo più tardi, le prime ad essere illuminate elettricamente. Una scoperta che è, in assoluto, ricca di serendipità, visto che le grotte vennero scoperte in modo del tutto casuale. Ma non è finito qui: le Grotte dei Dossi, insieme alle grotte di Bossea e del Caudano, fanno anche parte del sistema carsico più esteso del Piemonte. Non si può proprio non visitarle!


Un’escursione indimenticabile per grandi e piccoli, un’attività perfetta da fare in famiglia.

Grotta dei Dossi: la storia di una scoperta casuale

Era il 1797. Un cacciatore che seguiva le orme di una volpe sulla neve la vide scomparire in un anfratto del terreno. Certo di averla colpita e ferita, fece entrare un ragazzo in quell’anfratto per poterla trascinare fuori. Il ragazzo, dopo aver strisciato a quattro zampe per un po’ fa l’incredibile scoperta: c’è una grotta! E fino a quel momento nessuno lo sapeva. Usciti dalla grotta, il ragazzo e il cacciatore corrono in paese per dare a tutti l’incredibile notizia.

La notizia sensazionale fa velocemente il giro del paese e delle frazioni, tanto che numerose persone, armate di zappe e picconi, si incamminano verso la grotta per allargare l’ingresso e scoprire così cosa si cela dietro.

La scoperta della Grotta dei Dossi avvenne in modo del tutto casuale alla fine del Settecento

Dalla loro scoperta all’inaugurazione ufficiale un secolo dopo, le Grotte dei Dossi hanno subito numerosi episodi di vandalismo: le sale più vicine all’ingresso furono depredate per decenni, stalattiti e stalagmiti vennero asportate e vendute sul mercato di Mondovì a prezzo fisso. Tanti pezzetti di grotta finirono in giardini e abitazioni private e le grotte vennero lentamente abbandonate e dimenticate.

Quasi esattamente mille anni dopo, nel 1893, dopo anni di lavoro ecco che la grotta viene illuminata elettricamente, con trenta lampade Edison ed un generatore a petrolio. Un evento che coinvolge non solo l’intero paese di Villanova, ma a cui accorrono giornalisti e curiosi da diverse parti del mondo. Un momento storico cruciale visto che la Grotta dei Dossi è anche la prima di Italia ad essere illuminata elettricamente. Sbandieratori e banda musicale, le autorità del paese e gli abitanti, si narra che le carrozze ci abbiano messo un quarto d’ora per raggiungere da Villanova l’ingresso della Grotta dei Dossi.

La Grotta dei Dossi fu la prima di Italia ad essere illuminata elettricamente

Subito dopo la sua inaugurazione la Grotta dei Dossi conosce un lungo periodo di celebrità, con curiosi e viaggiatori che vi si dirigevano per visitarla. Il biglietto d’ingresso costava 1 lira e il viaggio in carrozza da Mondovì con l’escursione guidata in grotta ammontava a 2 lire e 50 centesimi.

Con l’inizio del nuovo secolo, il Novecento, la Grotta dei Dossi fionda nuovamente nell’oblio. Oggi è poco conosciuta e visitata, ma è un peccato.

Grotta dei Dossi: perché è la più colorata di Italia?

La grotta è di origine carsica. Lunga poco meno di 1 chilometro, la Grotta dei Dossi è formata da tanti corridoi e sale che si susseguono una dopo l’altra. Sono famose per i loro colori e le loro sfumature presenti grazie alla presenza di numerosi minerali: zinco, rame, ferro, piombo, nichel…

La grotta è così un meraviglioso caleidoscopio di colori da cui vi ritroverete circondati. Durante la visita guidata potrete ammirare i tanti colori che la caratterizzano: il rosso del rame, l’azzurro dello zinco, l’argento del piombo e del manganese, ma anche il giallo, il verde e il bianco.

Grotta dei Dossi, la visita

La visita dura circa un’ora, si è accompagnati da una guida turistica e ci si muove a piccoli gruppi. Non è possibile visitare la grotta in autonomia.

La visita costa 8 euro per gli adulti, il biglietto è ridotto per i bambini fino ai 12 anni di età e i bambini sotto i 3 anni non pagano.

Grotta dei Dossi qualche consiglio

Per poter camminare comodamente e senza rischiare scivoloni vi consiglio scarpe da ginnastica, meglio se antiscivolo e abbigliamento sportivo, mediamente pesante. Considerate che all’interno della grotta la temperatura si aggira tutto l’anno intorno ai 10 gradi e c’è un alto tasso di umidità. Potrebbe essere utile avere anche una giacca.

La temperatura all’interno della grotte è di 10 gradi costanti

Le grotte dei Dossi sono aperte tutto l’anno. Non è necessario prenotare, sul sito ufficiale sono presenti informazioni e contatti.

Sebbene la visita alla grotta sia aperta a tutti e sia un’esperienza perfetta da fare anche con i bambini, non è possibile percorre il percorso di visita con i passeggini, ma neppure raggiungere l’ingresso della grotta, dovendo fare a piedi un breve percorso su una strada non asfaltata e in salita.

Cosa fare nei dintorni della Grotta dei Dossi

A una ventina di minuti di auto dalla Grotta dei Dossi vi consiglio di visitare il bellissimo Santuario di Vicoforte, un imponente edificio religioso stupendamente affrescato e famoso per avere la cupola ellittica più grande al mondo. Sono possibili visite guidate che permettono di salire sulla cupola e conoscere la sua storia. Una tappa qui è davvero imperdibile.

Vicino a Mondovì e alla Grotta dei Dossi merita una visita il Santuario di Vicoforte con la cupola ellittica più grande al mondo
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5 pensieri riguardo “Grotta dei Dossi a Villanova Mondovì | Le grotte più colorate di Italia sono in Piemonte

  1. Durante la visita la guida vi ricorderà a ogni passo di non toccare nulla! E vi sorprenderete nell’apprendere che la grotta è collegata tramite cuniculi sotterranei alla grotta presente nel santuario di Santa Lucia posto esattamente sul lato opposto della montagna 🙂

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