Beni FAI in Lombardia, i più belli da non perdere

Sono tantissimi i beni FAI in Lombardia, le ville affacciate sul lago, quelle che custodiscono giardini segreti e incredibilmente profumati, le ville elegantissime e moderne e anche le case semplici, che però rubano il cuore.

Se la vostra regione è la Lombardia siete molto molto fortunati, perché potrete godervi la loro scoperta poco per volta. Se invece non vivete nei loro pressi, pensate a un itinerario fatto apposta per scoprire i beni FAI della Lombardia, uno dopo l’altro.

Beni FAI in Lombardia, i più belli da non perdere

Villa e Collezione Panza

Prima di essere Villa Panza la villa venne costruita nel Settecento per volere del marchese Paolo Antonio Menafoglio che individuò un colle poco distante dal centro storico di Varese, il luogo perfetto per costruire la sua dimora di campagna.

Insieme alla dimora venne realizzato anche il giardino, tanto che questo luogo divenne una vera e propria villa di delizie.

Nell’Ottocento il marchese Menafoglio vendette la Villa a Pompeo Litta Visconti Arese, un nobile milanese che abbellì ancora di più il giardino con nuove piantumazioni.

Negli anni Trenta del Novecento la villa venne ancora ampliata e divenne proprietà del conte Ernesto Panza.

Fu poi con suo figlio, il Conte Giuseppe Panza che la Villa si trasformò in un grande polo di arte contemporanea.

Oggi Villa Panza è uno dei beni del FAI da non perdere per nessuna motivo se vi trovate a Varese.

Monastero di Torba

Il Monastero S. Maria di Torba, o più spesso chiamato Monastero di Torba, è un piccolo angolo di Medioevo nascosto, ancora tutto da scoprire.

Ci troviamo ancora a Varese, ma questa volta ben più lontani dsl centro storico, in un luogo raccolto, silenzioso e impregnato del fascino medievale, completamente circondato dal verde.


Dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2011, il Monastero di Torba è stato donato al FAI da Giulia Maria Crespi nel 1977.

Al Monastero di Torba vengono organizzati numerosi eventi: picnic, escursioni in bicicletta, visite guidate a tema…

Beni FAI in Lombardia, i più belli da non perdere

Villa del Balbianello

Il lago di Como è uno spicchio di Italia meraviglioso e a tratti inafferabile: quando vi troverete al suo cospetto in una giornata di sole primaverile, vi sembrerà di avere la perfezione della bellezza a portata di mano. E in questo quadro fi meraviglia Villa del Balbianello si situa perfettamente: senza dubbio uno dei luoghi più belli nei quali vi capiterà di imbattervi.

Villa del Balbianello è un magnifico e originale complesso architettonico, costruito verso la fine del 1700 per volere del Cardinale Angelo Maria Durini, sui resti di un antico convento francescano.

Nel 1954 Villa del Balbianello viene venduta a Guido Monzino, che sarà l’ultimo proprietario e che alla sua morte, per suo volere, verrà donata al FAI nel 1988.

Villa Fogazzaro Roi

Ci troviamo ancora una volta su un lago, ma questa volta sul lago di Lugano: per raggiungere Villa Fogazzaro Roi occorre guidare per un pezzetto di Svizzera per poi tornare sul territorio italiano.

Si arriva solo a piedi al piccolo borgo di Oria: il rumore delle auto è in lontananza, mentre l’acqua del lago che sbatte sulla riva rimanda subito a sensazioni di incredibile leggerezza.

Se parliamo di luoghi che sembrano essere rimasti cristallizzati nel tempo non possiamo che riferirci a Villa Fogazzaro Roi, un’appartata e intima dimora della borghesia dell’Ottocento.

Questo piccolo mondo antico costituito da arredi, quadri e oggetti rievoca le atmosfere del capolavoro di Antonio Fogazzaro, che tanto amò questa villa, affacciata su questo angolo sfuggente di lago.

Fu infatti qui che Antonio Fogazzaro trascorse buona parte della sua vita e fu proprio qui che scrisse e ambientò Piccolo mondo antico, il suo romanzo più conosciuto, pubblicato nel 1896. Grazie al marchese Giuseppe Roi, pronipote dello scrittore, che a metà del Novecento ha rinnovato e riarredato ogni ambiente, oggi Villa Fogazzaro Roi, donata al FAI nel 2009, è una perfetta sceneggiatura romanzesca, in cui mettere prima un piede sull’uscio e poi entrare comunque in punta di piedi, per non perdersi il suo incredibile incantesimo.

Beni FAI in Lombardia, i più belli da non perdere

Casa Macchi

L’eccezionalità della semplicità: una casa che all’apparenza non ha nulla di eccezionale e che invece racchiude proprio la magia delle cose più semplici.

A pochi chilometri da Varese, Casa Macchi è un luogo modesto e unico, che sono certa vi emozionerà e vi arriverà dritto al cuore, come è capitato a me.

Casa Macchi non è stata abbandonata, sorte invece toccata a tanti Beni prima che arrivassero nelle mani del FAI, ma chiusa. È stata Maria Luisa Macchi che nel 2015 ha deciso di lasciarla in eredità al FAI. Dopo quattro anni il FAI ha aperto il cantiere per alcuni lavori di restauro, effettuato con lo scopo di mantenere intatto lo spirito del luogo. E finalmente dal 2022 ha aperto le sue porte ai visitatori.

Villa della Porta Bozzolo

Siamo nuovamente tornati nei dintorni di Varese, questa volta a circa una trentina di minuti dalla città e poco distanti anche dal bellissimo Lago Maggiore.

Villa della Porta Bozzolo è una villa risalente al 1500, nata come villa di campagna e diventata poi una villa di delizie nel 1700 in occasione di un matrimonio importante, le fastose nozze nel 1711 tra Giovan Angelo III Della Porta e la contessa Isabella Giulini, proveniente da una delle famiglie milanesi più influenti.

Proprio in questa occasione la villa viene rinnovata e abbellita, per rispecchiare la crescita economica e sociale della famiglia. Incorniciata da uno splendido giardino barocco, di cui vi consiglio di visitare ogni più segreto angolino e che in primavera vi allieterà con tantissimi narcisi in fiore, anche i suoi interni curati e affrescati vi stupiranno.

Donata al FAI dagli Eredi Bozzolo nel 1989, dopo un approfondito restauro, oggi è aperta al pubblico e visitabile.

Villa Necchi Campiglio

Elegante e fascinosa, mai sopra le righe e incredibilmente moderna, Villa Necchi Campiglio è stata una bella scoperta nella quale ci siamo imbattute durante una delle nostre visite a Milano.

Appartata nel cuore del quartiere liberty nel centro di Milano, Villa Necchi Campiglio venne progettata nei primi anni Trenta dall’architetto Piero Portaluppi.

Varcata la soglia del cancello ci vorrà qualche passo prima di riuscire a intravedere la villa e la piscina immersa nel giardino, la prima di proprietà privata a Milano.

Il piano rialzato fungeva perlopiù da zona di rappresentanza, con la sua bellissima la veranda in vetro con vista sul giardino dove immagino lunghe conversazioni e risate, mentre il primo piano era riservato alle camere private della famiglia. Oggi sembra di passeggiare in un’altra epoca sì, ma viva e vivida.

Villa Necchi Campiglio oggi è aperta a tutti, rispettando così il volere delle sorelle Necchi che nel 2001 affidarono la dimora e tutto ciò che conteneva al FAI.

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