Film e serie TV di sopravvivenza

Film e serie tv in cui la tensione è un tutt’uno con lo spettatore, dove la situazione può precipitare da un momento all’altro. Sono i film e le serie TV che affrontano la tematica della sopravvivenza, spesso ispirati a storie vere e a situazioni realmente accadute.

Se le serie tv e i film di sopravvivenza sono la vostra passione, qui vi racconto i miei preferiti.

Film su sopravvivenza

Paradise Beach

Forse la trama non è così originale, ma se cercate un film con un altissimo tasso di adrenalina sono certa che questo non vi deluderà.

Una giovane studentessa di medicina sceglie di andare in vacanza in un luogo in cui sua mamma, morta da pochissimo, amava andare quando era in attesa di lei. Si ritrova così su una solitaria e incredibile spiaggia messicana e si diverte a fare surf.

In un primo momento incontra altri surfisti come lei che si divertono a domare le onde, ma poi rimane completamente sola in mare. Tutto sembra far pensare a un momento unico di solitudine con il mare e il cielo, e il tramonto non molto lontano, fino a quando un grande squalo bianco arriva all’improvviso.

La ragazza diventa immediatamente preda dello squalo e si ritrova a combattere per la sua vita e a cercare in tutti i modi di raggiungere la riva. 

The impossible

Ispirato a una storia vera, The impossible racconta la vicenda realmente accaduta a una famiglia spagnola, che mentre trascorreva le vacanze invernali nel Sud Est Asiatico si è ritrovata letteralmente spazzata via da un potentissimo tsunami.

Lo tsunami a cui fa riferimento il film è quello che si è abbattuto nel dicembre 2004 sulle coste della Thailandia, uno dei più violenti degli ultimi anni, di cui abbiamo osservato scene raccapriccianti e sentito storie commuoventi.

Una famiglia che è in vacanza, mamma, papà e tre figli, si ritrova spazzata via e cerca in tutti i modi di sopravvivere e ritrovarsi.

Revenant

Tutti mi parlavano di questo film, che ha valso finalmente l’agognato Oscar a Di Caprio e io ci ho messo letteralmente anni a vederlo, senza un motivo preciso. E appena visto me ne sono innamorata, non posso che consigliarvelo!

Tratto da una storia vera, Revenant racconta la pazzesca avventura di un uomo che cerca in tutti i modi di sopravvivere.

Durante una spedizione di caccia nelle vergini terre americane, l’esploratore Hugh Glass viene brutalmente attaccato da un orso e giudicato morto dai componenti del suo stesso gruppo.

Dopo anche il sofferto tradimento del fidato compagno di spedizione John Fitzgerald, Hugh è mosso dalla sua determinazione per sopravvivere al duro inverno nella natura e potersi finalmente vendicare del tradimento.

Tredici vite

Tratto da un un’incredibile storia vera, Tredici Vite racconta il grande salvataggio di una squadra giovanile di calcio.

Quando il 23 giugno 2018 dodici ragazzini di una squadra di calcio thailandese di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, insieme al loro allenatore, restano intrappolati nella grotta di Tham Luang in Thailandia, viene immediatamente avviata una squadra di soccorso formata da esperti di calibro internazionale.

I giovani sono rimasti intrappolati dopo una pioggia torrenziale che non sembra voler smettere e un’alluvione che ha colpito anche la grotta e da subito esperti speleologi e sommozzatori si rendono conto che estrarli vivi in poco tempo è una missione quasi impossibile: un film avvincente e davvero emozionante!

Into the wild

Un film che sta per compiere 20 anni (ma come è possibile??), diretto da Sean Penn, Into the wild ha vinto tutto quello che poteva vincere: premi Oscar, Nastri d’Argento, David di Donatello, Golden Globes e molto altro.

La storia è quella realmente accaduta di un giovane idealista, Chris McCandless, che nell’aprile del 1992 lascia tutto quello che ha costruito e tutto quello che conosceva per andare in Alaska, nei pressi del Monte McKinley.

Non sa molto di sopravvivenza, è equipaggiato solo in modo sommario, lascia tutto indietro compreso se stesso e il suo nome, che cambia in Alex Supertramp.

Cerca l’estremo, il limite, una nuova verità su se stesso, lasciando alle sue spalle le ipocrisie della società, il conformismo della sua famiglia.

Non è una storia a lieto fine, qui nessuno salva nessuno, perché Chris in realtà non vuole essere salvato, vuole solo guardare il fondo delle cose ed essere estremamente se stesso.

127 ore

Una vera lotta contro il tempo e contro se stessi per poter sopravvivere, una storia vera incredibilmente accaduta.

127 ore è il tempo in cui l’ingegnere meccanico e alpinista statunitense Aron Ralston è rimasto intrappolato in un Canyon dello Utah, dopo essere scivolato al suo interno ed essersi ritrovato con un braccio completamente bloccato da un enorme masso.

Aprile 2003, Aron parte per un trekking in un posto da lui tanto amato e conosciuto senza avvisare nessuno, con poco cibo e pochissima acqua. Dopo essere rimasto incastrato e senza altre alternative, Aron dovrà compiere un gesto estremo contro e per se stesso, l’unico che infatti gli consentirebbe di sopravvivere.

La sua storia fece subito il giro del mondo e nel settembre 2004 decise di raccontarla nel suo libro autobiografico Between a Rock and a Hard Place, edito da Atria Books: nel volume sono inoltre presenti le immagini che lui stesso aveva scattato durante le 127 ore.

La società della neve

Il più recente che ho visto di questo elenco, La società della neve racconta di un incredibile e vero disastro aereo: il 13 ottobre 1972 il volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana si è schiantato sulle Ande mentre viaggiava con 45 persone a bordo.

Dopo lo schianto ne sono sopravvissuti ben 33, ma dopo l’incredulità e la disperazione è iniziata una grande lotta per sopravvivere in un terreno impervio e completamente gelato e senza niente da mangiare.

Dopo 72 giorni, nel giorno del ritrovamento da parte dei soccorritori, il 22 dicembre 1972, ne erano sopravvissute solo 16.

Serie TV di sopravvivenza

Snowpiercer

Tratta da una graphic novel del 1982 conosciuta con il titolo La Transpercenèige e ispirata all’omonimo film del 2013 del regista sudcoreano Bong Joon-ho Snowpiercer è una serie tv cruda e distopica, dove la sopravvivenza estrema è la tematica principale.

Dopo numerosi e ripetuti tentativi falliti di porre fine al surriscaldamento globale, il mondo si è completamente trasformato in un’immensa lastra di ghiaccio, invivibile per gli esseri umani.

Gli unici sopravvissuti al disastro ambientale sono a bordo dello Snowpiercer, un treno che viaggia in moto perpetuo intorno alla Terra.

Il treno, con i suoi iniziali 1001 vagoni, è anche la rappresentazione metaforica peggiore del mondo che cade su se stesso: controllato da disuguaglianza, potere e violenza, i ricchi hanno ottenuto un posto grazie ai soldi e alle conoscenze, i poveri sono riusciti a salire solo assaltando il treno e fanno parte del Fondo.

Le continue e sanguinose rivolte che scoppiano nei vagoni di coda portano continuo caos nel treno e qualsiasi cosa può sempre capitare, ridefinendo poteri e relazioni continuamente.

The wilds

Una delle serie tv che mi ha tenuta più incollata durante la prima stagione, forse con una tematica già affrontata ampiamente in precedenti serie tv e film, ma che nonostante questo, sa sorprendere.

Un gruppo di ragazze che non si conoscono tra loro, in seguito a un incidente aereo, si ritrova spazzato e spaventato su un’isola deserta: senza aiuti, contatti, cibo e riparo. Inizierà per loro la lotta per la fame, la ricerca di un riparo e il desiderio irrefrenabile di sopravvivere.

Tutto fa pensare a una delle tante serie tv su disastri aerei e alla forza di sopravvivenza dei sopravvissuti. Ma se invece le ragazze non si trovassero lì per un un caso nefasto del destino, ma per motivi ben diversi?

Keep breathing

Forse tra tutte quelle menzionate in questo articolo, Keep breathing è la serie tv che mi ha convinto meno, ma la menziono perché raramente la protagonista che si ritrova a tu per tu con la sopravvivenza è una donna.

Altra caratteristica positiva: è una miniserie che si compone di soli 6 episodi, che si riesce anche a vedere tutta facendo una piccola maratona davanti allo schermo.

Ma veniamo alla trama: dopo che il suo aereo privato si schianta nella natura selvaggia e ostica del Canada, Liv, unica sopravvissuta, deve lottare contro il freddo e la fame per sopravvivere in un ambiente così difficile, ma anche contro i problemi personali e i traumi del passato che vengono presentati tramite flashback continui e che permettono allo spettatore di conoscerla anche al di fuori del contesto in cui si trova in quel momento.

The last of us

Il mondo che finisce sbriciolandosi di fronte a personaggi ai quali è meglio non affezionarsi troppo, infetti e infezioni, pochi sopravvissuti: sembrano tutti elementi che portano a una trama ingarbugliata in un fil rouge di tante altre serie tv viste negli ultimi anni.

Eppure ho trovato che questa, forse perché erano coinvolti due protagonisti atipici, un uomo già maturo e una ragazzina, avesse una marcia in più, tanto da tenermi incollata allo schermo, puntata dopo puntata.

In un incredibile viaggio, da Boston a Salt Lake City, un uomo e una ragazza che hanno perso tutto e tutti, viaggiano senza sosta con la speranza di poter salvare l’umanità, affrontando vicissitudini e pericoli mortali di un mondo devastato da un’apocalissi.

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