Tutte le informazioni per raggiungere il Lago di Carezza, godere delle sue bellezze e dei suoi meravigliosi colori, che le hanno valso una leggenda che parla di ninfee e maghi.
Siamo in Val d’Ega, a 6 km di distanza da Nova Levante, dove il lago alpino di Carezza, proprio per i suoi colori bellissimi, viene anche chiamato Lago dell’Arcobaleno, in ladino Lec de Ergobando. Circondato dalle imponenti pareti del Catinaccio e del Latemar, il lago di Carezza è una meraviglia da non perdere, soprattutto all’ora del tramonto, per ammirare l’enrosadira.
Lago di Carezza tutte le informazioni
Sicuramente il lago di Carezza è uno dei più amati e apprezzati in Trentino Alto Adige, ma proprio per questo motivo è anche uno dei più gettonati e frequentati. Parcheggiare al lago di Carezza può essere quindi una nota dolente.
Come sempre il mio consiglio è di dirigervi al lago di Carezza molto presto la mattina, soprattutto se volete dedicare l’intera giornata al lago o di raggiungerlo nel pomeriggio tardi, quando tanti stanno rientrando. Il pomeriggio tardi, con il tramonto sul Catinaccio e il Latemar e i colori del lago che sembrano sprigionarsi con ancora più intensità, è secondo me il momento migliore per ammirarlo.

Di fronte al lago, dall’altra parte della strada, si trova un parcheggio a pagamento. Il costo del parcheggio è di 1 euro all’ora e si paga alle macchinette prima di andarsene. È anche presente il centro visitatori con negozi di souvenir e diversi punti ristoro in cui prendere qualcosa di fresco o fermarsi a mangiare. Sono anche presenti i servizi igienici.
Il lago di Carezza non è balneabile, essendo area protetta.
La leggenda del lago di Carezza
La superficie dei laghi di montagna può tingersi di blu, verde o nero. Il lago di Carezza è un po’ più speciale, perché la sua superficie riflette tutti i colori dell’iride. I Dirlinger, un popolo di minatori, tramandano questa storia.
D’altronde, come spiegare tutta questa bellezza? Ovviamente con una leggenda.
Il fondale del lago è di sabbia bianca e le acque trasparenti riflettono tutti i colori del cielo e della natura circostante. La leggenda narra che molti anni fa sul fondale del mare vivesse una bellissima ninfa, di nome Ondina. La ninfa adorava sedersi sulle sponde del lago e cantare. Ogni volta che qualcuno si ritrovava a passare da quelle parti, veniva deliziato dalla sua musica e dalla sua incantevole voce.

Un giorno la sentì cantare anche lo stregone di Masarè, che se ne innamorò perdutamente, volendola solo per sé. Cercò di conquistarla in tutti i modi ma non ci riuscì, così chiese aiuto alla strega Langwerda, che gli suggerì di travestirsi da mercante e stendere un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar, per attirare la ninfa. Quando la ninfa sarebbe stata abbastanza vicina, lo stregone avrebbe potuto catturarla.
Lo stregone allora creò tra le montagne l’arcobaleno più incantevole e bello che si fosse mai visto, andò verso il lago, ma dimenticò di travestirsi. La ninfa uscì dall’acqua incantata dai colori dell’arcobaleno, ma si spaventò vedendo il mago, tornò sul fondale del lago e non ne uscì più.
Il mago, distrutto dall’amore non corrisposto che provava per la ninfa fece a pezzi l’arcobaleno, che cadde nel lago e si sciolse nell’acqua. Così ancora oggi, se vi sembra di vedere tutti i colori dell’arcobaleno sulla superficie del lago, non vi stupite, perché è questo il motivo dei suoi riflessi cangianti.
Lago di Carezza quando andare
Come vi consigliavo poco fa, parlando del parcheggio, secondo me il momento migliore per visitare il lago di Carezza è al tramonto. I colori del lago sono più vividi e potrete ammirare davvero le sue sfumature.
Inoltre, alle sue spalle, sulle cime dolomitiche, potrete ammirare uno dei fenomeni più belli delle Dolomiti: l’enrosadira, quando le cime delle montagne assumono un colore rosa, rossastro, che poi passa gradualmente al viola, fino a quando vengono avvolte dall’oscurità. Vi consiglio quindi senza dubbio l’estate per visitare il Lago di Carezza.

Se però capitate da queste parti in inverno, sappiate che da fine Novembre fino a qualche giorno prima di Natale potrete visitare i mercatini di Natale: lungo le sponde ripulite del lago troverete tante casette in legno illuminate con motivi natalizi, che illuminate sembrano delle gigantesche lanterne, in cui poter acquistare prodotti tipici dell’Alto Adige, bere un infuso di erbe e mangiare biscottini appena sfornati.
Sentiero ad anello Lago di Carezza
Il modo migliore per vedere il lago da tutte le prospettive e per fare una camminata nei boschi che circondano le sue acque è imboccare il sentiero ad anello intorno al lago.
L’escursione ad anello intorno al Lago di Carezza è pianeggiante, molto semplice e perfetta sia per chi non è molto allenato, sia se siete in compagnia di bambini. Si snoda tra i boschi che circondano il lago e per la maggior parte del percorso sarete all’ombra. La sua durata, compresa di foto e qualche pausa, è di un’ora scarsa.

2 pensieri riguardo “Lago di Carezza, il lago cangiante tra le Dolomiti della Val d’Ega”