Itinerario Val Varaita | 3 giorni in Val Varaita in Piemonte, tra camminate, ponti sospesi nel vuoto e panorami

La Valle Varaita, a meno di un’ora d’auto da Torino, è perfetta per chi desidera vivere la montagna tra lunghe passeggiate nella natura, ottima cucina, sport outdoor e borghi incantevoli. Situata nella provincia di Cuneo, a pochi chilometri da Saluzzo, fa parte delle Valli del Po e sorge proprio ai piedi del Monviso. Durante i mesi estivi è un importante collegamento con la vicina Francia, grazie al Colle dell’Agnello. Inoltre, in Valle Varaita potrete immergervi nell’incantevole Bosco dell’Alevè, il più grande ed antico bosco di pino cembro delle Alpi.

Meta ideale per un lungo weekend fuori, abbiamo pensato ad un itinerario Val Varaita di 3 giorni per scoprire alcune delle meraviglie che offre questa valle.

Val Varaita dove dormire

Il piccolo borgo di Rore è luogo di partenza ideale per visitare la Valle Varaita. In posizione strategica a metà della valle ospita due realtà che vogliamo segnalare: la Curt d’Amun e l’Agriturismo Ciambun

La Curt d’Amun, nel centro del paese, è il luogo ideale per le famiglie e per i grandi gruppi d’amici che cercano grandi spazi e massima indipendenza. Lo permettono i due grandi appartamenti che la famiglia De Matteis mette a disposizione degli ospiti. Sono entrambi composti da cucina equipaggiata, una splendida zona esterna ed hanno tra quattro e dieci posti letto.

L’Agriturismo Ciambun, invece, è ideale per un weekend all’insegna delle coccole. Immerso nel verde, è il luogo perfetto per gustare una tisana homemade, con le erbe aromatiche dell’orto, magari immersi nell’acqua calda della tinozza presente nel giardino. Vi consiglio di provare l’ottima cucina casalinga dell’agriturismo, eccezionali i ravioles, gnocchi tipici della Val Varaita, e la prima colazione.

Itinerario Val Varaita

Giorno 1: due bellissime passeggiate nei boschi

Iniziamo il nostro itinerario con un’avventurosa passeggiata tra i boschi. La partenza di questo percorso si trova nella piccola località Becetto, paesino ad una manciata di chilometri da Sampeyre. 

Dal centro paese svoltate a sinistra e lasciate l’auto nel parcheggio che troverete al termine della strada. Da qui in meno di mezz’ora raggiungerete il Ponte Tibetano di Becetto che, in tutta sicurezza e con il massimo divertimento, vi permetterà di superare il Rio Crosa rimanendo letteralmente sospesi in aria.

Il Ponte Tibetano di Becetto, sospeso nel vuoto è divertentissimo per grandi e piccini

Una volta attraversato il ponte, è possibile proseguire sul bellissimo “Giro dei due Mulini”, una passeggiata ad anello di un’oretta tra boschi e pinete, viste panoramiche ed un antico mulino in una cornice decisamente fiabesca. Il sentiero nel pezzo successivo al ponte sospeso è per un tratto esposto, ma nulla di insormontabile con un buon paio di scarpe da trekking.

Dopo il Ponte Tibetano è possibile proseguire per il Giro dei Due Mulini

Ci spostiamo poi di qualche chilometro nella località di Rore per un’altra bellissima passeggiata nei boschi, adatta per gli adulti ma pensata per i più piccini. Lasciamo l’auto nella piazza principale vicino all’albergo del paese e seguiamo le indicazioni per il “Sentiero dei Sarvanot”. Lungo la passeggiata di circa un’oretta, sul percorso dovrete andare alla ricerca dei Sarvanot, strani personaggi della tradizione che si nascondono tra gli alberi: lungo il sentiero imparerete a conoscerli e vi accompagneranno fino alla bellissima cascata Tumpi la Pisso e anche qui guardatevi bene attorno!

Il Sentiero dei Sarvanot è divertentissimo per grandi e piccini e racchiude i costumi e le tradizioni di questa valle

Rientrando verso Rore incontrerete un cartello che indica la panchina gigante, proseguite in questa direzione, vi immergerete sempre più tra i boschi fino a raggiungere le antiche rovine di un castello. Qui è presente una piccola area attrezzata con panchine e tavolini ideale per un picnic. Proseguite lungo il sentiero ed in pochi minuti raggiungerete la grande Panchina Gigante che fa parte della Big Bench Community, sostate qui almeno un paio di minuti ad ammirare a vostri piedi il piccolo borgo montano di Rore in tutto suo splendore. Su questa bellissima terrazza panoramica naturale troverete anche l’albero della vita, costruito in ricordo di Marianna una giovane ragazza del paese che ha perso la vita in un incidente d’auto. 

Una delle Panchine Giganti si trova proprio in posizione strategica per ammirare il borghetto di Rore

Una volta rientrati in paese consiglio di perdersi tra le vie dove potrete ammirare i bellissimi murales che colorano le facciate delle case e raccontano storie antiche, dove i protagonisti sono ancora loro, i Sarvanot.

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Giorno 2: escursione al Rifugio Bagnour

Sveglia presto e colazione abbondante per il secondo giorno abbiamo in programma una splendida escursione . 

Da località Castello, più esattamente dal Rifugio Alevè, si imbocca il sentiero che attraversa uno dei più grandi boschi di pino cembro in Europa, il Bosco dell’Alevè. Proseguite per circa un’ora lungo il sentiero fino a raggiungere una malga, dove è presente un rudere, e qui svoltate a destra su un piccolo sentiero in direzione del Lago Secco. In circa quarantacinque minuti, in totale solitudine e completamente immersi nel silenzio della pineta, raggiungerete il bellissimo lago, perfetto per una sosta.

Quintessenza della Val Varaita, il Bosco dell’Alevè merita senza dubbio una passeggiata

Noi ne approfittiamo e qui, sulle sponde del lago, ci godiamo un ottimo pranzo incantate dal paesaggio e avvolte dal silenzio della natura.

Da qui in meno di mezz’ora si raggiunge il bellissimo Rifugio Bagnour ed il suo lago, che a fine stagione è quasi completamente asciutto. Noi qui ci godiamo un bel caffè e concludiamo il nostro giro ad anello scendendo direttamente dal rifugio alla malga e successivamente fino all’auto, in un’oretta abbondante.

Itinerario Val Varaita

Giorno 3: Chianale ed il Colle dell’agnello

Complice una giornata uggiosa usciamo con estrema calma e ci dirigiamo verso il bellissimo borgo di Chianale; passeggiando tra le sue stradine si intuisce subito perchè sia stato scelto come uno dei Borghi più belli d’Italia. Una vera e propria cartolina d’altri tempi!

Il borgo di Chianale è tra i borghi più belli di Italia

Passeggiamo e ci infiliamo nella piccola Parrocchiale di Sant’Antonio, dove ci fermiamo ad ammirare gli antichi affreschi che la decorano, ed ancora ne approfittiamo per visitare la Chiesa di San Lorenzo. Dedichiamo anche una mezz’ora all’interessante Museo del Costume, ospitato in un’antica chiesa sconsacrata e riadattata a museo. Il museo è piccolo ma estremamente interessante, invito tutti a visitarlo!

Museo del Costume a Chianale

È giunta l’ora di pranzo e ci concediamo un ottimo piatto di Ravioles della Val Varaita, il piatto tipico della vallata, accanto al fuoco del camino, nello splendido Ristorante Peiro Groso all’ingresso del borgo.

Dopo pranzo saliamo in auto e partiamo in direzione del Colle dell’Agnello al confine con la vicina Francia, saliamo tornante dopo tornante incantate dallo splendido paesaggio che ci circonda, incontrando una miriade di marmotte ed un bellissimo branco di giovani stambecchi che brucano e passeggiano a pochi passi dalla strada. Raggiungiamo il colle e ci fermiamo, con numerosi motociclisti giunti dal confine ad ammirare il paesaggio da entrambi i versanti.

Il Colle dell’Agnello è l’ultima tappa piemontese prima del confine della Francia: un luogo in cui la natura si può apprezzare in tutta la sua essenza

Rientriamo a valle e torniamo verso casa con gli occhi ricolmi di bellezza, con un’infinita pace nell’animo e con la promessa di ritornare presto perchè durante questo viaggio abbiamo assaporato solo un piccolo assaggio di ciò che la Valle Varaita ha da offrire.

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Scritto da Ezia Peano

Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.

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