Verde, maestosa ed inaspettata, la più piccola regione d’Italia sa rapire e far innamorare follemente coloro che la visitano. Questo è un itinerario di dieci giorni in Valle d’Aosta per far capitolare anche te!
Situata nell’angolo nord occidentale più remoto del Paese, la Val d’Aosta, incorniciata tra il Monte Bianco ed il Monte Rosa, è una terra di origini antiche e di castelli medievali. È una regione unica e assolutamente imperdibile, soprattutto durante l’estate.
Itinerario Valle d’Aosta 10 giorni
Giorno 1: la Valle del Lys
Il nostro viaggio in Valle D’Aosta inizia dalla Valle del Lys, una bellissima valle ai piedi del Monte Rosa. Risalite l’intera valle fino a Gressoney-Saint-Jean. Prima di raggiungerla concedetevi alcune brevi soste per passeggiare nelle splendide borgate di Lillanes e Fontainemore.
Ci porta a Gressoney il magnifico Castel Savoia, ma prima, regalatevi una piccola pausa caffè sulle sponde del Lago di Gover, un laghetto artificiale ai piedi del Monte Rosa, perfetto soprattutto per le famiglie.
Circondato da un fitto bosco di conifere, immerso in uno splendido giardino botanico l’elegante Castel Savoia è situato accanto al paese in un posizione strategica ed estremamente panoramica. Il castello fortemente voluto ed amato dalla Regina Margherita è un vero e proprio gioiello. Una dimora estiva, in stile liberty, nata per stupire coloro che venivano ospitati. Il castello è raggiungibile in auto o con una passeggiata dal Lago di Gover. Nei mesi estivi, data la grande affluenza di visitatori, consiglio di prenotare la visita online.

Terminata la visita ci spostiamo poi verso la Val d’Ayas, dove ci fermeremo per un paio di notti nell’incantevole Albergo La Torretta a Mae. Ma prima di risalire la vallata ci fermiamo a Verrès per una visita speciale.
A Verrès, ai piedi della Val d’Ayas, su una rocca, svetta imponente e severo l’omonimo Castello di Verrès. Questo è il castello medievale per eccellenza, una vera e propria fortificazione inespugnabile, un luogo dove tutto è pensato in ottica militare. Nella visita tra gli austeri saloni si possono immaginare i nobili cavalieri della famiglia Challant prepararsi alle armi. La visita dura circa mezz’ora ed è davvero imperdibile, anche in questo caso consiglio di prenotarla online.

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Giorno 2: trekking al Lago Blu
Sveglia presto e colazione abbondante per una giornata che si prospetta molto impegnativa ed allo stesso tempo estremamente gratificante!
Risalite la valle fino a Saint Jacques dove, dalla piazza principale parte il percorso per raggiungere il bellissimo Lago Blu.

Questo lago dalle incredibili sfumature di blu è un lago alpino situato a 2219 metri sul livello del mare e nasce da un’antica morena del Ghiacciaio di Verra, rappresenta una delle mete più gettonato della Val d’Ayas.
La camminata dura circa due ore con un dislivello di 550 metri circa. È un’escursione lunga ma adatta anche ai principianti ed alle famiglie. È fondamentale essere dotati di un’attrezzatura da trekking e portare con sé cibo ed acqua. Nel mese di Agosto per riuscire a trovare un parcheggio è necessario partire molto presto al mattino.
Arrivati in cima, il Lago Blu vi ricompenserà di tutte le vostre fatiche!
Ma prima di rientrare, una volta giunti a Saint Jacques, vi consiglio di fare una meritata tappa golosa a base di crepes e frutti rossi freschi al piccolo bar Fior di Roccia.
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Giorno 3: alla scoperta della Val d’Ayas
Ci svegliamo lentamente e ci godiamo la nostra stanza con vista fino a tardi. Dopo aver salutato il nostro splendido hotel partiamo alla scoperta della Val d’Ayas.
Nel comune di Challant Saint-Victor ci fermiamo per una sosta alla Riserva Naturale del Lago di Villa. Questo lago è particolare poiché il suo fondale, rarissimo, è composto da rocce magmatiche di un antico fondale marino, successivamente mutate in seguito alla creazione della catena Alpina. Sul lago è possibile ammirare più di venti specie di libellule e, nei mesi di Giungo e Luglio, delle splendide ninfee che sbocciano a pelo d’acqua.
Lungo il lago è possibile percorrere un breve sentiero per ammirare il lago dall’alto, ma sfortunatamente non è ben segnalato e noi non siamo riuscite a trovarlo.
Sempre nel comune di Challant Saint-Victor ci spostiamo verso valle e facciamo una tappa all’imponente Cascata di Issolaz. Una cascata di più di 50 metri mozzafiato, raggiungibile attraverso una ripida scalinata in circa 20 minuti. Scendendo una ripida scalinata giungerete ad un piccolo sentiero dove, ve lo posso assicurare, rimarrete senza parole! Davanti a voi l’acqua si getta per più di 50 metri nel vuoto creando questa incredibile cascata.

Ritorniamo in auto, abbandoniamo la Val d’Ayas e raggiungiamo il piccolo centro di Issogne dove visiteremo il Castello d’Issogne.
Voluto come residenza dalla famiglia Challant nel 1300, la medesima del castello di Verrès, il castello conserva al suo interno dei magnifici affreschi medievali, graffiti lasciati in ricordo dai visitatori del castello e ospita la bellissima fontana del melograno da cui prende ispirazione la fontana presente nel borgo medievale di Torino. Anche in questo caso suggerisco di prenotare in anticipo online l’interessante visita della durata di circa mezz’ora.

Terminata la visita ci spostiamo a Courmayeur dove, all’Hotel Astoria, trascorreremo le prossime due notti.
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Giorno 4: a due passi dal cielo
Sveglia prestissimo ed avvolte nei nostri maglioni più spessi alle 6.15 attendiamo con impazienza il nostro “ovetto” che ci porterà in cima al mondo con lo Skyway Monte Bianco.
L’idea è quella di ammirare il sole sorgere da Punta Helbronner, a 3462 metri sul livello del mare. Siamo sfortunate, pensiamo, dato che non riusciamo a vedere il Monte Bianco nella sua interezza per via delle nuvole. Ma non è così! Come in una danza le vette ed il ghiacciaio si coprono e si scoprono avvolte dalle nuvole, sarà l’assenza di ossigeno, ma per me è stata un’esperienza unica, forte ed incredibilmente emozionante.

Scegliamo di far colazione lassù, ad un passo dal cielo, senza riuscire a distogliere lo sguardo da quel panorama ovattato e candido.
Dopo un paio d’ore, trascorse quasi in solitudine, all’arrivo della gente decidiamo di scendere e sostiamo al Pavillon du Mont Fréty. Il Pavillon è la stazione intermedia dello Skyway, a 2173 mt slm, dove visitiamo il museo dedicato alla funivia, passeggiamo tra i fiori del giardino botanico alpino Saussurea e conquistiamo alcune sdraio godendoci il tepore del sole sulle terrazze esterne.

Ritorniamo in albergo dove ci riposiamo in terrazza prima di ripartire per una passeggiata pomeridiana a cavallo al maneggio Cheval d’Aoste Mont Blanc nella splendida Val Ferret.
Ceniamo al Ristorante La Palud a pochi passi del nostro hotel dove assaggiamo una delle migliori millefoglie di sempre!
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Giorno 5: Lago del Miage e Rifugio Elisabetta
Su suggerimento di Fabio, il proprietario del Hotel Astoria, oggi faremo un’escursione in Val Veny di circa due ore e mezza al Rifugio Elisabetta, ai piedi delle Pyramides Calcaires, dove pranzeremo sulla terrazza panoramica.

Prima di raggiungere il rifugio, consiglio di fare una breve deviazione al Lago ed al Ghiacciaio del Miage, che si raggiungono in una ventina di minuti dalla strada principale. Il piccolo lago azzurro è nato ed alimentato dal Ghiacciaio del Miage, un ghiacciaio nero poiché ricoperto dai detriti. Incastonato accanto alla morena principale del ghiacciaio, dal lago si sente, lento ed inesorabile, lo scioglimento dei ghiacci.

La camminata è perfetta per i principianti e le famiglie, fondamentale l’attrezzatura da trekking. Se desiderate pranzare al Rifugio ricordate di prenotare in anticipo.
Dopo la camminata scendiamo a valle e facciamo il check in nel nostro appartamento nel cuore di Pré-Saint-Didier, dove rimarremo per quattro notti.
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Giorno 6: relax
Dopo tanto camminare vi consiglio di regalarvi una giornata a base di tranquillità e relax alle Terme di Pré-Saint-Didier. Ne uscirete rigenerati!
Giorno 7: le Cascate del Rutor e i Laghi Bellacomba
Riposati anima e corpo è l’ora di un’altra sveglia presto per quella che sarà la camminata più impegnativa dell’itinerario. Più di 700 metri di dislivello vi porteranno ad ammirare un piccolo paradiso in terra.
Da la Joux proprio sopra La Thuile parte il sentiero per i Laghi Bellacomba, ma prima di raggiungere questo angolo di paradiso ammirerete le tre imponenti Cascate del Rutor. Per chi non è allenato suggerisco di fermarsi alla terza cascata oppure, se cercate un luogo dove riposare e mangiare, proseguite fino all’altopiano dove scorre il fiume che alimenta le cascate qui ci sono numerosi spiazzi dove fermarsi.

Dopo tre ore abbondanti di trekking giungerete quasi in cima al mondo, al cospetto dei laghi alpini di Bellacomba, definirli splendidi sarebbe riduttivo.
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Giorno 8: il Lago d’Arpy
Come direbbe la mia compagna di viaggio, l’ottavo giorno è dedicato ad una meta degna del massimo risultato con il minimo sforzo, il bellissimo Lago d’Arpy. Per raggiungerlo scegliamo la mulattiera dal Colle San Carlo di Morgex. La passeggiata al lago è semplice, un falsopiano, della durata di circa un’oretta, adatta davvero a chiunque possegga un paio di scarpe da ginnastica.

Un luogo paradisiaco, ma allo stesso tempo molto affollato, soprattutto ad agosto. Se riuscirete a ritagliarvi il vostro angolino vi assicuro che il relax è garantito! E se siete fortunati potrete anche ammirare i tritoni alpini, una piccola salamandra d’acqua, che popolano il lago.
Giorno 9: Orrido di Pré-Saint-Didier e Spa in Hotel
Lasciamo la nostra casetta a Pré-Saint Didier e facciamo un salto alla passerella sospesa nel vuoto sull’ Orrido di Pré-Saint-Didier. La passerella si può raggiungere dal centro paese con una passeggiata di una quarantina di minuti oppure con l’auto in soli 5 minuti.
Passeggiare sulla passerella, posizionata a circa 160mt d’altezza a picco sull’orrido, è davvero impressionante! Da qui si gode di un’incantevole vista sul percorso del fiume, sul piccolo borgo di Pré-Saint-Didier e sul Monte Bianco.
Ripartiamo in direzione Cogne dove ci aspetta un pomeriggio di puro relax nella spa del nostro ultimo albergo di questo viaggio, l’Hotel Sant’Orso.

Ma prima ci fermiamo per pranzo al Bar La Cascata, ai piedi della Cascata Lenteney. Alle spalle del bar è possibile raggiungere il piccolo ponte che attraversa la cascata, raggiungetelo ne vale la pena.
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Giorno 10: Cascate di Lillaz e Castello di Sarre
Dopo un’ottima colazione ed un meteo incerto partiamo a piedi, munite di mantella, per raggiungere le bellissime cascate di Lillaz.
A meno di 3 km da Cogne è possibile raggiungere la cascate in auto, con gli autobus di linea oppure come abbiamo fatto noi, a piedi. Alla fine del borgo alpino di Cogne accanto ad una piccola chiesa è possibile imboccare il sentiero che, in un’oretta, conduce al centro di Lillaz.
Le Cascate di Lillaz si possono ammirare in tutta la loro bellezza grazie ad un giro ad anello, di circa un’ora, che conduce fino alla cima delle cascate. Una volta in cima proseguite e raggiungete in 5 minuti le Cascate Biolet, si trovano all’interno di una proprietà privata ma non preoccupatevi potete accedervi con il dovuto rispetto. Per l’anello sono necessarie un buon paio di scarpe da ginnastica, ma nulla più.

Rientriamo verso casa, ma prima, ci fermiamo per un’ultima tappa valdostana al Castello Reale di Sarre. Moderna e più contemporanea è stata una residenza molto amata dai reali di casa Savoia. Voluta da Umberto I come sua dimora di caccia, come lo dimostrano le decorazioni uniche nel suo genere che adornano i saloni. Successivamente molto amata da Maria José del Belgio, moglie dell’ultimo re d’Italia, innamorata della montagna che, a dispetto degli usi del tempo, era una grande sciatrice ed un’eccellente alpinista. Anche in questo caso suggerisco di prenotare in anticipo la visita.


Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.
Che luoghi magnifici! Ne sono rimasto affascinato!
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Ciao, grazie per il tuo commento. Sono luoghi davvero incantevoli, io me ne sono davvero innamorata follemente!
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Dieci giorni in Valle d’Aosta, e nemmeno una scappata in Valtournenche per ammirare il Cervino, “il più nobile scoglio d’Europa” secondo John Ruskin, nonché una delle montagne più belle del mondo secondo tutti gli appassionati di alpinismo? Sono alquanto sorpreso.
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Buonasera Claudio, grazie per il commento!
Non è il caso di stupirsi, durante questi dieci giorni in Valle d’Aosta, molto intensi, ho dovuto sacrificare numerose mete più o meno iconiche. Come ben saprà, sfortunatamente, in viaggio si deve scendere a compromessi e non sempre si può far tutto ciò che si vorrebbe, soprattutto nelle zone di montagna dove anche le più piccole distanze richiedono molto più tempo per gli spostamenti. Mi auguro che questo itinerario, frutto della mia esperienza personale, sia comunque stato di suo gradimento e, perché no, magari le abbia fatto scoprire un angolo remoto di questa bellissima regione.
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Grazie della risposta 🙂
Per la verità, la Valle d’Aosta non ha quasi segreti per me, poiché l’ho visitata in lungo e in largo a partire dal 1961, quando avevo 5 anni. Ora mi trovo per l’appunto in Valtournenche dove, da quando sono in pensione, tendo a trascorrere una gran parte dell’anno.
Il Cervino mi è particolarmente caro. Mio padre lo considerava “la più bella montagna del mondo” e io imparai da lui a amarlo e a rispettarlo, quasi come se fosse un essere dotato di anima 🙂
Al racconto della prima ascensione del Cervino (1865) ho dedicato una pagina del mio blog, e molte altre alle fotografie che gli ho scattato.
Ora capirà forse perché un tour della Valle senza vista sul Cervino mi è sembrata una cosa strana 😉
Ancora grazie e a presto!
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Ah la capisco, ognuno di noi ha dei luoghi del cuore! Spero di aver presto l’occasione di trascorrere nuovamente una decina di giorni in valle e in tal caso non mancherò di visitare la Valtournenche, il Cervino e molte delle mete che, per questa volta, son stata costretta ad escludere dal mio itinerario. La ringrazio ancora per il commento e per aver dedicato del tempo alla lettura dell’articolo.
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Sembra meravigliosa!
Non sono mai stata in valle d’Aosta ma sicuramente ci andrò entro pochi anni 😊
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È assolutamente meravigliosa, senza ombra di dubbio. 🥰 Tra natura e cultura è la meta perfetta per un viaggio!
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Castelli, trekking e cascate: c’è tutto ciò che mi piace!
Aggiungiamo poi che, pur essendo vicina, è una regione che conosco poco.
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Allora Nadia bisogna partire il prima possibile per iniziare a scoprirla! 😉 Grazie mille per il tuo commento. 💕
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