Un’oasi verdissima, nel cuore della città di Torino. Un microcosmo che contiene numerosissime varietà di specie di piante ed è rifugio per scoiattoli e coniglietti. A pochi passi dal centro di Torino, nei pressi del Castello del Valentino, sulla sponda del fiume Po, l’Orto Botanico di Torino accoglie torinesi e turisti in città, alla ricerca di un posticino verde in cui rilassarsi o refrigerarsi, soprattutto nelle giornate primaverili ed estive più afose. Visitare l’Orto Botanico di Torino, tutto quello che c’è da sapere: informazioni utili, consigli, periodo di apertura.

Stavamo raggiungendo a piedi l’Orto Botanico di Torino, quando siamo state sorprese da un tipico temporale estivo: fulmini, tuoni, nuvole nere all’orizzonte e tantissima pioggia. Ci siamo riparate nell’ingresso e abbiamo aspettato pazientemente che smettesse di piovere. La visita, subito dopo, è stata ancora più bella: con qualche timido raggio di sole a fare capolino e i fiori, ancora più affascinanti, con qualche gocciolina.

Orto Botanico di Torino in numeri
300 sono gli anni passati dalla sua apertura, per volontà di Vittorio Amedeo II. 2 sono le parti in cui è diviso l’Orto Botanico: il Giardino a sud e il Boschetto, o Arboreto, a nord. 4 sono le serre diverse presenti nel giardino. 9 sono le aiuole sistematiche, secondo l’ordine delle famiglie di Flora Europaea. 5000 sono le specie vegetali presenti, sia native sia esotiche.

Orto Botanico di Torino
Come raggiungerlo
Se provenite dal centro e siete a piedi, vi consiglio di costeggiare il fiume Po, fino a dove sarà possibile: una bella passeggiata nel verde e in ombra, da apprezzare soprattutto durante l’estate. Se siete in auto, vi consiglio di parcheggiare in Corso Massimo o in Corso Marconi. Se vi muovete con i mezzi pubblici, i bus 67 e 18 e i tram 9 e 16 sono quelli più comodi per raggiungere la vostra destinazione.
Un’oasi verde in città, con piante e fiori da tutto il mondo
300 anni fa questa oasi lussureggiante viene fondata per volere di Vittorio Amedeo II per scopi di ricerca e di divulgazione scientifica, sul mondo vegetale. All’epoca questa area venne istituita come Regio Orto Botanico. A grandi linee, l’Orto Botanico Torino è diviso in due grandi aree: a sud il Giardino, di impianto settecentesco, con aiuole ordinate, a cui successivamente sono state aggiunte la serra tropicale, quella tropicale e del Sud Africa, con oltre 500 specie importate dal continente africano, e a nord il Boschetto, di impianto ottocentesco, in stile romantico. Nel Boschetto sono presenti gli alveari: l’apiario in città è nato nel 2010, sull’impronta di altre città europee e costituisce un polo didattico in grado di ricalcare le tradizionali tecniche utilizzate in apicoltura.


L’Orto Botanico è aperto al pubblico dal 1997 ed è ogni anno visitato da numerosi turisti e frequentato da famiglie e universitari tutti i giorni della settimana.
Degni di nota sono il viale alberato, progettato all’inizio dell’Ottocento, con uno splendido esemplare di Ginkgo biloba, i numerosi alberi da frutto, i cassoni delle piante officinali, con una selezione di essenze utilizzate nelle farmacopee popolari, a partire da quella del 1739. Per le specie più importanti sono segnalati gli usi e i benefici come piante medicinali.

Periodo e orari di apertura
L’Orto Botanico di Torino è aperto da metà Aprile a metà Ottobre, tutti i giorni della settimana; da lunedì a venerdì è aperto solo al mattino, il sabato solo al pomeriggio, la domenica e i festivi è aperto sia mattino sia pomeriggio. Le visite guidate sono possibili solo nel weekend e nei giorni festivi. Durante la settimana le visite guidate sono disponibili solo per le scuole e su prenotazione.
Il costo del biglietto è di 5 euro per adulto, il costo del biglietto ridotto è di 3 euro per bambini dai 6 ai 12 anni, soci FAI, over 65. L’ingresso è gratuito per bambini al di sotto dei 6 anni e per i soci dell’Associazione Amici dell’Orto Botanico di Torino, che ha come obiettivo sostenere e far crescere l’Orto Botanico e consiste in una tessera del costo di 20 euro, con validità annuale.
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