Nel cuore della Val Gardena all’interno del Parco naturale Puez-Odle parte delle Dolomiti nord occidentali, patrimonio UNESCO dal 2008, si può andare alla scoperta del meraviglioso altopiano del Seceda. Un’enorme distesa verde che pullula di piccoli sentieri di montagna, meravigliose malghe e rifugi, dominata dal Gruppo delle Odle, un vero paradiso per gli amanti della montagna.
Dalla sua cima si può ammirare un panorama a 360 gradi sulle Dolomiti che lo circondano, ma soprattutto potrete rimanere incantati dalle iconiche creste rocciose, frutto dell’erosione, che sprofondano nel baratro proprio sotto i vostri piedi e alle loro spalle, a rendere tutto più scenografico, si innalzano le punte del Fermeda.
Come raggiungere la cima del Seceda
È possibile conquistare la cima a piedi o in mountain bike oppure raggiungerla comodamente utilizzando il comodo sistema di funivie. O perché non scegliere una soluzione mista che permetta di eliminare in poco tempo una buona parte dei metri di dislivello e di andare alla scoperta dei tanti sentieri presenti sull’altopiano.
Le funivie del Seceda
Se optate per la salita in funivia potete scegliere di partire da Ortisei oppure da Santa Cristina Valgardena. Partendo da Ortisei potrete prendere la Cabinovia Ortisei-Furnes e successivamente la funivia Furnes-Seceda.
Il costo della cabinovia è di Cabinovia Ortisei-Furnes è di 15€ per la sola andata o 22€ per l’andata ed il ritorno; mentre per la Funivia Furnes-Seceda il costo è di 19€ andata e ritorno e 12€ solo andata.

Inoltre è disponibile un biglietto cumulativo che include entrambe le tratte al costo di 27€ sola andata, 37€ andata è ritorno.
A valle alla stazione è disponibile un parcheggio a pagamento e la stazione è comodamente collegata al centro di Ortisei mediante un sistema di scale mobili.
Partendo invece da Santa Cristina Valgardena con la cabinovia del Col Raiser raggiungerete in soli 13 minuti il Col Raiser, dal quale partono numerosissime escursioni.
Il costo della funivia per la sola salita è di 17€, mentre per l’andata e ritorno il costo è di 25€.
Alla stazione dell’impianto di risalita è disponibile un ampio parcheggio a pagamento.
A questo punto se volete continuare potete raggiungere con una passeggiata la seggiovia Fermeda-Seceda che vi porterà proprio alla cima del Seceda. Il costo di sola andata è di 12€, mentre andata e ritorno è di 19€.
Escursioni al Seceda
Le escursioni che si possono fare sull’altipiano del Seceda sono le più disparate, da semplici passeggiate tra malghe, passando da sentieri più lunghi ed impegnativi, fino ad arrivare alle più complesse vie ferrate.
Qualsiasi sia la vostra preparazione sicuramente troverete una soluzione che fa per voi che vi permetterà di godervi a pieno questa meravigliosa natura incontaminata.
Se volete scoprire tutti i sentieri dell’altopiano vi consiglio, una volta in zona, di raggiungere uno degli uffici turistici o le stazioni di risalita, per trovare delle comode cartine gratuite del padal dove sono segnalate le varie funivie, i punti ristoro e tutte le informazioni utili per andare alla scoperta del Seceda.
Escursione ad anello panoramica dal Col Raiser al Seceda
Personalmente ho scelto di fare un’escursione ad anello per raggiungere il Seceda partendo dal Col Raiser.
Il percorso è molto panoramico, incontra alcune malghe, comodissime per delle pause, e per un lungo tratto percorre sentieri non troppo battuti, è perfetto per godersi a pieno queste meravigliose montagne anche nei mesi più affollati.
Il sentiero non presenta particolari difficoltà, è adatto anche per i bambini abituati a camminare in montagna, è lungo circa 11 chilometri ed ha un dislivello intorno ai 500 metri.
Siccome il sentiero è tutto al sole, nei mesi più caldi consiglio di partire presto al mattino con le prime cabinovie, in questo modo eviterete anche le lunghe code alla stazione di risalita.

Il sentiero
Sono passate da poco le 8 e mezza e siamo tra i primi ad accedere alla stazione della Cabinovia del Col Raiser, nonostante sia agosto l’aria è frizzante. Siamo sole nella nostra cabina e durante la salita, che dura poco più di dieci minuti, ci godiamo il panorama. Arrivate alla stazione a monte ci dirigiamo subito al bar dello splendido Almhotel Col Raiser per un buon caffè, per iniziare la giornata con la giusta carica.
Il sentiero inizia accanto alla terrazza dell’hotel, dove troverete una serie di cartelli che indicano le varie escursioni, proseguite verso la Baita Odle, che raggiungerete in un paio di minuti.
Qui seguite il sentiero 4, in direzione del Rifugio Firenze, in pochi minuti troverete un cancello per il bestiame entrate, facendo attenzione a chiuderlo dietro di voi. In questo tratto passeggerete tra splendidi pini circondati da prati lussureggianti, incontrando qua e là delle piccole baite in legno dalla vista fenomenale ed in una mezz’ora dalla vostra partenza giungerete al Rifugio Firenze.

Qui imboccate il sentiero 13 che sale alla sinistra del rifugio e costeggia la staccionata del rifugio.
Chi camminava intorno a noi ha scelto un altro percorso, siamo praticamente sole, immerse nel silenzio della natura. Iniziamo la salita ai piedi delle Odle, in una distesa di erba e fiori, qua e là riusciamo anche a scorgere delle meravigliose stelle alpine. Alle nostre spalle il Rifugio Firenze è sempre più lontano e, sull’altro versante della Val Gardena, il Sassolungo è ancora avvolto dalla penombra.
Dopo una mezz’ora di salita incontrerete un bivio, svoltate a sinistra sul sentiero 13B in direzione di Piera Longia.
Saliamo per qualche minuto e una volta passato un colletto notiamo in lontananza due particolari massi che sembrano fuoriuscire dal terreno ed alle loro spalle una malga. Questo tratto è un meraviglioso balcone naturale, non è molto frequentato, infatti noi riusciamo a sentire e vedere delle marmotte.
Al bivio successivo salite seguendo le indicazioni per Piera Longia, man mano vi avvicinerete sempre più a queste curiose conformazioni rocciose. In una decina di minuti incontrerete un’altra recinzione per le mandrie al pascolo, in questo caso non è presente il cancello ma c’è un comodo sgabello che vi aiuterà a superarla.
Ed ecco che in pochi minuti sarete ai piedi di questi due dolmen naturali, due pietre altissime che si innalzano verso il cielo. Dalla giusta prospettiva, lungo il sentiero, faranno anche da cornice al Sassolungo che si affaccia dall’altro lato della vallata, indubbiamente questo è un ottimo punto per una foto ricordo.
In una decina di minuti giungerete alla Malga Piera Longia, paradiso per grandi e piccini. La malga, raggiungibile anche da altri sentieri, è molto frequentata dalle famiglie, qui sono presenti un parco giochi attrezzato con una vista mozzafiato e dei simpatici asinelli. È sicuramente un ottimo posto per una pausa, il bar è ben fornito ed è presente un bagno.

Il sole inizia a farsi sentire, dopo esserci riposate in quest’oasi in alta quota, aggiungiamo uno strato di crema solare e riprendiamo a camminare.
Il sentiero si immerge, tra i saliscendi, nell’altopiano del Seceda, qui non ci sono alberi ma solo prati verdi e fioriti, ai vostri piedi potrete scorgere anche alcuni laghetti.
Al bivio proseguite verso la Forcella Pana, da qui vi aspetta un ultimo sforzo per salire fino sulla cima del Seceda; questo è indubbiamente il tratto più affollato ed il sentiero sale a ritmo abbastanza sostenuto, ma una volta arrivati la vista vi ripagherà di tutti gli sforzi fatti, ve lo assicuro!
Arriviamo in cima e rimaniamo estasiate dalla vista: sotto ai nostri piedi la montagna scende quasi a strapiombo per chilometri, alla nostra destra svettano impetuose le cime delle Odle e, tutto intorno a noi, si scorgono in lontananza le vette delle Dolomiti.
Da qui consiglio di raggiungere il punto panoramico, presente all’arrivo della cabinovia dove si può godere di una vista a 360 gradi e grazie ad un’installazione si possono scoprire tutte le varie cime che lo circondano.
Noi, provate dal caldo, cerchiamo un fazzoletto di prato un po’ appartato rispetto al sentiero, che è frequentatissimo in questo tratto, e ci fermiamo qui per il nostro pranzo al sacco circondate dalle stelle alpine. Dopo un riposino al sole, e al quinto strato di protezione solare, iniziamo a scendere.
Scendete grazie all’ampia strada verso valle, in direzione di Santa Cristina, da questo lato il paesaggio è davvero bucolico. L’altopiano è una grande distesa verde, attraversato da ordinate stradine sterrate e tempestato di piccole baite in legno, davvero meraviglioso.
Lungo la strada incontrerete parecchi Rifugi e Malghe, ce n’è per tutti i gusti dalle tradizionali alle più moderne, e se non avete portato con voi il pranzo possono essere un ottimo posto dove mangiare, ma con tutta questa affluenza per non dover attendere troppo forse è meglio prenotare.

Noi a metà strada ci concediamo una Coca Cola, ghiaccio e limone all’ombra sulla terrazza della Mastle Hutte, una deliziosa malga che troviamo lungo la strada.
All’altezza della Fermeda Hutte ricordatevi di svoltate a sinistra in direzione del Col Raiser e con una dolce salita di circa un quarto d’ora giungerete nuovamente alla Baita Odle ed alla stazione a monte dell’impianto di risalita, terminando questa meravigliosa escursione.

Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.