Se solo avessi avuto qualche giorno in più a disposizione ed i miei scarponi da montagna l’avrei percorsa tutta a piedi, perché la Corsica è così: un concentrato di mare e montagna. Il luogo perfetto dove fare trekking, dove ci sono percorsi segnati e battuti che seguono le coste, salgono sulle cime, lungo laghi e fiumi. La Corsica è un vero paradiso per chi proprio non sa scegliere se amare di più il mare o la montagna.
Ma visto che non si può viaggiare per sempre ho dovuto scegliere tra tanti che mi sarebbero piaciuti, un solo trekking in Corsica: il Sentier des Douanier nel tratto tra Barcaggio e Macinaggio… e devo ammettere che non ho assolutamente rimpianti sulla scelta!
Trekking in Corsica: Sentier des douaniers, informazioni utili
Il Sentier des Douanier è un percorso litorale che percorre tutta la costa a Nord del Cap Corse unendo il paese di Macinaggio con Centuri, e viceversa, per un totale di 26 km. Il sentiero attraversa una zona protetta accessibile soltanto a piedi o via mare.
Nel tratto che abbiamo scelto da Barcaggio a Marinaccio, è di circa 17 km e si percorre in circa 4 ore di cammino. Il percorso non ha particolari difficoltà, ma consiglio solo di percorrerlo con delle scarpe da trekking e ricordarsi di portare con sé acqua e cibo. Essendo una zona protetta lungo il percorso non sarà possibile acquistarla. Il sentiero è perfettamente segnalato da alcuni cartelli in legno, che segnalano anche i nomi dei luoghi in cui vi trovate. Non consiglio questo trekking nei mesi estivi il caldo eccessivo ed il rischio incendi non lo rendono un percorso consigliabile.

Trekking in Corsica: Sentier des douaniers, dove dormire e come spostarsi
Durante il nostro weekend a Cap Corse abbiamo soggiornato a Macinaggio al hotel U Libecciu dove ci siamo trovate benissimo. Per la nostra escursione abbiamo scelto di raggiungere Barcaggio in barca con una “Promenade sur le mer”, un tour con commento di un’ora, della compagnia San Paulu.
Personalmente consiglio questa opzione: vi permetterà di farvi un’idea del sentiero che andrete a percorrere, da una prospettiva completamente differente. È possibile anche fare il percorso a piedi da Macinaggio a Barcaggio e rientrare in barca, ma vi vincolerà molto negli orari. Se optate per una delle due soluzioni cercate di prenotare la barca già dal giorno precedente, a Macinaggio c’è un piccolo ufficio nel porto turistico.
Partendo da Macinaggio si naviga vicino alla riserva naturale dell’Iles de Finocchiarola, si prosegue verso la tour Santa Maria Chjappella, la Tour Sant’Agnellu il punto più a Nord del Cap Corse, l’isola di Giraglia e si attracca al porticciolo di Barcaggio.

Trekking in Corsica: Sentier des douaniers, il percorso
In una bellissima giornata di Maggio, dove il sole si alternava alle nuvole, scendiamo al alle 11.00 al porticciolo di Barcaggio. Usciti dal porticciolo bisogna imboccare la strada principale sulla sinistra del piccolo paese fino all’ingresso del parcheggio della spiaggia. Qui sempre sulla sinistra troverete un piccolo ponte in legno, imboccatelo e proseguite lungo il sentiero tra i maquis. Il percorso costeggia la Plage de Barcaggio, la famosa spiaggia di sabbia bianca dove le mucche pascolano quasi indisturbate.

Raggiungete la fine della spiaggia e proseguite lungo il sentiero, immergetevi tra fiori e maquis profumatissimo, fino alla Torre dell’Agnello il punto più a Nord del Cap Corse e della Corsica. Costruita in passato per controllare e difendere la costa da navi di briganti, pirati e nemici. La torre è accessibile e si può salire nel secondo piano per ammirare il mare.
Qui inizia il tratto più in salita, infatti si sale fin sulla cima del monte “A Campana”, dove si può godere di un panorama a 360° su tutta la zona protetta. Ai vostri piedi si alterneranno le cale, le baie segrete e le lagune tutte affacciate sul mare che qui si tinge di un blu acceso che quasi sembra surreale. Una volta arrivati in cima il percorso inizia a scendere verso il mare, questo è il tratto più “dissestato” del percorso, ma nulla di preoccupante se indossate le giuste scarpe.
Quando avrete raggiunto la costa, in questo tratto, incontrerete numerose insenature e grotte naturali. Proseguite oltre fino a giungere a due belle spiagge bianche, parzialmente coperte dalle alghe, la Plage de Cala Francese e la Plage Genovese, quest’ultima magnifica!
Superate queste lagune incontrerete la Tour de Santa Maria. Un’altra stupenda torre genovese costruita nel 1549 a pelo d’acqua, per poter controllare le maree, e per metà abbattuta dalla flotta inglese durante la guerra contro la Francia. Questo è il posto perfetto per fare una bella pausa per ammirare il mare, che in questa baia si colora di celeste.

Dalla spiaggia potete proseguire lungo il sentiero litoraneo oppure fare una breve deviazione nell’entroterra fino all’Eglise Santa Maria, una piccola cappella cinquecentesca con un piccolo pozzo, a questo punto potete tornare verso il sentiero litoraneo seguendo il sentiero tra i maquis che si trova alla sinistra del pozzo.
Una volta raggiunta la strada principale proseguite lungo un paio di promontori, qui la terra cambia colore e si tinge di rosso. Il maquis si infittisce e ci ancora di più nel verde e nella natura. Fino a che all’orizzonte appaiono le tre isole di Finocchiarola. Disabitate da tempo sono una piccola riserva naturale nata per proteggere una specie autoctona di gabbiani che nidifica proprio su queste isole.

Proseguendo verso Macinaggio si raggiunge una piccola spiaggia che nel mese di Maggio si colora di lilla grazie ai migliaia fiorellini selvatici che sbocciano sulla sabbia. Una volta superata la spiaggia si percorre un breve tratto dove il sentiero si restringe ed è a picco sul mare, ma una volta svoltato l’angolo si arriva alla Plage de Tamarone. Pensate che durante la stagione estiva vengono in parte spostate le alghe che normalmente la coprono, per far si che i turisti possano utilizzarla, ma in autunno viene nuovamente ricoperta dalle alghe per essere preservata dal erosione del mare e del vento.
Superata la spiaggia dovete proseguire ancora per una ventina di minuti e arriverete a destinazione, proprio alle spalle del porto di Macinaggio. Ed eccoci qui, che dopo questa bellissima passeggiata, arriviamo in hotel al tramonto un po’ stanche ma con gli occhi ed il cuore colmi di bellezza!
Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.