Esattamente un anno fa scrivevo un articolo completamente diverso. Ero qui a compiere 30 anni, un temuto traguardo di cifra tonda, la celebrazione di un momento fatto di cambiamenti, sfide, soddisfazioni e viaggi. Esattamente un anno fa, ho scritto come festeggiare un compleanno speciale in viaggio, quello dei miei trent’anni, appunto. Esattamente un anno fa ero profondamente grata alla vita, ai miei sogni, a questo mondo che tanto amo. E amo vivere. Cosa è cambiato? Quest’anno è tutto diverso e quindi eccomi qui, a festeggiare il compleanno in quarantena, tra qualche pensiero che ha bisogno di scorrere.
Festeggiare il compleanno in quarantena: il compleanno dello scorso anno
A ripensare allo scorso anno, in questi giorni, mi sembra quasi impossibile che fossi lontana da casa, in Medio Oriente. Sotto una tenda berbera, nel cuore del deserto giordano, con beduini e turisti russi, americani originari di Israele, del Nepal e non so cos’altro. Eravamo lì, io ed Ezia, privilegiate e felici. E consapevoli di esserlo.
Perché c’è stato proprio un momento, all’alba del 23 di Marzo che, poco dopo le 6 mentre tutti dormivano ancora, noi ci siamo arrampicate sul deserto roccioso, abbiamo cercato due rocce comode e non molto vicine, ci siamo coperte per bene per ripararci dal freddo e abbiamo aspettato che il sole spuntasse. Vedere l’alba o il tramonto, in un luogo magnetico come il deserto, è magico e alienante: ormai abituati a vedere il sole che spunta dietro a edifici e città. Ma noi sapevamo che sarebbe arrivato, che avrebbe prima colorato di rosa il paesaggio, poi l’avrebbe scaldato di rosso e poi sarebbe spuntato finalmente, a rendere rovente un territorio che soffre di escursioni termiche uniche.
In quel preciso momento, io me lo ricordo, ci siamo guardate. In quello sguardo sorridente non ci siamo dette niente, ma ci siamo capite. Così come non ci siamo dette nulla quando la Jeep ci stava portando indietro, qualche ora dopo, tra la sabbia e gli scossoni. Siamo tornate alla macchina, il viaggio era solo a metà. Ricordo una sensazione di pienezza, un soffio di potente vita nelle ossa. Quel soffio che ora, tra giorni difficili e complicati, mi chiedo come possa replicare.
E non era mica finita qui, assolutamente no. Quando sono tornata dal mio viaggio in Giordania, è stata la volta della partenza per il Giappone. Che sensazione strana mi viene, a pensare al Giappone adesso. Un Giappone che mi sembra così lontano, così inaccessibile, così sbiadito. Il Giappone incantevole della primavera che sboccia, della forza della natura che rinasce, che si riscrive da capo. Il Giappone con la sua cascata di petali di ciliegio che volano nel vento. Una destinazione che ammalia, un popolo che spiazza, tradizioni culturali che vi lasceranno incantati.

Festeggiare il compleanno in quarantena
Quest’anno è tutto diverso. I progetti di viaggio che avevo fatto sono stati messi da parte. Almeno per un po’. E nonostante la primavera sia prepotentemente arrivata, i giorni che ci circondano sono tutt’altro che leggeri, floreali e primaverili. Nel cuore, custodisco la speranza che proprio la primavera, con i suoi colori, riuscirà a risolvere tutto. Perché noi siamo qui a sostenerla, a respirarla anche solo dalle finestre, a lasciarla entrare nelle nostre case. Ad aspettare poi, che la primavera si faccia estate, e che i campi si riempiano di girasoli altissimi.

Quando tutto questo sarà finito, quando potremo uscire da casa e correre in un prato, quando potremo fare la coda per salire su un aereo, quando potremo avvicinarci agli altri senza paura di contagiarci – se non, di gioia – ricordatevi ricordiamoci che la vita è qui. Solo adesso, solo per un attimo. Sta a noi rendere ogni giorno, ogni momento, ogni esperienza, eterna.
Una riflessione bellissima e struggente, che ha avuto il potere di catapultarmi per un attimo in quel deserto da film – che però film non era. Continua anche tu a viaggiare con la mente, e a tenerla frizzantina e atletica con la tua scrittura potente.
Festeggerai presto con tutti i crismi, vedrai. Intanto io, che non ti conosco ma ti leggo ammirata, ti faccio un mega augurio seppure un po’ in ritardo! Forza tutta!
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Grazie, non sai quanto mi faccia piacere ricevere commenti stupendi così ❤ Grazie anche per gli auguri! Teniamo duro: con la scusa di chi festeggia in quarantena, festeggeremo ancora di più appena tutto sarà finito! Ti abbraccio e benvenuta qui 🙂
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