Sviscerare gli stati d’animo e i miliardi di anfratti della psiche umana che si sovrappongono, si divorano, si alternano, è da sempre priorità dello scrittore. Quando una penna si trova a tratteggiare un comportamento che nasce da una dimensione psichica di cui l’agente non ha coscienza, quando, insomma, uno scrittore decide di raccontare il disagio di un disadattato, il disturbo mentale, la sofferenza che lo consumano, la scrittura diventa riflessione e realismo, letteratura o poesia a servizio delle diversità, strumento di analisi della società, approfondimento di se stessi. Se l’autore è così bravo da mettersi in gioco e scandagliare il proprio io, trasfuso in quello del protagonista, anche al lettore sembrerà di sprofondare in una perenne, inestinguibile ricerca di un senso, di una spiegazione logica o scientifica. Quando il tema, poi, è la follia, le pagine scorrono veloci.
Qui di seguito, otto libri per leggere di follia e disturbo mentale, 8 libri che indagano la malattia mentale con un approccio diverso e sempre curioso e singolare, tanto che alcuni di essi sono definiti epocali.
Leggere di follia e disturbo mentale
Follia di Patrick McGrath
La genialità di questo romanzo è dovuta alla stretta vicinanza dell’autore al comportamento ossessivo dei malati del manicomio criminale di Broadmoor, in Inghilterra. Avendo un padre psichiatra, McGrath ha potuto lavorare e “prendere ispirazione” da reali episodi di ossessione sessuale, malattie allucinatorie e psicosi in generale. Tuttavia, Follia deve il suo successo alla storia perversa, triste e grottesca tra Stella, moglie del vicedirettore di un manicomio ed Edgar, uxoricida e paziente del marito, un artista manipolatore e, appunto, pazzo criminale.
La voce narrante è quella di uno psichiatra che lavora all’interno del manicomio, che approfondisce questo case study, ma che è ignaro, fino alla fine, di quanto sia alto il grado di identificazione di Stella nella persona di Edgar. Il romanzo è straordinario per la semplicità in cui un’ossessione mortale viene raccontata, e perché schiude una riflessione eterna: il pazzo criminale è criminale perché è pazzo o vi è in lui, a prescindere dalla follia, una inclinazione alla malignità?

Leggere di follia e disturbo mentale
Jane Eyre di Charlotte Brontë
Romanzo gotico per eccellenza e storia d’amore intramontabile. La forza di Jane, orfana sopravvissuta alla perdita e ai maltrattamenti, donna risoluta e indipendente, si presenta, nel 1847, come il simbolo dell’anticonformismo. Sono il suo rigore, la sua rettitudine, il voler cavarsela da sola a conquistare Mr Rochester, proprietario della tenuta in cui Jane è istitutrice.
Tra l’amore e la morale si frappone la presenza fissa di Bertha, la prima moglie di Mr Rochester, una donna che con i suoi disturbi mentali ha così spaventato conoscenti e marito da essere stata rinchiusa in un andito nascosto della casa. La pazzia di Bertha costituisce la rottura con le regole di una società spietata, e si avverte come uno spettro durante tutta la narrazione. Queste due donne, una per l’indipendenza, l’altra per la sua malattia mentale, sono le rappresentanti dei valori non convenzionali cui la Brontë vuole dare voce.

Leggere di follia e disturbo mentale
Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij
Dopo Jane Eyre, ecco un altro classico senza tempo, che rientra nella lista dei 100 libri da leggere almeno una volta nella vita secondo la BBC. Stavolta la follia non è un tema secondario, ma quello dominante.
Raskòlnikov è un ex studente che vive a Pietroburgo e che decide di commettere un delitto spinto dalla povertà, convinto di poter aiutare il prossimo con il denaro rubato alla vittima. L’aberrazione sociale, il rifiuto delle buone maniere e delle tradizioni russe e dell’etica vengono fuori con l’incoscienza e il delirio. In Raskòlnikov dilagano infatti due specie della stessa mania: l’astrarsi da tutto il contesto con arroganza e disinvoltura e un ossessivo e morboso attaccamento alle minuzie. Il romanzo ripercorre il conflitto interiore che lo dilania e lo lacera: la continua lotta tra il desiderio di confessare tutto e la paura di essere scoperto, tra istinto animale e raziocinio. Dostoevskij, per esaltare l’isolamento dalla falsità della società (con un finale che richiama un ritorno alla morale, sebbene non convenzionale), traccia i caratteri del disturbo bipolare.

Leggere di follia e disturbo mentale
Le poesie di Alda Merini
Leggere i pensieri della poetessa Alda Merini è entrare nella testa di una donna che ha cercato di dare un senso all’esistere, che ha urlato in silenzio con un foglio e una penna, che si è innamorata anche di se stessa, dei suoi tormenti e delle sue “ali d’angelo”.
Il disturbo bipolare che viene diagnosticato alla Merini in una clinica di Milano nel 1947 non determina affatto una diminutio, ma è arricchimento della poesia italiana tutta.
Non avrei potuto scrivere in quel momento nulla che riguardasse i fiori perché io stessa ero diventata un fiore, io stessa avevo un gambo e una linfa.
L’altra verità. Diario di una diversa.

Leggere di follia e disturbo mentale
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks
È sufficiente a convincervi già la descrizione di Citati che consiglia questo saggio a “medici, malati, lettori di romanzi e di poesia, cultori di psicologia e di metafisica, vagabondi e sedentari, realisti e fantastici”. Il neurologo e psichiatra Oliver Sacks spiega, attraverso diversi casi clinici, e con linguaggio tecnico ma diretto e semplice, la mancata connessione tra cervello e corpo che può scaturire da un problema genetico o da una lesione cerebrale.
Non la pazzia dunque, ma il diverso funzionamento della mente a seconda del deficit del paziente sotto osservazione. Così incontrerete Christina, che dopo un intervento ha perso la propriocezione (non percepisce il suo corpo) o Stephen, studente di medicina che per effetto dell’anfetamina ha acquisito lo stesso olfatto dei cani, oppure il dottor P., che dopo un incidente risulta malato di agnosia: non riconosce né sua moglie né i suoi studenti se non dall’odore o dalla loro voce. Tutte queste malattie bizzarre e rare sono raccontate dal Dott. Sacks, con l’approccio di un medico – è stato docente di neurologia alla New York University – e la tenerezza di un uomo che si trova di fronte alle fragilità umane che delicatamente cerca di comprendere.

Leggere di follia e disturbo mentale
Il ladro di anime di Sebastian Fitzek
Psyco-thriller tra i più inquietanti mai scritti. La storia è ambientata in una clinica psichiatrica tedesca, non lontano da Berlino, scossa da una tempesta di neve la notte di Natale. Un guasto all’elettricità rende impossibile uscire dalla clinica, nella quale medici, operatori e pazienti si rendono conto che si nasconde il ladro di anime, un maniaco che priva di vita le sue vittime senza torcere loro un capello e lasciando una scia di indovinelli da risolvere. Caspar, paziente che ha perso la memoria, combatte con i suoi stessi buchi nei ricordi, e si troverà, alla fine del romanzo, faccia a faccia con l’omicida.
Il lettore si trova spiazzato e diventa sempre più famelico, divorando le parole per l’impazienza e la curiosità di cavare la soluzione dei singoli enigmi e dell’indovinello principale: chi è il ladro di anime? L’ansia dei personaggi, che vivono nel buio causato dal guasto, senza poter uscire dalla clinica, e con il terrore di essere ammazzati da un momento all’altro, si trasmette senza tregua a chi legge.

Leggere di follia e disturbo mentale
La coppia perfetta di B. A. Paris
Altro thriller psicologico che sconsiglio agli insonni, perché La coppia perfetta infonde angoscia e non lascia margini di respiro. Le paure della protagonista diventano per osmosi quelle del lettore e la figura del manipolatore è così intensamente descritta nei comportamenti e nei pensieri, nelle manie e persino nelle espressioni, da incutere profonda inquietudine. La storia comincia con il matrimonio tra Jack, l’uomo perfetto, con l’abito, il corpo, il lavoro perfetti e Grace, una donna comune che si è innamorata di un ordito ben congeniato dietro il quale si nasconde un maniaco.
La lotta di Grace per la libertà sembra persa in partenza, perché Jack è subdolo, troppo intelligente, sicuro di sé e dall’esterno incriticabile. Questo thriller psicologico è trascinante, perché trasmette perfettamente la sensazione di soffocamento che vivono le vittime del manipolatore patologico.

Leggere di follia e disturbo mentale
Don Chisciotte della Mancha di M. de Cervantes Saavedra
Chiude la lista un grande classico del 1600, che parte per essere una critica alla letteratura cavalleresca e finisce per essere molto di più. La pazzia qui è lo strumento per esaltare tragicamente e comicamente il fallimento degli ideali fino ad allora contemplati dai letterati, il manifesto della realtà contro cui impattavano i veri cavalieri, la rottura con le illusioni, la ribellione alla corruzione.
La bellezza dell’opera sta nel sapiente utilizzo della parodia per sbeffeggiare la falsità di un mondo che crolla, mentre emerge l’autenticità della diversità, la reinterpretazione della realtà da parte della molteplicità.

Scritto da Carmela Cordova
Nata a Napoli, ha lasciato tre quarti di cuore sul sedile della carrozza che porta al castello di Neuschwanstein e un altro pezzetto è rimasto sugli scaffali dell’Atlantis Books di Santorini. Divisa tra il diventare avvocato e abbandonarsi alla lettura e scrittura, probabilmente in una vita precedente era una bibliotecaria.