New York, la sfavillante, immensa, capitale del mondo.
Lì, puoi essere chi vuoi, riempire la tua testa di progetti e gli occhi di stupore, trovare il quartiere, l’arte, la cucina e la dimensione a cui, da sempre, senti di appartenere, e che in nessun’altra parte del globo risulta così perfettamente collimante con le altre anime, culture, religioni e modi di essere. Il contrasto, la bellezza della convivenza delle personalità. Svuotiamo il cervello della divisione per compartimenti, dall’idea della Grande Mela come associata solo alla Fifth Avenue e al ponte di Brooklyn, ed entriamo nella vera New York con i romanzi che raccontano di gente comune, scritti da chi è nato lì o ci ha vissuto. Cinque libri ambientati a New York, cinque romanzi per viaggiare nella Grande Mela.

5 libri ambientati a New York

Cinque romanzi per conoscere New York

Oltre l’inverno, di Isabel Allende

Come in ogni suo romanzo la Allende traspone su carta i drammi dell’individuo lasciato solo da un sistema che si nutre di odio e corruzione, e intreccia, al contempo, intorno al tema dei diritti umani, il vissuto di personaggi dal passato cupo e dall’animo buono.

Dietro ogni nome c’è una storia toccante, un dolore irreparabile: Richard Bowmaster, professore universitario stimato e amato, un lutto da affrontare, la solitudine come rifugio e punizione, e un simpatico papà anziano che si è sempre battuto per gli immigrati e gli emarginati; Lucia Maraz, traduttrice passionale e donna sensuale di mezza età, studiosa cilena cresciuta senza un padre, e reduce dalla dittatura che ha spezzato la vita di sua fratello, e poi c’è Evelyn Ortega, balbuziente domestica in una ricca famiglia newyorkese, viene dal Guatemala e ha visto la morte brutale che ha colpito i suoi fratelli.

Tre destini uniti da una tempesta di neve a Brooklyn, durante la quale il rinvenimento di un corpo in un bagagliaio è l’incipit di un giallo inaspettato. Con salti temporali e geografici in almeno altri tre paesi del mondo, con il ritmo incalzante dei thriller, questo romanzo è sensibile al tema dell’amore in ogni sua forma. Amore fraterno, amore maturo, amore a distanza, amore materno, amore per gli animali. E amore per uno sconosciuto che ha bisogno di aiuto.

5 libri ambientati a New York

Il cardellino, di Donna Tartt

Quasi mille pagine tra New York, Amsterdam e Las Vegas. Un quadro rubato in una situazione drammatica è il filo rosso della storia, la rappresentazione dei traumi di Theo Decker e la sua ancora di salvezza. Le pagine che raccontano di come si sia aggrappato all’arte, all’antiquariato in un negozietto di New York, e quelle che contengono un climax ascendente di autodistruzione e lenta autoemarginazione, sono il potente mezzo utilizzato dalla Tartt per esprimere l’intensità della solitudine e della perdita. Bellissimo romanzo, crudo, forte, immediato anche se lunghissimo.

Le prime pagine ripercorrono il Village, il Central Park, Brooklyn, e come al solito la pignoleria di questa scrittrice, indagatrice delle personalità, scrutatrice dell’animo umano, ricalca la superficialità e i disturbi che vivono nelle famiglie ricche di Manhattan, contrapposti alla purezza di una madre e di un figlio che si raccontano tutto mangiando formaggio sulle scale di casa.

5 libri ambientati a New York

Una notte di Natale a New York, di Henry Kane

Un libro da custodire, da regalare agli appassionati del giallo classico dal 1910 al 1950. Trovato su una bancarella del centro storico di Napoli, mi ha attirato per la casa editrice, la milanese Polillo Editore, pioniera nella ricerca di capolavori non tradotti in Italia che hanno fatto la storia del giallo in Inghilterra e negli Stati Uniti. Una via di mezzo tra humor e noir, alcuni di questi gialli riprendono la freddezza e il metodo deduttivo alla Sherlock, altri i racconti dell’orrore di Edgar Allan Poe. Questo, in particolare, è un hardboiled scritto da un avvocato newyorkese (poi diventato prolifico scrittore) sulla scia di Raymond Chandler, e quindi è un romanzo audacemente cinico e realistico. L’investigatore che Kane ha creato si chiama Peter Chambers, è un solitario scapolo incallito che si ritrova a voler togliere dai guai una bellissima collega entrata in un vortice di guai. Un’indagine che diventa un modo per flirtare, un caso di omicidio che si intreccia con una lunga serie di furti che riguardano personalità importanti e gangster di New York, nella gelida notte di Natale. Un giallo breve e piacevole, descrittivo e sfrontato come un film, da leggere in un pomeriggio in cui sentiamo fortemente la mancanza di New York.

5 libri ambientati a New York

Central Park, di Guillame Musso

Romanzo thriller, nel profondo una storia d’amore, ma anche una atipica guida di New York.

Sì, perché il noto giallista si dedica a una capillare descrizione delle vie di Manhattan e di Brooklyn, partendo dal Central Park. Se siete già stati nella Grande Mela, riproverete il disorientamento, la meraviglia, il dolore per le gambe stanche, la voglia di non fermarsi e quella di fotografare ogni angolo che avete provato visitando la città. Quanto alla storia, leggendo Central Park, vi farete divorare dalla smania di risolvere l’enigma che si nasconde dietro l’anomala circostanza di due sconosciuti che si ritrovano ammanettati su una panchina di New York. La grandezza sta nel finale struggente, rivelatore di tutta la verità che la protagonista, Alice, cerca di ignorare. È un’altra storia dedicata alla perdita, al superamento di una sofferenza viscerale che è diventata parte, elemento costitutivo dell’io. Questo thriller rocambolesco diventerà alla fine una dolce esortazione a imbrigliare nuovamente le redini di una vita andata in pezzi.

5 libri ambientati a New York

Niente di vero tranne gli occhi, di Giorgio Faletti

Lettori, se leggete Niente di vero tranne gli occhi, preparatevi ad avere a che fare con uno scrittore geniale. Accurate descrizioni che conducono chi legge sulla scena del crimine si alternano a colpi di scena che spezzano la lettura e lasciano disorientati. Il killer a cui un ex tenente di polizia, Jordan Marsalis, e il commissario Martini di Roma danno la caccia è un assassino che si diverte a irridere i corpi delle sue vittime vestendole come i Peanuts. Gli investigatori operano una ricostruzione dettagliata dei fatti attraverso un’indagine coinvolgente, che, però, si rivelerà chimerica e fuorviante. Perché tutto, tranne gli occhi, risulterà mendace, o, comunque, ambivalente.

Non è il solito giallo dal finale che si tira a indovinare, ma una storia di vendetta architettata così acutamente da non essere pronosticabile nemmeno dal più appassionato dei lettori di gialli.

E la ricca, ingannevole e illusoria New York è il quadro perfetto per rappresentare un regolamento di conti.

 

Scritto da Carmela Cordova

Nata a Napoli, ha lasciato tre quarti di cuore sul sedile della carrozza che porta al castello di Neuschwanstein e un altro pezzetto è rimasto sugli scaffali dell’Atlantis Books di Santorini. Divisa tra il diventare avvocato e abbandonarsi alla lettura e scrittura, probabilmente in una vita precedente era una bibliotecaria.