Un pomeriggio, sul tardi, decidiamo di avventurarci verso il luogo più alto dell’isola di Favignana, il Monte Santa Caterina, dove si trova l’omonimo Castello, ormai abbandonato. Il Castello di Santa Caterina, diventato ormai possedimento di alcune mucche che amano pascolare nei suoi pressi, è stato votato tra i luoghi del cuore del FAI ed è un gioiello panoramico da non perdere. Non offre solo una vista a trecentosessanta gradi sull’isola di Favignana, ma anche un gradevole panorama su Levanzo. Qualche informazione sulla sua storia, tutto per organizzare la visita al Castello di Santa Caterina.
Le recensioni di TripAdvisor mi avevano terrorizzato: c’era chi parlava di scarpinate ripide e faticose e camminare in montagna non è proprio tra i miei sport preferiti. La salita c’è e in certi tratti è particolarmente ripida ma mentre io ansimavo e sudavo, pochi metri dietro di noi c’era una coppia con una bimba di qualche mese nel marsupio. Questo per dire: si può fare!
A parte le riserve di acqua, la cosa che non dovete assolutamente dimenticarvi è la macchina fotografica, perché dal Monte si gode di una vista a 360°, che è a dir poco spettacolare.

Visita Castello Santa Caterina a Favignana: un pizzico di storia
Il Castello di Santa Caterina fu eretto in pietra calcarea locale a forma rettangolare. Il piano terra era infossato nella roccia e fu qui che, a partire dal XVII secolo, tennero i prigionieri politici. Il primo piano era costituito da locali probabilmente di alloggio per la guarnigione e sovrastato dalla terrazza di avvistamento. Un piccolo fossato correva lungo la facciata e l’ingresso era possibile attraverso un ponte levatoio che successivamente è stato sostituito da un corridoio.

La luce all’interno del castello penetrava attraverso un gran numero di finestre, feritoie, spiragli e buche. Nel piano superiore del Castello vi erano una serie di stanze che dovevano appartenere agli ufficiali e ai soldati e vi era anche una cappella intitolata a Santa Caterina, dove il prete celebrava la messa per i detenuti. Si presume quindi che il nome dato al Castello derivi dalla chiesetta o cappella presente.
Durante il dominio dei Borboni non mancarono cospirazioni contro la dinastia. I regnanti attuarono una politica di dura repressione contro i cospiratori e 32.000 persone vennero imprigionate proprio nel Forte, che venne attaccato dai rivoltosi e in parte distrutto.
Visita Castello Santa Caterina a Favignana: il castello è abbandonato e pericolante
Il Castello di Santa Caterina oggi è abbandonato, trascurato, ormai ridotto a un rudere esposto ai venti di tutta l’isola e agli agenti atmosferici. La traccia archeologica saracena è solo intuibile, le segrete sono state sigillate, nascondendo anche i messaggi lasciati dai detenuti.
Dopo la Seconda Guerra mondiale, il castello di Santa Caterina fu requisito dalla marina militare e negli anni ’50 venne affidato ad un custode. Oggi è preso d’assedio dalle mucche della zona che pascolano tranquillamente intorno e all’interno del Castello.





Sarà proprio per il suo aspetto trasandato, ma sin da subito mi sono innamorata di questo posto. Il Castello è misterioso, traballante, a tratti pericoloso: ogni angolo è inagibile e pericoloso. Il vento soffia forte e sposta le pietre. Al tramonto, il sole dona un’atmosfera calda e sognante.



Il panorama dal Castello di Santa Caterina a Favignana
La vista è spettacolare, il Monte è la cima più alta dell’isola: si vede Favignana da Punta Sottile a Cala Rotonda, fino ad arrivare a Punta Lunga e poi a Cala Azzurra e dietro in fondo in fondo le coste della Sicilia. Si vede il Porto, La Praia e l’Ex Stabilimento Florio, e guardando oltre, l’isola di Levanzo.





Complimenti per le immagini, davvero suggestive! “Ogni angolo è visitabile nonostante sia inagibile” sembra uno slogan di disarmante sintesi italica, ma mi piace molto perché profuma di avventura infantile e un po’ piratesca 🙂
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Grazie mille ! Esatto, hai colto nel segno…va vissuta proprio come un’avventura…mi sono sentita un esploratore !!! 🙂
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