Villa Arconati, la villa di delizie appena fuori Milano

A pochissimi chilometri da Milano, il paesaggio si apre dando spazio e lustro a una delle ville di delizie più maestose della Lombardia.

È Villa Arconati, con il suo palazzo monumentale e i suoi 12 ettari di terreno intorno, che includono giardini, prati e un labirinto. Vi porto alla sua scoperta!

Villa Arconati, una villa di delizie vicino a Milano

Informazioni utili per la visita

Villa Arconati si trova a Castellazzo di Bollate, a soli 5 km a nord di Milano.

Comodissima da raggiungere anche dal centro città, Villa Arconati è raggiungibile in auto, che può essere lasciata gratuitamente in un grande parcheggio che si trova di fronte all’ingresso della villa, in bici, visto che si trova all’interno dei percorsi cicloturistici che la collegano all’area Nord di Milano. Si può anche raggiungere in treno, fermandosi alle fermate Bollate Nord o Garbagnate Groane che distano un paio di km dalla villa, con una passeggiata di una ventina di minuti sarete arrivati.

Villa Arconati è aperta da fine marzo a inizio dicembre, tutte le domeniche dalle 11:00 alle 19:00.

È possibile fare la visita in autonomia della villa e dei giardini, al costo di 11 euro. Vi consiglio di prenotare qui. In alternativa è possibile fare la visita guidata della villa di circa 90 minuti e la visita dei giardini, al costo di 16 euro. Vi consiglio di prenotare qui. Per gli affezionati è anche possibile acquistare un abbonamento stagionale, che permette l’ingresso ogni volta che lo si desidera.

Durante i giorni settimanali è possibile accedere esclusivamente al giardino con una passeggiata guidata della durata di circa 60 minuti. Il prezzo del biglietto è di 8 euro ed è gratuito per i bambini fino ai 10 anni.

Villa Arconati, una villa di delizie vicino a Milano

La sua storia

L’epoca d’oro della villa, anche conosciuta come il Castellazzo, si collega senza dubbio alla Famiglia Arconati, che per due secoli fu proprietaria di questo incredibile luogo artistico.

Villa Arconati è una delle ville storiche del Parco delle Groane, situata a Bollate. È un perfetto esempio di villa settecentesca costruita secondo i canoni del barocchetto lombardo e i suoi giardini meravigliosi l’hanno spesso comparata a una piccola Versailles.

La villa nacque per volontà di Galeazzo Arconati, cugino del cardinale Federico Borromeo, che la fece costruire come residenza di campagna e per raccogliere tutta la sua preziosa serie di opere d’arte, che amava appassionatamente e di cui era collezionista. 

Galeazzo inoltre, a partire dal 1621, dopo un viaggio a Roma, organizza l’integrazione tra la villa, i giardini e il paesaggio circostante, per ricalcare l’esempio di ville romane e fiorentine, introducendo anche i teatri e i giochi d’acqua molto in voga in quel periodo.

Villa Arconati, anche conosciuta come il Castellazzo, si trova a 5 km da Milano

Dopo la morte di Galeazzo Arconati tutto rimane pressoché invariato e la proprietà rimane al nipote e genero, il Conte Luigi Maria Arconati.

Dopo la sua morte è il figlio Giuseppe Maria Arconati a occuparsi della villa, dando lustro ai giardini e impreziosendo gli interni con collezioni di opere d’arte, statue, gessi, stampe e libri.

Nel 1718 è il nipote di Giuseppe Maria, Giuseppe Antonio Arconati, uomo di profonda cultura ad ereditare la villa e quindi ad occuparsene.

I numerosi viaggi che fa, tra alcune delle capitali europee più affascinanti, Vienna e Parigi, gli ispirano alcuni lavori di ampliamento che decide di assegnare all’architetto Giovanni Ruggeri, artefice di altri palazzi e ville proprio a Milano.

Con l’estinzione degli Arconati di Castellazzo, nel 1772 la proprietà di Villa Arconati passa ai cugini Busca, che continuano a portare avanti sia progetti di ampliamento sia migliorie e ristrutturazioni.

Dopo i Busca, verso la metà del Novecento la villa finisce nella mani di Beatrice Crivelli, a cui dobbiamo ancora oggi la conservazione, purtroppo solo in parte, di questo luogo speciale: nel 1989, infatti, tutti i beni di pregio ancora custoditi al suo interno vengono venduti all’asta con una perdita inestimabile di pezzi unici e preziosi.

Dagli anni Novanta, la Villa e il Giardino vengono acquisiti dalla società Palladium Group e a partire dal 2011 diventa la sede di Fondazione Augusto Rancilio, che sta affrontando un grande e impegnativo progetto di recupero di tutta la struttura.

Nel 2009 è iniziata una parte di lavori di restauro conservativo, tuttora in corso perché gli spazi sono ampissimi e la villa davvero enorme ( leggenda vuole che ci siano più di 360 finestre! ).

La Fondazione ha aperto Villa Arconati e i Giardini al pubblico dal 2015 e da allora sono visitabili.

Villa Arconati, una villa di delizie vicino a Milano

I Giardini

Pensare a Villa Arconati distaccata dal suo giardino è sicuramente impossibile: natura e architettura si fondono e confondono e offrono uno sguardo nuovo ogni volta che dagli spazi interni ci si sposta a quelli esterni, e viceversa.

Protagonista di tantissime migliorie e interventi, è un perfetto esempio ( e uno dei pochi in Italia ) di giardino alla francese.

Inoltre oggi il giardino ospita eventi e mostre, ma anche importanti festival, come il Festival della Musica, che è arrivato alla sua trentaseiesima edizione e si tiene ogni estate proprio nei giardini della villa. Grazie all’invito di importanti ospiti internazionali, si è fatto velocemente spazio come uno degli eventi più attesi dell’estate milanese.

Con i suoi teatri e giochi d’acqua, con le sue aiuole perfettamente simmetriche e le sue fioriture eleganti e sobrie, passeggiare al suo interno dà la sensazione di trovarsi in una delle feste che tante volte ci siamo immaginati o abbiamo visto ricreare in film e serie tv.

Simmetria, rigore ed eleganza: i Giardini di Villa Arconati sono un perfetto esempio di giardino alla francese

Il teatro è sicuramente tra i protagonisti in Villa Arconati: Giuseppe Antonio era grande appassionato teatrale ed estimatore di Carlo Goldoni che più volte fu ospite della villa.

Si possono osservare in particolare il Teatro di Diana, che ospitava numerosi e apprezzati giochi d’acqua, ricreati sui modelli degli studi di Leonardo da Vinci e molto in voga all’epoca, il Teatro di Andromeda con la sua pavimentazione a mosaico e il Teatro di Ercole.

Teatro di Diana nel parco di Villa Arconati

La Limonaia, o serra degli Agrumi, che è stata recentemente restaurata, si riconosce subito per la sua insolita Torre ed è uno dei simboli del Giardino.

Le sue grandi finestrone in vetro consentivano alle piante, riparate per l’inverno, di avere tutta la luce necessaria per continuare a crescere vigorose, in attesa del ritorno della bella stagione.

La Limonaia con la sua Torre e i grandi finestroni è una delle parti più ricche di atmosfera dei giardini di Villa Arconati

Uno dei lavori più significativi è stato la ricostruzione dell’antico Labirinto, assolutamente tra gli elementi più importanti dei giardini settecenteschi.

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