Un progetto di arte urbana all’aria aperta. Nel quartiere operaio Borgo Vecchio Campidoglio di Torino vi sorprenderete a passeggiare con il naso all’insù, tra opere di street art e murales coloratissimi.
Il MAU, Museo d’Arte Urbana, è un progetto che nasce nel 1995 e oggi conta 180 opere murali permanenti realizzate da oltre un centinaio di artisti diversi.
Street Art al MAU di Torino
Da dove partire, Borgo Vecchio Campidoglio
Se riuscite, raggiungete Borgo Vecchio Campidoglio con i mezzi pubblici, così da essere liberi di esplorare e girovagare senza avere l’impiccio dell’auto. Il MAU-Museo Arte Urbana detiene una sede autonoma in via Rocciamelone 7/c ed è proprio da qui che vi consiglio di cominciare il vostro giro: troverete una mappa con segnalati tutti i maggiori murales da non perdere. Accanto alle opere è inoltre presente un QR Code che potrete utilizzare per avere informazioni aggiuntive sul murales e sull’artista che l’ha effettuato.
La sede al coperto in via Rocciamelone 7/c è stata denominata Galleria del Museo d’Arte Urbana: qui vengono organizzate mostre, performance, concerti e attività quasi sempre a ingresso libero.

Il quartiere in cui nasce il MAU è Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine Ottocento che ha mantenuto praticamente intatta la sua struttura architettonica. Lasciati alle spalle i palazzi sabaudi imperiali, ci si inoltra in un reticolo di case basse con cortili interni dotate di aree verdi, di strade strette e poco trafficate e tanti negozi che sembrano provenire da un passato lontano: atelier di arte, botteghe artigianali, locali colorati. Borgo Vecchio Campodoglio ha più l’aspetto di un paese e sembra lontano anno luce dal tessuto cittadino.
Street Art al MAU di Torino
Il progetto del MAU, Museo Arte Urbana
Il progetto del MAU nasce a Torino nel 1995 quando, nell’ambito di un progetto di riqualificazione datato quattro anni prima, si pensa di inserire anche l’arte contemporanea come elemento di rivalutazione di alcuni luoghi della città di Torino. Il Museo d’Arte Urbana diventa un’associazione autonoma nel 2000, e da allora è riconosciuta in qualità di museo.
Il MAU è stato ben accolto dagli abitanti del quartiere, che hanno tutte le ragioni di farne un motivo di vanto ed è lentamente diventato meta di turisti e torinesi, incuriositi dalle pennellate di colore che abbelliscono questo quartiere poco distante dal centro. Il 90 % delle opere prodotte sono state collocate su pareti di edifici privati: su finestre, porte, pareti cieche…



Dal 2014 il MAU si sposta anche in altre zone della città, tra cui Falchera Nuova, realizzando altre 50 opere permanenti. Tra queste, sicuramente spiccano le Panchine d’Autore inventate da Vito Navolio.
Realizzate tra il 2014 e il 2015, l’artista Vito Navolio le ha dipinte ispirandosi alle opere di alcuni artisti indimenticabili del Novecento, come Mondrian, Mirò, Warhol, Pollock, Haring e Picasso. Nel marzo 2023 una nuova Panchina d’Autore di Vito Navolio è stata dedicata alle donne iraniane e si trova in corso Casale.

Street Art al MAU di Torino
Visita guidata alla street art
È possibile girovagare in completa autonomia per il quartiere, ammirando le opere murali e artistiche con il naso all’insù ( ma anche all’ingiù. vedi panchine ), ma per chi adora le curiosità che solo le visite guidate sanno fornire, il MAU Museo di Arte Urbana di Torino ha deciso di affidare le visite guidate a CulturalWay. Andate sul loro sito per conoscere i giorni, gli orari e il costo delle visite.