In primavera il Piemonte si tinge di colori pastello e tinte accese, si macchia di verde e profuma di boccioli appena fioriti. In montagna i fiorellini selvatici coprono le vallate, in città i parchi fioriscono di glicine, azalee, rose, ortensie. I paesaggi del Piemonte, in primavera sono costellati da alcune tra le fioriture più belle che io abbia mai visto, accanto a casa o in viaggio. Il consiglio è sempre lo stesso, armatevi di voglia di scoprire, di passione per l’esplorazione di nuovi luoghi e non sprecate neppure un weekend. Vi porto tra le fioriture incredibili del biellese, in Piemonte: Oasi Zegna e Parco della Burcina.

Fioriture incredibili del Biellese, in Piemonte
Pensiamo che per essere grandi viaggiatori si debba partire armati di poco, con molti giorni a disposizione e incredibili Paesi irraggiungibili davanti alla propria strada. Niente di più sbagliato, almeno secondo me. Essere veri viaggiatori significa andare al solito supermercato con occhi diversi e magari cambiando il percorso, giusto per stupirci di qualcosa che forse non avevamo notato, significa camminare nelle vie di sempre con un sorriso e il naso all’insù, significa anche fotografare le solite cose in momenti diversi, perché ogni giorno è diverso e anche la magia non si presenta sempre uguale. Si parte esplorando il proprio territorio, sempre, ma solo i veri viaggiatori dopo essere stati in capo al mondo ne scoprono un pezzetto nuovo, stupendosi come se fossero a Timbuktu.
Il Piemonte ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma ha un incredibile potenziale, che non può mancare nel proprio bagaglio, soprattutto se vivete proprio in questa regione. Sicuramente le mezze stagioni, in particolare la primavera, è perfetta per scoprirne un pezzetto nuovo e ricco di colori. Da un mese all’altro potete decidere se immergervi in una Conca di Rododendri o in una Provenza piemontese, se aspettare la fioritura dei campi di girasoli o le distese di papaveri rossi. I parchi, oh sì, i parchi non dovete assolutamente perderli in questa stagione!
Fioriture incredibili del Biellese, in Piemonte
Oasi Zegna, vicino a Biella
Cento chilometri quadrati di area montana protetta, oggi oasi naturalistica, immersa nelle Alpi Biellesi, tra Valle Cervo e Trivero. L’Oasi Zegna nasce nel 1993, per opera dell’imprenditore tessile Ermenegildo Zegna ed è ancora oggi la sede del Lanificio che porta il suo nome. Legato alla bellezza di quest’area montana e profondamente legato al suo territorio, Zegna diede vita, a partire dal 1930, a un’importante opera di valorizzazione ambientale di quest’area. Oggi è la meta perfetta in cui passeggiare, fare un picnic, godere della fioritura di rododendri e ortensie.


Sono tre le grandi aree naturalistiche create dall’imprenditore e tutelate oggi: la Conca dei Rododendri, che a Maggio e Giugno è una vera conca fiorita, con i rododendri e le ortensie che esplodono di colori incantevoli, rosa, rosso, bianco, giallo, la Via delle Bocchette che è la più ad alta quota della Panoramica Zegna e al centro della quale si trova Bielmonte, località sciistica dagli anni Cinquanta e la Via della Sienite, la parte bassa montana che affaccia sul Torrente Cervo, ricca di borghi intatti e di sienite, la roccia magmatica che ancora oggi viene lavorata dagli artigiani della zona.

Oasi Zegna, la Conca dei Rododendri
Un’area realizzata negli anni Cinquanta, proprio nei pressi del Lanificio Ermenegildo Zegna. La Conca dei Rododendri è stata rimaneggiata dall’intervento dell’architetto paesaggista Pietro Porcinai, sui finire degli anni Sessanta. La strada vi consentirà di apprezzare la conca fiorita dall’alto, in tutta la sua bellezza, un sentiero all’interno vi permetterà di vedere da vicino i boccioli fioriti o in fioritura e sentire il loro incredibile profumo.


Quando andare alla Conca dei Rododendri per vederla esplosa di fiori? Tra Maggio e Giugno è il periodo ideale.
Oasi Zegna informazioni utili
L’Oasi Zegna è raggiungibile in auto prendendo la strada da Trivero o da Biella. Siate prudenti, soprattutto con la bella stagione c’è molto traffico di ciclisti.
L’accesso all’Oasi Zegna è libero e gratuito per tutti. Inoltre è possibile l’accesso ai cani.
Fioriture incredibili del Biellese, in Piemonte
Parco della Burcina
Stretto tra Pollone e Biella, ma un po’ più di Biella, il Parco della Burcina, come lo chiamano i biellesi con un affettuoso diminutivo, si chiama in realtà riserva naturale del Parco Burcina Felice Piacenza. Un’area naturale e boschiva protetta, che conta ben 57 ettari. Le origini del parco risalgono alla metà del 1800, quando Giovanni Piacenza iniziò ad acquistare i terreni di questa zona, piantando sequoie, cedri, pini.


Il figlio di Giovanni Piacenza, Felice, lavorò per quasi cinquant’anni per acquisire nuovi terreni e continuò a tracciare stradine e sentieri, a collocare piante e piantare. Non si avvalse di un paesaggista ma preferì essere lui stesso il creatore e l’artefice di questo parco, creando aree naturali e floreali incantate: un laghetto romantico, la faggeta del Pian Plà, il viale dei liriodendri, la valle dei rododendri, per citarne alcune.

A sua volta, il figlio di Felice, Enzo, continuò ad occuparsene, invitando alla Burcina i più famosi botanici europei. Guido, figlio di Enzo, attualmente presiede l’Ente Parco, ma dal 1934 il parco è di proprietà del Comune di Biella, che ha continuato a investire in nuovi piantamenti, un ristorante all’interno, un’aula didattica e una biblioteca di oltre 1000 testi, riguardanti tematiche ambientali.
La valle dei rododendri nel Parco della Burcina
La valle dei rododendri all’interno del Parco della Burcina si estende per oltre 2 ettari a oltre 600 metri di altitudine. Su un territorio scosceso e impervio si trova una collezione di rododendri a foglia larga che per età, varietà e caratteristiche è unica al mondo.

Fioriture del Parco della Burcina
In un piccolo spazio è presente una flora variegata e inestimabile. Piante perenni, piante centenarie e tantissime varietà di piante fiorite, che a seconda del mese potrete vedere al massimo del loro splendore. A Marzo è la volte dell’erica e delle camelie, ad Aprile fioriscono le magnolie, i ciliegi e i narcisi, Maggio invece è un vero e proprio tripudio di colori, con le azalee e i rododendri, Giugno è il mese perfetto per i liriodendri, le rose e le prime ortensie, che continuano a fiorire fino ad Agosto.
Nel bosco si trovano poi faggi, sequoie, aceri, frassini, betulle, ciliegi, querce, castagni.
Accanto a ogni pianta, c’è la sua targhetta, per imparare qualcosa in più su quella pianta.

Mangiare all’interno Parco della Burcina
Per mangiare all’aperto, proprio all’interno del parco, vi consiglio il Bar Trattoria Parco Burcina, con tanti tavolini fuori proprio a contatto con la natura. C’è il menù fisso a 30 euro, che include antipasti misti, primo, dolce, vino, acqua e caffè, ma è anche possibile prenotare alla carta o ordinare e portar via i panini, da mangiare organizzando un bel picnic.

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