Itinerario 7 giorni a New York City | Una settimana nella Grande Mela

Sbalorditiva, mirabolante, con un’anima inafferrabile: tutto quello che pensate possa esistere, qui c’è; tutto quello che sospettate possa piacervi, lo troverete; tutto quello che non conoscevate, vi stupirà; New York è una città indefinibile, che solo una schiera di aggettivi riesce – solo sommariamente – a descrivere. Anche io non sono rimasta indenne al suo fascino, anche se probabilmente non tornerei subito, ma mi piacerebbe tra diversi anni. Come organizzare il proprio viaggio di una settimana nella Grande Mela? Itinerario 7 giorni a New York, tra musei, parchi, librerie, locali imperdibili. 

I nostri giorni a New York non sono stati accorpati in una settimana di seguito, perché sono stati estrapolati da un itinerario negli Stati Uniti di due settimane più ampio, della durata di due settimane in totale.

Itinerario Stati Uniti due settimane

Giorno 1 Arrivo a New York

Arriviamo a New York e ci accingiamo a fare tutti i controlli legati all’ESTA, in cui ci vengono anche prese le impronte digitali. Credo che la coda e le tempistiche dipendano molto dalla quantità di voli intercontinentali in arrivo e dagli orari. In linea di massima considerate un paio di ore come tempistiche, soprattutto se avete intenzione di prendere un altro volo subito dopo. Potreste aver bisogno di consigli pratici per organizzare il viaggio a New York fai da te: voli, costi, documenti necessari.

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Il nostro itinerario di una settimana a New York

Siamo arrivate nel pomeriggio e siamo andate subito a fare il check in nell’hotel in cui abbiamo passato la prima notte di questo lungo viaggio: il Pennsylvania Hotel, proprio sotto all’Empire State Building, super centrale e comodo, non particolarmente economico, come del resto qualsiasi cosa negli Stati Uniti!

Il giorno successivo, dopo aver riposato e affrontato il temuto jet lag, avevamo un unico obiettivo: vedere le decorazioni di Halloween più belle di New York!

Ci siamo dirette a Slope Park, su consiglio proprio di un paio di newyorkesi conosciuti la sera precedente al pub e la scelta è stata azzeccata. Spostandoci con la metro, siamo arrivate direttamente nel quartiere più perfettamente decorato per Halloween: fantasmi appesi fuori dalle porte, cartelli che indicano dove le streghe possono parcheggiare le loro scope, zombie, ragnatele, giardini all’ingresso allestiti come veri e proprio cimiteri, con tanto di ossa, lapidi e pezzi di corpi.

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Slope Park, a New York, è il quartiere più addobbato per Halloween

Un altro posto che vi consiglio per vedere delle bellissime decorazioni di Halloween a New York è il Chelsea Market, con vere e proprie marionette meccanizzate, che riproducono i personaggi più famosi e iconici dei film horror.

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Il Chelsea Market, in un ex biscottificio, è decorato nei minimi dettagli ad Halloween

Il Chelsea Market è un ex biscottificio aperto dal 1890 agli anni Sessanta. Sede dell’azienda Nabisco, la National Biscuit Company, che produceva, tra gli altri, i Ritz e gli Oreo. Negli anni ’60 la fabbrica si trasferì altrove e questo ampissimo spazio, che oggi conta più di 50 tra negozi e ristoranti, rimase inutilizzato per lungo tempo. Fu negli anni Novanta che venne ristrutturato e divenne il Chelsea Market, mercato coperto perfetto nei giorni di pioggia o di freddo intenso.

Itinerario Stati Uniti due settimane

Il secondo giorno, in ordine cronologico, ci siamo spostate a Buffalo, per vedere le Cascate del Niagara. Successivamente abbiamo visitato Boston e Salem, proprio in occasione del 31 Ottobre, durante Halloween. Alla fine del viaggio, siamo tornate a New York, finendo lì gli ultimi giorni prima di tornare a casa.

Giorno 2 New York, tra musei e librerie

Arrivate la sera precedente in quella che sarà la nostra seconda sistemazione durante il nostro soggiorno a New York, nel cuore del Bronx, la mattinata successiva ce la prendiamo con un po’ più calma.

Ci dirigiamo a Manhattan e poi sul molo. Pranziamo nell’affascinante Oyster House Bar & Restaurant con fuori una giornata frizzante ma soleggiata e poi decidiamo di prendere la Staten Island Ferries.

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Non perdetevi un pranzo sul molo, da Oyster House Bar & Restaurant

Il traghetto per Staten Island è un servizio gratuito in funzione tutti i giorni 24 ore su 24 per il trasporto di passeggeri. Collega regolarmente l’isola di Manhattan e Staten Island e durante il tragitto, se guardate verso destra, potrete vedere la piccola e famosa Statua della Libertà. La fermata a Manhattan si chiama Whitehall, si attende pazientemente che arrivi il traghetto e poi si sale ordinatamente. Arrivati a Staten Island vi renderete conto che non c’è moltissimo da vedere, sembra un grande centro commerciale all’aperto. Da qui però, la vista di Manhattan è imperdibile.

Andiamo poi al Museo degli Indiani d’America, interessantissimo e gratis per tutti, qualsiasi giorno. Rimaniamo dentro un paio d’ore e ci perdiamo nella bellezza di abiti, oggetti e accessori.

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Il Museo degli Indiani d’America, uno dei musei gratuiti di New York

Finita la visita al museo, andiamo in una delle librerie che ho amato di più di New York, la Strand Bookstore, chilometri e chilometri di libri nuovi e usati, illustrati, calzini letterari, tazze, calamite.

E Rockefeller Center, con la pista di pattinaggio, appena montata in occasione del Natale?

Giorno 3 Soho e Memoriale

Ci dedichiamo alla scoperta di Soho, il quartiere famoso per essere stato set di numerosi film americani e il quartiere di Tribeca. È proprio in questo quartiere che facciamo una delle colazioni più buone a New York, da Caffé Bene, con piatti per colazione americana, numerose varianti vegane e anche i famosi bagel.

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Ho decretato il bagel uova e avocado il mio preferito!

Camminiamo fino al 9/11 Memorial Museum, dove è presente il museo memoriale della strage dell’11 Settembre e dove, al posto delle due torri gemelle, sono presenti due vasche con acqua che scorre continuamente e e in cui sono scritti i nomi di tutte le vittime. Il 9/11 Memorial è gratuito ogni martedì dalle ore 17. Vi consiglio di andare almeno un’oretta prima a mettervi in coda, per essere sicuri di entrare e fare la visita con calma.

Passeggiamo poi nella piccolissima Little Italy e nella caratteristica Chinatown. Prendetevi il tempo di passeggiare senza meta e di trascorrere del tempo nei piccolo parchi pubblici in cui persone di tutta l’età si scontrano a giochi da tavolo.

Passeggiamo sul Ponte di Brooklyn, l’enorme ammasso di acciaio, al tramonto ancora più splendido. Attenti a dove camminate: ai lati il percorso è per i pedoni, mentre all’interno il percorso è destinato esclusivamente alle biciclette, che sfrecciano senza fare troppa attenzione. Scesi dal ponte vi consiglio di fare sosta alla famosa vista del film C’era una volta in America.

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Il Ponte di Brooklyn, al tramonto è ancora più bello

A pochi passi da Dumbo, c’è una libreria indipendente underground che vi consiglio di esplorare, la POWERHOUSE Arena, ricca di libri per bambini coloratissimi e con una piccola area relax, pensata per chi ha piacere a sfogliare qualche libro con calma.

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Powerhouse Arena, una delle librerie di New York che vi consiglio di visitare se amate i libri

Ci godiamo la serata e la vista dell’Empire State Building, da uno dei rooftop più belli di New York, aperto anche in inverno, al 230 Fifth, sulla 5th Avenue.

Itinerario Stati Uniti due settimane

Giorno 4 Greenwich e High Line

La mattina inizia al Greenwich Village, uno dei più quartieri più pittoreschi e giovanili, che accoglie il movimento LGBT, come dimostrano le tante bandiere arcobaleno. Ma questo è anche il quartiere in cui si trova la casa in cui viveva Carrie Bradshaw, protagonista della famosa serie TV Sex and the City e la casa della serie televisiva,a sua volta famosissima, Friends. 

Greenwich Village è ricca di locali e ristoranti asiatici; se vi viene un’incredibile voglia di noodles e ramen, come è successo a noi, questo è il posto giusto in cui pranzare.

Percorriamo poi tutta la High Line, uno dei percorsi più pittoreschi e inediti di New York. Costruita negli anni Trenta, dismessa e abbandonata nel 1980, verso il 2000 è balenata l’ipotesi del suo abbattimento. I newyorkesi, e soprattutto i residenti della zona, si sono opposti: è nato così un parco urbano con numerose installazioni artistiche e murales vicini, una passeggiata tra le vie di Manhattan – dall’alto – oggi visitata e percorsa da 8 milioni di persone all’anno.

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High Line, parco urbano ricavato da una passata linea ferroviaria

Percorrendo interamente la High Line, incapperete in un nuovissimo edificio, simile a una gigantesca opera artistica fatta da scale, The Vessel. L’ingresso è gratuito, ma è necessario prenotare l’accesso.

Giorno 5 Librerie e Central Park

Dopo una colazione a base di cheesecake e incandescente caffè americano da Magnolia Bakery, la prima tappa della giornata è Argosy Book Store, una delle librerie più particolari in cui io sia mai entrata: più che una libreria, sembra la vecchia redazione di un giornale, o almeno io così le ho sempre immaginate, con giornali e testi accumulati in ogni angolo, grossi computer e piccole lampade sulle scrivanie.

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L’ingresso di Argosy Book Store

Prima di inforcare due biciclette per andare ad esplorare Central Park, facciamo tappa a The Plaza Hotel, la hall è diventata un’icona grazie al film Mamma ho perso l’aereo; è possibile accedere liberamente, infatti troverete diverse persone che fanno fotografie.

È arrivato uno dei momenti più attesi del viaggio. Noleggiamo un paio di biciclette e partiamo alla scoperta di Central Park, avvolto dagli splendidi colori autunnali: l’arancio, il giallo ocra e il giallo senape, il marrone, il rosso.

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Central Park in autunno, tinteggiato di splendidi colori: scopritelo in bici e a piedi

La sera facciamo ancora tappa al Lincoln Center for the Performing Arts, dove si trovano il New York Ballet, il Teatro e il Teatro dell’Opera.

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Lincoln Center for the Performing Arts, a New York

Camminiamo ancora fino a Book Culture, una libreria indipendente ricca di libri in diverse lingue, oggettistica a tema viaggio, scalette alla Bella e alla Bestia per arrampicarsi sugli scaffali più alti.

Giorno 6 Bryant Park e New York Public Library

Al mattino ci dirigiamo a Bryant Park. Halloween è passato e subito dopo ecco che New York si addobba di rosso, bianco e luci, pronta a farsi bella per Natale. Bryant Park è piena di bancarelle con prodotti artigianali e alimentari e una pista di pattinaggio.

Nei pressi di Bryant Park, è presente una delle biblioteche più antiche e grandi al mondo, la New York Public Library. Visitabile gratuitamente da tutti, basta entrare per sentirsi proiettati in un meraviglioso mondo di carta e storie.

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New York Public Library, visitabile gratuitamente da chiunque, senza prenotazione

Decidiamo poi di dedicare il pomeriggio a un po’ di sano shopping, tra un salto al paradiso delle cheesecake, da Magnolia Bakery e una tappa da Serendipity 3, famosa location del film Serendipity. Il nostro shopping prosegue tra My Christmas Cottage, negozio di natale aperto tutto l’anno e luogo da includere in un itinerario per festeggiare Natale a New York, American Girl, il paradiso delle bambole e delle bambine, il famoso e antico negozio di giocattoli Fao Schwartz, la libreria Barnes& Nobles.

Quasi esauste, sotto una pioggerellina cinematografica, ci troviamo di fronte all’enormità multischermo di Times Square. Nota soprattutto per i grandi e numerosi cartelloni pubblicitari che la illuminano a giorno anche di notte, questa zona in passato era a luci rosse, malfamata, con un alto tasso di criminalità.

Itinerario Stati Uniti due settimane

Giorno 7 Brooklyn e MoMa

Destinazione della mattinata, la Grand Central Station, la stazione che venne creata nel periodo d’oro del trasporto ferroviario a lunga percorrenza. È la stazione più grande del mondo, con ben 67 binari dei treni. Gallerie acustiche, soffitti finemente decorati recentemente restaurati, lampadari eleganti, più che una stazione attuale sembra una stazione cinematografica dell’Ottocento. Una tappa qui è d’obbligo.

Ci dirigiamo nel quartiere di Brooklyn, per la precisione a Buchwick, alla ricerca dei suoi famosi e colorati murales: un museo a cielo aperto di cui gli abitanti sono abbastanza inconsapevoli.

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Uno dei parchi pubblici in cui partite di basket si giocano a tutte le ore

Nel tardo pomeriggio, con temperature che iniziano ad essere rigide, tanto da richiedere guanti e cappello, nonostante non sia neppure la metà di Novembre, ci dirigiamo al Museo MoMa, gratuito il venerdì dalle ore 16 alle 20. Anche in questo caso, basta dirigersi un’oretta prima per essere sicuri di riuscire ad entrare e godersi la visita.

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