Austera, reale, grigia, elegante, nebbiosa, sabauda, multietnica, impostata, esoterica, calcistica, misteriosa, barocca. Sono solo alcuni dei modi in cui possiamo vivere Torino, alcuni aggettivi con cui possiamo provare a descriverla. Ma la verità è che Torino è poco interessata alle etichette e il suo significato più profondo sfugge anche ai suoi cittadini, i torinesi, che il più delle volte amano la propria città, ma spesso non la comprendono. Non a caso Torino e le sue bellezze sono state varie volte cantate: scrittori e poeti ne hanno scritto dalla notte dei tempi e per fortuna continuano a farlo. Sono tantissimi i romanzi qui ambientati e i film che la raccontano, ecco 6 libri che parlano di Torino, e la decantano tra parole e illustrazioni.
6 libri che parlano di Torino
Torino è casa mia, di Giuseppe Culicchia
Culicchia è un torinese come tantissimi: figlio di un siciliano che a Torino arrivò nel 1946 con il treno, vedendo come prima cosa della città la Stazione di Porta Nuova. Stazione che come il padre di Culicchia ha accolto e mai più lasciato andare, tantissimi meridionali, calabresi, pugliesi, campani, che a Torino hanno trovato lavoro, hanno preso una casa e avuto una famiglia. Quasi tutti noi torinesi siamo così: un miscuglio di nord e sud, di gianduiotti e pastiera, di monti e mare.
Così Culicchia, in questa prima sua opera che celebra la città in cui è nato, racconta Torino come una casa, con un ingresso, Porta Nuova appunto, un corridoio, una cucina, lo studio, una sala da pranzo, una camera da letto…
Culicchia parla della Torino che è stata e di quella che è nel 2005, quando la città in fermento è pronta e lustra per ospitare le Olimpiadi e scrivere una nuova pagina della sua storia.
Torino è casa nostra, di Giuseppe Culicchia
Chiunque vi dirà che Torino era una città e che dopo le Olimpiadi tutto è cambiato. Il 2006 ha segnato l’inizio di una nuova era per la città, e necessariamente una nuova pagina per raccontarla. Così Culicchia, ha ripreso in mano la penna ( o almeno così a me piace pensare ) e ha riscritto della sua città, così cambiata e cementificata in occasione delle Olimpiadi. Una città cambiata in meglio, ma non solo, e Culicchia ironicamente lo fa notare.
Una città che si è stupita di essere “turistica” e cittadini che si sono stupiti che altri, cinesi, inglesi, giapponesi, francesi, americani, tedeschi, la trovassero così bella. Torino si è riconosciuta diversa e i torinesi l’hanno vista più bella. Ed è della nuova Torino di cui parla Culicchia in questo secondo lavoro dedicato alla sua città: turistica, culturale, ricca di movida.
6 libri che parlano di Torino
Sua Bellezza Reale. Piccolo viaggio nelle residenze sabaude di Torino e dintorni, di Federica de Benedictis
Nel 1997 le Residenze Sabaude entrano a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, venendo consacrate come luoghi ricchi di storia e fascino, con un patrimonio culturale e storico inestimabile, da salvaguardare. Sono passati quasi vent’anni e tantissimi lavori di ristrutturazione sono stati fatti, alcuni che hanno reso finalmente alcune Residenze prima abbandonate ora fruibili e visitabili e altri, che le hanno rese ancora più belle.

Federica de Benedictis, autrice del blog Dire Fare Mole, dopo aver consacrato piazze, vie, pasticcerie, realtà artigianali, ha preso in mano la penna per consacrare loro, le Residenze Sabaude, il primo patrimonio piemontese riconosciuto dall’Unesco. Appassionata di storia, vitello tonnato e con sempre un posticino per un ultimo gianduiotto, Federica ci porta in un viaggio tra la storia delle Residenze e qualche curiosità.
Il libro è frutto di un lavoro di squadra a sei mani: Federica alla scrittura, Annalisa alle illustrazioni e Lisa alle fotografie.
Ogni Residenza è infatti illustrata da Annalisa Mazzo: così l’autrice, Federica, con la sua frangetta inseparabile saltella tra una Residenza Sabauda all’altra, ammirandola e narrandola. Le ultime pagine del libro sono invece quelle dedicate alle fotografie delle Residenze, a cura di Lisa Zanchetta.

6 libri che parlano di Torino
Vecchi e grandi alberi di Torino, di Tiziano Fratus
Viali, controviali, parchi immensi, giardini pubblici e privati, tutta la collina, non a caso Torino è stata dichiarata nel 2008 Città Europea dell’Albero. Per quanto sia una città trafficata e sempre più inquinata, Torino ha anche un polmone verde non indifferente, grazie alla vastissima quantità di alberi secolari – e non – presenti. Soprattutto platani e tigli, ma anche ippocastani e aceri, che in autunno sono pura gioia per gli occhi ( e per le macchine fotografiche ).
Così Tiziano Fratus, scrittore italiano, celebra il verde di Torino in una guida insolita, dedicata proprio ai cercatori di alberi secolari, a chi ama la città ma adora estraniarsi circondato dal verde. Tredici itinerari per muoversi, a piedi, per i parchi più famosi e belli di Torino. Non solo il conosciutissimo Parco del Valentino, o i centralissimi Giardini Reali, ma anche il collinare e misterioso Parco di Villa Genero, Parco Rignon, il Cimitero Monumentale e molti altri.
6 libri che parlano di Torino
360 idee per innamorarsi di Torino, di Irene Perino
Irene è per il 75% torinese, ama la sua città e i cri cri e non cambierebbe per nulla al mondo la sua casa da cui si vede la Mole Antonelliana. Celebra la sua città nel suo blog Le Millemila cose da fare a Torino dal lontano 2011, o forse ancora prima.
Quando parla di Torino, Irene sembra che stia parlando di un’amica, qualcuno a cui è legata e che conosce molto bene. 360 idee per innamorarsi di Torino non è un romanzo da leggere tutto d’un fiato, ma una guida da centellinare e di cui godere poco per volta, come un buon bicchiere di vino. Un libro da tenere sempre sul comodino, da sfogliare quando si cerca qualcosa in particolare ma soprattutto quando non si sta cercando assolutamente nulla: è lì che vi stupirà! La copertina del libro è stata disegnata da Pia Taccone, illustratrice a cui ho dedicato proprio un’intervista tempo fa.
In questo secondo libro ( ebbene sì, ne ha scritto anche un altro! ), Irene Perino suddivide la città nei quartieri in cui è composta e per ogni quartiere fornisce al lettore consigli mangerecci, di shopping, su cosa visitare, inserendo qua e là modi di dire tipicamente piemontesi.

Ma non è la prima opera letteraria di Irene. Già in un precedente libro, Irene Perino aveva celebrato l’amore per la sua città, decidendo di raccontarla in base alle stagioni. Culicchia aveva descritto Torino come una casa, Irene che l’ha scritto e Alice che l’ha illustrato, hanno immaginato Torino come una giovane donna. My Secret Turin è infatti una guida al femminile e divisa per stagioni, interamente e stupendamente illustrata da Alice del Giudice. Le copie del libro sono andate a ruba, ma potreste ancora trovarne qualcuna in una libreria indipendente o in qualche mercatino dell’usato.

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