Visitare Aosta | Le cose da non perdere nell’unica città della Valle d’Aosta

La piccola non così piccola Aosta è capoluogo della regione ed è l’unica città della Valle d’Aosta. Completamente circondata da montagne, ma non così fresca quando il caldo torrido raggiunge anche la più piccola regione italiana, Aosta è amata soprattutto in inverno per i suoi mercatini natalizi e in estate come base per scoprire le meraviglie che la circondano o per una tappa prima o dopo tornare a casa. Non c’è moltissimo da vedere ad Aosta, il centro storico è piccolo e tutti i luoghi di interesse abbastanza vicini e raggiungibili a piedi, ma dedicatele almeno un giorno intero.

Raggiungere Aosta e come muoversi

Uno dei modi più comodi per raggiungere Aosta è senza dubbio il treno, da Torino ad Aosta ci impiegherete circa due ore e avrete la comodità di scendere in stazione a pochi passi dal centro storico.

Se invece optate per la macchina, come nel nostro caso, intorno al centro storico sono presenti numerosi parcheggi gratuiti in cui poter lasciare l’auto per la giornata.

Considerate che il centro storico di Aosta è piccolo e si gira volentieri e in poco tempo a piedi.

Dove mangiare ad Aosta

Durante la nostra giornata ad Aosta ci siamo fermati a mangiare in due graziosissimi posticini, che vi consiglio. Fleurs Folie nel centro storico è un fioraio dove ci si può fermare a fare colazione e pranzi veloci. Nella bella stagione ci si può fermare nei pochi tavolini all’esterno ma l’atmosfera all’interno è davvero gradevole.

Dopo giorni di salumi, formaggi e polenta per un pranzo veloce abbiamo deciso di fermarci nel Pastificio Punto Pasta, sempre nel centro storico di Aosta, dove si può scegliere la tipologia di pasta fresca preferita. Ci sono primi con prodotti regionali davvero unici, che variano a seconda della stagionalità, come i ravioli bleu d’Aoste con porri e noci e i triangoli ricotta e ortica. Ognuno sceglie poi il condimento che preferisce e può fermarsi a mangiare in loco. Noi prima di andare via abbiamo anche comprato un po’ di pasta fresca da portare a casa con noi.

Cosa fare e cosa vedere ad Aosta

Arco di Augusto

Sulla strada che portava alla monumentale Porta Praetoria, che in passato era la via principale per accedere alla città romana, venne innalzato l’Arco di Augusto, dedicato all’imperatore. 
La struttura imponente e severa dell’arco doveva servire a veicolare la potenza e la grandiosità di Roma, e ancora oggi incute stupore e magnificenza nei visitatori.

L’Arco venne restaurato all’inizio del Novecento e oggi la sua circonferenza è chiusa per salvaguardarne l’aspetto e l’architettura ma è comunque possibile osservarlo da molto vicino.

Teatro Romano

Il complesso archeologico della cittadina di Aosta lascia senza fiato sicuramente quando ci si trova davanti al Teatro Romano, con la sua facciata alta oltre 22 metri costituita da una serie di arcate di diverse dimensioni. Si può anche osservare quello che rimane delle gradinate che avevano il compito di ospitare gli spettatori, probabilmente fino ai tre o quattromila. Sul finire dell’Ottocento alcuni scavi mostrarono qualcosa del Teatro Romano, ma fu solo tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento che venne riportato completamente alla luce, come possiamo osservarlo noi oggi.

Cosa fare e cosa vedere ad Aosta

Porta Pretoria

Situata nella parte orientale, dalla parte opposta rispetto a dove si trova l’Arco di Augusto, la Porta Pretoria era l’accesso principale alla città. Era stata costruita apposta con tre aperture, che ancora oggi sono visibili, quella centrale era destinata ai carri armati e quelle laterali ai pedoni. Oggi si può visitare gratuitamente perché è ancora il collante architettonico di un pezzo di centro storico e si può passare al di sotto a piedi, durante una passeggiata nel centro storico.

Complesso di Sant’Orso

Il complesso di Sant’Orso è costituito dalla Chiesa romanica e dal Chiostro. Io che li apprezzo particolarmente, mi sono goduta una lentissima visita al Chiostro di Sant’Orso, considerato forse il gioiello di tutto il complesso architettonico.

Si può accedere da un’apertura sulla destra della facciata e se avrete la fortuna di visitarlo senza nessuno intorno, come è capitato a me, respirerete davvero la pace che c’è. Meravigliosi e diversi sono senza dubbio i capitelli scolpiti in marmo e rivestiti già in tempi antichi di vernice scura, che rappresentano scene simboliche del Nuovo e del Vecchio Testamento e che riuscirete a interpretare grazie a una guida cartacea che vi verrà consegnata all’ingresso.

Cosa fare nei dintorni di Aosta

Come dicevo poc’anzi, Aosta secondo me è la meta ideale da raggiungere per un giorno partendo anche dalle città vicine, ad esempio in primavera e in autunno per godere delle bellezze che la circondano o in inverno per girare tra i suoi mercatini natalizi, solitamente distribuiti tra Piazza Caveri, Piazza Giovanni XXIII e Piazza Roncas.

L’altro modo per conoscere e visitare Aosta è sicuramente in un on the road più ampio alla scoperta di tutta la regione. Pur essendo la più piccola regione italiana, la Valle d’Aosta custodisce tra le sue valli veri e propri gioielli: borghi incantevoli e silenziosi dove lasciarsi cullare solo dal rumore dei ruscelli, laghi alpini, terme, castelli medioevali e fortezze, musei interessanti e curiosi.

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