What I do in a month | Newsletter falsissima del mese di Maggio: cose viste, fatte, assaggiate

Non ricordavo un Maggio così freddo e piovoso da molto, e probabilmente non sono l’unica.
Niente giri in bici, quasi nessuno spostamento in Vespa per non farsi sorprendere dal diluvio o per evitare il leit motiv piovoso. Così sono stata quasi obbligata a muovermi esclusivamente in tram, che però mi ha permesso di lavorare un po’ ai nuovi contenuti del blog e rimanere beata ad ascoltare le storie degli audiolibri con gli airpods nelle orecchie. Detto così, può sembrare che questo mese sia passato un po’ in sordina, senza troppi colpi di scena, e invece è stato bello ciccioso, ma anche liscio come tutta l’acqua che è scesa.

La voglia di fare, andare ed esplorare è stata ai minimi storici e se avessi potuto credo che mi sarei abbandonata a lunghe penichelle pomeridiane sul divano. Chi soffre di umore facilmente influenzabile dal tempo atmosferico potrà senza dubbio capirmi: le giornate corte, il freddo e la poca luce richiamano subito divano e copertina. E inevitabilmente letargo più profondo.

Nonostante questo, se metto in fila tutte le cose fatte in questo mese, non posso dire di averne fatte poche!

Forse ho la soluzione per l’avocado – e che belle le mie pilee

Partiamo dal presupposto che ho scoperto che le piante di pilea, ormai con figlie e nipoti annesse, sono più serene fuori al fresco/freddo, piuttosto che in casa. Lo scorso anno a fine estate avevo portato qualche piantina dentro, lasciando le altre fuori. Bene, quelle fuori durante l’inverno si sono irrobustite e al primo raggio di sole hanno iniziato a germogliare altri figlioletti e a crescere a vista d’occhio, con foglie grandi e di un bel verde intenso. Sono certa che dalle foto, in cui ne ho fotografate una piccola parte, riconoscerete le une e le altre.

Potrei invece aver trovato la soluzione per il nocciolo di avocado che, cresciuto bene nell’acqua una volta messo in terra moriva dopo poco. Ho scoperto che il momento migliore per metterlo in terra è appena spuntano, nell’acqua, le radici sotto. In quel momento deve avvenire il passaggio in terra, che infatti consente al nocciolo di abituarsi, sopravvivere e crescere. Invece quello gigante, pieno di foglie in acqua, va mantenuto in idrocultura. Seguiranno aggiornamenti (spero della crescita) nella prossima newsletter.

Nuovi prodotti per la skincare, tra le mie coccole preferite

La skincare, al pari di una cioccolata calda o un film che rivediamo perché sappiamo già il finale, negli ultimi anni è diventata una delle mie coccole preferite. E anche una necessità, perché un po’ come lo sport, quando non ti ci dedichi, ne senti la mancanza. Ho i miei prodotti preferiti, ma mi piace cambiare, e sicuramente il viso è quello a cui dedico più attenzioni: amo le maschere (che cerco sempre di fare una volta alla settimana) e la doppia detersione per struccarmi la sera. Questo mese ho acquistato qualche prodotto da provare da Goovi e Gyada. Molta curiosità!

Il mio segreto per essere costanti? Pochi prodotti e non più di 5 minuti al giorno da dedicarle.

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Tante mostre fotografiche a Torino

Questo maggio-autunnale e particolarmente piovoso è stata l’occasione per recuperare alcune delle mostre fotografiche che potete trovare in città. Ne avevo già viste un paio che mi avevano soddisfatto alquanto, ma ne ho recuperate alcune forse più di nicchia e meno pubblicizzate, che mi incuriosivano molto e non mi hanno affatto deluso:

  • Palermo Mon Amour alla Fondazione Merz
  • Elliott Erwitt, Family alla Palazzina di Caccia di Stupinigi
  • Nino Migliori. Variazioni sulla fotografia, al Museo Ettore Fico

In questo articolo ve ne parlo approfonditamente:

Officina della Scrittura

C’è un posto a Torino che chi ama la scrittura, chi adora scoprire come gli oggetti prendono vita deve per forza visitare: è l’Officina della Scrittura, primo museo del segno aperto nel 2016 all’interno della Manifattura Aurora, anch’essa visitabile. Qui di seguito trovate l’articolo con la mia esperienza:

Festival del Verde

Ranch Urbano

Dal 22 al 28 maggio a Torino c’è stato un grande evento per scoprire il patrimonio verde urbano. Il Festival del Verde ha inoltre aperto le porte a numerosi giardini della città, privati e quindi visitabili solo in occasioni di eventi di questo tipo. Le visite erano gratuite ed era sufficiente accreditarsi per accedervi!

Io ho visitato il Ranch Urbano, incredibile costruzione nel cuore di Via Frejus: un angolo di verde che profuma di legno e pace, nella frenesia cittadina. Non temete perché ve ne parlerò presto in un articolo più specifico. Però vi lascio una carrellata di fotografie per innamorarvene e per inondarvi di profumo di gelsomino.

Giardino Segreto

L’altra visita è stata dedicata al Giardino Segreto di Cristiana Ruspa, un magnifico giardino e studio di architettura alle spalle della Gran Madre. Abbiamo varcato la soglia del portone di una bella palazzina, immergendoci in una rilassante oasi ricca di piante e spazi pensati per il relax. Al centro del giardino svetta imperativo un acero giapponese centenario, che è il fiore all’occhiello di questo bel giardino

Niente paura se ve le siete perse, queste due location sono visitabili grazie a Open House, qui trovate anche un mio articolo:

Torino Fringe Festival

Già lo scorso anno avevo visto un paio di spettacoli del Torino Fringe Festival, festival delle arti performative presente dal 12 al 28 maggio 2023. Lo spettacolo che ho visto quest’anno è stato Va’ Gina!, del duo comico Luisa Bigiarini e Federica D’Angelo, ospiti del Vinile di Corso Belgio: tra lotta al patriarcato, mestruazioni, figli/non figli, sesso e libertà, un’ora e mezza è volata tra risate fino alle lacrime.

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Mangiare a Torino

Sam Wine – Il Bistrot Italiano

C’è un modo per capire se un posto merita? Sicuramente se quasi tutti i clienti che entrano dopo di te sono frequentatori affezionati del locale è già un buon segnale. Siamo nella bella zona di Santa Rita, vicino a una delle mie librerie preferite, da Sam Wine – Il Bistrot Italiano, che volevo provare da un po’.

È aperto tutto il giorno, dalla colazione alla cena, passando per la merenda, il light lunch e l’aperitivo. I piatti sono semplici e caserecci, l’aperitivo abbondante e modulabile sul numero di persone e…lo spritz costa 3 euro! A dispetto di una facciata un po’ anonima forse, all’interno il locale è moderno e molto piacevole. Nella lista dei posti da frequentare più spesso.

Da Pecchia – Pizza e Sfizi Napoletani

Non trovo spesso una pizzeria degna di nota, ahimè, e preferisco di gran lunga impastare la pizza e prepararla a casa, almeno in inverno quando accendere il forno è un piacere e non una tortura. La pizza Da Pecchia mi ha invece soddisfatto molto, sia per l’impasto sia per gli accostamenti proposti nelle pizze del menu.

Ci sono tre sedi a Torino, io sono stata in quella di Corso Unione Sovietica e altre sedi nei dintorni, una a Moncalieri, una a Settimo Torinese e una a Rivoli.

Gelateria Aria

In Via Santa Giulia, nel vivacissimo quartiere di Vanchiglia, c’è una gelateria aperta solo un anno fa che ha già fatto parlare di sé e che ho approfittato per provare proprio in uno dei rari giorni di sole di questo mese pazzerello.

Aria è la nuova gelateria lanciata da due nomi forse non conosciutissimi in città, ma che rimandano a gelaterie molto molto amate: Davide Ferrero di Mara dei Boschi e Roberto Speranza di Alberto Marchetti. Il locale è una tavolozza di colore! Si può scegliere tra i gusti classiconi, per non scomodare la fantasia, gli sperimentali per lanciarsi nel vuoto e in accostamenti pindarici e tra i gusti vegani, per far contenti tutti.

Ne ho anche approfittato per aggiornare questo articolo e tenerlo a mente per i prossimi mesi di afa e caldo:

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Serie TV

Questo mese piovigginoso ne ho approfittato per immergermi in diverse serie tv e film, uno anche al cinema.

La fantastica Signora Maisel

Fare uscire le puntate con il contagocce è stata una vera cattiveria, soprattutto quando si è ben consapevoli che questa sarà l’ultima stagione di quella che io ad oggi ritengo essere una delle mie serie tv preferite in assoluto. E la Signora Maisel non si è smentita fino alla fine, unica e indimenticabile. Anche i diversi piani temporali del racconto, con uno sguardo ben lontano dal filo narrativo fino a quel momento raccontato, sono stati sorprendenti, anche se la nostalgia è stata forse ancora più accentuata. Potrei fare quello che non rifaccio mai: riguardarla tutta dall’inizio.

Diavoli

Alessandro Borghi genio della finanza, in questa serie tv dal sapore thriller e dalle tinte del giallo ambientata a Londra. Un sali e scendi di tensione costante. Ero un po’ restia e invece super consigliata.

La Regina Carlotta

Qui invece non ero restia per niente, perché le serie tv di Bridgerton sono sempre un succinto trittico costituito dalla giusta dose di sesso, tragedia e amore. In questa stagione viene raccontata la storia dell’avvenente e conturbante Regina Carlotta e di Re Giorgio. Forse l’ho addirittura preferita alle due precedenti.

Il Caso Schwarzer

Concludo questo excursus tra le serie tv più amate di questo mese con questa docu-serie in quattro episodi sul marciatore campione olimpico Alex Schwarzer, squalificato per aver fatto uso di doping ma dentro a un caso molto più grande di quello che sembrava in superficie. Interessante. E commuovente.

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Film

The Whale

Al cinema sono andata a vedere con estremo ritardo questo film, che è di una commozione struggente e mi ha fatto piangere tutte le mie lacrime. Probabilmente ne avete sentito parlare, c’è tanta cura e troppo cibo, ci sono un padre e una figlia, c’è un amore che non si può dimenticare e una vita che forse non si vuole più. Fa male. Ma è quel male che serve.

Il colibrì

Altra storia che strappa qualche groppo in gola e qualche lacrima. Forse ci troviamo di fronte a uno dei rari casi nei quali il film è in grado di superare il film, che a me aveva lasciato un po’ tiepidina. Personaggi indimenticabili e storia di una dolcezza e bellezza rare. Voglio rivederlo.

Settembre

Anche se i banchi di scuola sono lontanissimi, quando arriva Settembre e si torna dalle vacanze, quasi per tutti “ricomincia l’anno”. La macchina da presa segue tre personaggi, con età, storie e problemi completamente diversi e ce li presenta nello sforzo semplicemente di stare bene. E se si riesce, di essere felici.

Euforia

Diretto da Valeria Golino, Euforia racconta di due fratelli diversissimi, lontani anni luce per carattere, vita e passioni. Quando accade qualcosa che li obbliga a convivere per un periodo sotto lo stesso tetto, l’attico lussuoso e stratosferico di uno dei due, il loro rapporto rimescolare le carte, obbligandoli a osservare l’altro e a ripensare al rapporto fraterno che si ha.

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Libri

Con la scusa della pioggia ho dichiarato guerra ai libri che mi aspettavano trepidanti sul comodino, e quelli che mi incalzavano per essere restituiti alla biblioteca, ed ecco qui quelli che mi sento di consigliarvi.

Mio marito

Letto anche di notte, perché Mio marito, il co-protagonista insieme alla moglie di questo romanzo che si tinge di rosa, di giallo, di nero e di tanta tensione, obbliga il lettore a rimanere incollato alle sue pagine, giorno dopo giorno, perchè si èconvinti che succederà qualcosa, qualcosa di irreparabile. Mio marito non ha un nome, ma viene nominato continuamente e ossessivamente dalla narratrice: dalla moglie che lo osserva, lo studia, lo pensa, lo tradisce, lo ama. Un finale inaspettato, ma senza colpi di scena.

Borgo sud

Su Storytel ho invece ascoltato Borgo Sud, che anche se l’autrice ha negato che sia così, mi è sembrato in tutto e per tutto la continuazione de L’Arminuta, che avevo molto amato proprio lo scorso mese. Anche in questo caso una storia intensa e non facile, un’esistenza costellata di difficoltà e di intoppi.

Infanzia e Gioventù

Prime due opere della trilogia di Tove Ditlevsen, mi sto già muovendo per entrare in possesso del terzo e ultimo volume, Dipendenza. I primi due libri raccontano l’infanzia e la giovinezza della protagonista-narratrice-autrice, in questo memoir sincero, che forse deve ancora dare il meglio di sè nell’ultimo volume.

La cura dell’acqua

Di recentissima uscita, La cura dell’acqua è un romanzo noir ambientato in un’isola deserta senza nome dove in un vecchio resort ormai in disuso e fatiscente vivono tre ragazze, tre sorelle: Grace, Lia e Sky insieme alla madre e al padre, protette dalle minacce che potrebbero abbattersi su di loro: gli uomini. È dalla loro tossicità che i genitori proteggono le tre figlie da tutta la vita. Ma quando il padre King sparisce improvvisamente e altrettanto improvvisamente tre uomini raggiungono l’isola, tutto cambia. Un romanzo che in fondo pone di fronte a un quesito familiare genitori e figli: cosa e quanto è fatto solamente per proteggere? Quanto è giusto ribellarsi?

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I viaggi del mese

Doveva essere un mese con un solo weekend lungo fuori porta ma, viste le previsioni terribili e problematiche negli spostamenti, ho preferito posticipare a data da destinarsi. Per fortuna ho approfittato di tanto mare a Marzo e un paio di viaggetti bellissimi ad Aprile, mentre Maggio lo avevo tenuto per qualche ricorrenza, compleanno importante e relax tra le mura di casa e quindi nonostante il tempaccio, non ho dovuto stravolgere troppo i miei piani.

Ci ho però dato dentro nel racconto del meraviglioso viaggio al Lago di Garda, ed ecco quindi tutti gli articoli che ne parlano. Presto ne parlerò approfonditamente anche sul mio profilo Instagram.

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Gli articoli più letti del mese

Sono loro gli articoli pubblicati nell’ultimo mese e più apprezzati:

CHE NE DICI, TI È PIACIUTO QUESTO WHAT I DO IN A MONTH?
QUALI SONO LE COSE CHE IL MESE SCORSO TI HANNO COLPITO DI PIÙ E CHE CONSIGLIERESTI?

Un pensiero riguardo “What I do in a month | Newsletter falsissima del mese di Maggio: cose viste, fatte, assaggiate

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