Immaginate di abbandonare per qualche ora il caos della città, del lungomare, dei borghi affollati, dell’Aurelia. Di camminare lungo un meraviglioso balcone naturale che si affaccia su alte scogliere, grotte segrete e spiagge dai fondali turchesi. Pensate di immergervi completamente nella natura tra ulivi, ginestre e una profumatissima macchia mediterranea. Tutto questo è possibile, lungo uno dei sentieri più belli della Liguria di Ponente: il Sentiero del Pellegrino.
Il Sentiero del Pellegrino, che collega i borghi di Varigotti e Noli, è una camminata che vi ruberà un pezzo di cuore, ve lo assicuro!
Il sentiero del Pellegrino in Liguria
Alcune informazioni pratiche
Il Sentiero del Pellegrino è un sentiero escursionistico adatto a tutti, anche alle famiglie con bambini abituati a camminare. Un percorso perfetto per le mezze stagioni e durante l’inverno, lo sconsiglio in estate per via delle alte temperature. Inoltre, consiglio di percorrere il sentiero solo con una bella giornata, la bellezza del sentiero è proprio nelle viste panoramiche.
Il sentiero è lungo circa 6 km con un dislivello di 250 metri, può essere percorso in entrambe le direzioni, ma personalmente ho preferito la partenza da Varigotti per poter ammirare la splendida Grotta dei Falsari alla fine del percorso. Il sentiero è composto da antiche mulattiere e sentieri, è segnalato da cartelli e X rosse, ma siccome incrocia numerosi sentieri a volte non è sempre intuitivo. Il percorso è molto frequentato, soprattutto in primavera. Inoltre, sono disponibili percorsi per le Mountainbike.
Per rientrare al paese di partenza è consigliabile lasciare una seconda auto al paese di arrivo oppure è possibile prendere l’autobus di linea che collega i due paesi. Completare l’anello a piedi lungo la Via Aurelia è una scelta decisamente poco sicura dato che non è presente un marciapiede sul ciglio della strada, ed in questo tratto è tutta curve e molto trafficata. Inoltre, se decidete di partire da Varigotti alle spalle della chiesa c’è un ampio parcheggio, in parte gratuito, ma conviene arrivare presto al mattino per riuscire a trovare posto.
Personalmente consiglio di indossare scarpe da trekking, soprattutto per superare i tratti un po’ più impervi e per raggiungere la Grotta dei Falsari. Inoltre, sul percorso non ci sono fonti o luoghi dove acquistare cibo quindi è consigliabile portare con sé acqua e snack.




Il sentiero del Pellegrino in Liguria
Il percorso da Varigotti
L’inizio del Sentiero del Pellegrino si trova in Strada Vecchia a Varigotti, partendo dal centro del paese non è il primo sentiero che incontrerete sulla strada, bensì il secondo.
Il sentiero inizia su una mulattiera acciottolata che sale accanto ad una casa, all’inizio del percorso è anche posizionato un cartello che parla della storia di Varigotti, ne troverete molti lungo tutto il percorso che raccontano le curiosità dei luoghi che incontrerete.
La mulattiera, dopo aver lasciato il centro abitato, si arrampica fin da subito tra gli ulivi e in pochi minuti vi regalerà la prima, di tante, vista panoramica. Scorgerete tra gli ulivi dapprima Punta Crena con l’antica torre di avvistamento di Varigotti e dopo poco la Chiesa di San Lorenzo che svetta tra il mare e la folta vegetazione.
Dopo un quarto d’ora di cammino svoltate sulla destra, per una piccola ma meritatissima deviazione alla Chiesa medievale di San Lorenzo. La piccola chiesa si affaccia su quello che al tempo dei Romani era il porto di Varigotti, al riparo dai venti di libeccio e difficilmente accessibile da terra, era considerato il miglior porto naturale della Riviera di Ponente. La chiesetta sfortunatamente non è visitabile ma dalle finestrelle si possono scorgere gli interni nudi in pietra e lo stile semplice, oltre ad un bell’altare in pietra sovrastato da una finestra sul mare.

Una volta rientrati sui vostri passi al bivio proseguite sul sentiero che sale sulla sinistra, in questo tratto il sentiero non è molto chiaro, ma vi basterà seguire delle piccole X rosse disegnate su delle pietre e posizionate per terra ai bivi.

Dopo un paio di minuti svoltate a destra, seguendo le X, per giungere alla seconda tappa del Sentiero del Pellegrino, il Mausoleo dell’Australiano. L’Australiano o il Carnera o meglio Giuseppe Cerisola era un vero e proprio lupo di mare di Varigotti, che durante la Seconda Guerra Mondiale venne fatto prigioniero a Singapore e mandato nei campi di lavoro in Australia. Dopo la guerra rimase oltreoceano per più di trent’anni, continuando a lavorare in mare. Al suo ritorno in Liguria, dopo aver salvato un nuotatore in difficoltà gli venne conferita una medaglia d’oro al coraggio. Una volta in pensione si stabilì nuovamente a Varigotti, il suo paese natale, e alle porte del suo orto iniziò a costruire questo curioso mausoleo che ricorda le persone che salvò e gli incontri fatti in mare durante la sua vita.

Il percorso prosegue alla sinistra del mausoleo e, passo dopo passo, la mulattiera si trasforma in un vero e proprio sentiero. In questo tratto si si addentra nella macchia mediterranea, diventando un po’ più impegnativo e regalando viste mozzafiato sul mare.
Dopo una ventina di minuti di cammino dal mausoleo il sentiero fa una curva a gomito e prosegue in salita su una cresta sotto a degli splendidi pini di Aleppo. Vi consiglio una piccola deviazione, non segnalata, di un paio di metri in direzione del mare. Qui è presente uno splendido balcone naturale a picco sulle scogliere, perfetto anche per una pausa, dove si può godere di una vista strepitosa sulla Baia dei Saraceni e sulla Spiaggia del Malpasso.

Riprendete il sentiero e proseguite completamente immersi nella macchia mediterranea, non perdendo di vista le X rosse. In questo tratto il sentiero è per lo più in piano e dopo circa una ventina di minuti si raggiunge un altro magnifico punto panoramico sulle Falesie del Malpasso, inutile sottolineare quanto suggestiva sia la vista sulla costa in questo luogo.
Proseguendo sul sentiero in direzione di Noli si incontra una breve deviazione per ciò che rimane della Torre delle Streghe, che venne eretta nel 1582 a scopo difensivo dagli abitanti di Noli per arginare gli sconfinamenti di Varigotti e prese questo singolare nome come scherno nei confronti delle donne di Varigotti.
Successivamente il sentiero si inoltra per una decina di minuti in un piccolo bosco e si immette in un’ampia strada sterrata, sulla strada proseguite a destra fino a raggiungere l’ingresso del Semaforo di Capo Noli, un’antica postazione telegrafica oggi riconvertita a stazione meteorologica.
Proseguite oltre, per alcuni tornanti, iniziando la discesa lungo la strada sterrata sulla vostra sinistra. Dopo una decina di minuti incontrerete un piccolo sentiero, contrassegnato da un cartello, che scende in una curva. È la deviazione per raggiungere la splendida Grotta dei Falsari. Il sentiero per raggiungere la grotta è abbastanza impervio, ma ne vale la pena!
Una volta raggiunto il punto panoramico, vi consiglio di entrare nella Grotta dei Falsari, una vera e propria cattedrale naturale di 25 metri che si affaccia sul mare. Un luogo di una bellezza indescrivibile, che farete fatica ad abbandonare!

Una volta risalito il sentiero, riprendete a scendere sulla sterrata, fino alla deviazione che troverete alla vostra destra che conduce all’Eremo del Capitano Alberto d’Albertis. Questo luogo che oggi, sfortunatamente, verte in stato di totale abbandono, un tempo era il rifugio del Capitano genovese Alberto d’Albertis. Il capitano era un uomo di mare, un archeologo, un esploratore e senza ombra di dubbio un personaggio curioso ed eclettico. Qui, quando l’età non gli consentì più di andar per mare, si fece costruire questo eremo: un vero e proprio rifugio che gli permetteva di ammirare e sentire il mare. Se siete incuriositi da questo singolare personaggio potete visitare il Castello D’Albertis a Genova, la sua residenza, e vi assicuro che non ne rimarrete delusi.
La camminata prosegue poi lungo la costa fino alla Chiesa diroccata di Santa Margherita, costruita a strapiombo sul mare, dove si gode di una vista incantevole sul Golfo di Noli.

Da qui continuate lungo la mulattiera, che in questo tratto è tutto un susseguirsi di splendido scorci sul bel borgo di Noli. Dopo circa una ventina di minuti incrocerete dei ruderi, qui un tempo sorgeva la Cappella di San Lazzaro ed il Lazzaretto, un lebbrosario che rimase in attività tra il Duecento ed il Cinquecento per curare i marinai ammalati che giungevano al porto e evitare i contagi a Noli.
Proseguendo verso Noli si incontra l’ultima tappa di questa bellissima passeggiata, la creatura abissale! Un tronco sul quale sono scolpiti volti e mostri marini tutti da scovare.
Ed è così che in pochi minuti si raggiunge il centro di Noli con la sua bella spiaggia e se la giornata lo consente magari ci si può concedere un tuffo in queste acque cristalline, prima di rientrare a Varigotti!

Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.