Villa Bettoni a Bogliaco | Una dimora settecentesca affacciata sul Garda

Come si scoprono le cose, a volte? Semplicemente passandoci accanto. Mentre sfrecciavamo verso un’altra destinazione siamo rimaste incantate da questa villa imponente a ciglio strada, che dalla parte opposta aveva anche un giardino imperiale, ricco di sculture. Dopo poco il nostro itinerario era già stato modificato per tornare, il giorno dopo, a visitare la bellissima Villa Bettoni, una villa privata che affaccia sul lago di Garda.

La villa, una delle più belle di tutte la Lombardia e con un giardino unico, era stata costruita dai fratelli Bettoni per figurar nel mondo e oggi che la villa è aperta per scoprirla attraverso visite guidate accurate e interessanti, non potete proprio lasciarvela sfuggire.

Villa Bettoni a Bogliaco, informazioni utili

Villa Bettoni si trova a Bogliaco di Gargnano. È presente un parcheggio a circa 160 metri dalla villa gratuito, in direzione Limone sul Garda lo troverete sulla sinistra subito dopo l’ingresso della villa.
Cercate di arrivare qualche minuto prima della visita per fare una piccola sosta a Bogliaco e respirare un po’ di pace assoluta.

La villa è aperta al pubblico dal 2019. Le visite a Villa Bettoni sono solo guidate, con una guida esperta che vi accompagnerà alla scoperta degli ambienti visitabili: i discendenti dei Bettoni vivono ancora alla villa e non tutti gli spazi sono visitabili.

Il costo della visita guidata è 15 euro, per i bambini fino a 12 anni il biglietto è ridotto a 10 euro, fino a 4 anni è gratuito. Vi consiglio di prenotare la visita guidata per tempo, scegliendo tra le lingue disponibili: italiano, inglese e tedesco. Le visite sono disponibili il venerdì, il sabato e la domenica. Dal 15 Aprile 2023 Villa Bettoni ha riaperto al pubblico per la stagione primaverile/estiva. Non in tutti gli ambienti della villa è consentito scattare fotografie.

Villa Bettoni è una location pazzesca, è disponibile anche per eventi e cerimonie.

Villa Bettoni, un accenno della sua storia

La famiglia Bettoni vive sul lago di Garda da numerosi secoli, circa dal Trecento. Era una famiglia veneziana ed erano commercianti. Commerciavano quelli che per l’epoca erano considerati articoli di lusso: abbigliamento e frutta soprattutto. Quando decidono di costruire un’ala del palazzo a L, dove era presente una limonaia, iniziano a commerciare limoni, frutto molto ricercato soprattutto in Nord Europa e con un prezzo di mercato elevatissimo all’epoca.

La ristrutturazione di Villa Bettoni comincia nel 1752, quando i sedici fratelli Bettoni decidono di ampliare la vecchia villa seicentesca di famiglia con un progetto di ampliamento e abbellimento che si ispira alle ville palladiane venete. Lo stile della villa è classicheggiante e regale, tutto deve dimostrare la potenza e lo sfarzo. Un tempo infatti la strada principale era il lago e quindi la facciata che oggi affaccia sul lago era la facciata principale della villa e aveva lo scopo di mostrare l’importanza della famiglia Bettoni.

La famiglia Bettoni si rivolge prima all’architetto Adriano Cristofoli che produrrà i primi disegni e successivamente all’abate Antonio Marchetti da Brescia che decide di prendere in carico la costruzione del palazzo e di costruire il grande scalone d’onore per cui poi diventerà a tal punto celebre da essere copiato anche in altre ville. Sullo scalone ci sono le statue di Gian Battista Locatelli, responsabile anche di quelle meravigliose presenti sulla balaustra della facciata, che hanno attirato la mia attenzione quando il giorno prima ero passata davanti alla villa.

Lo scalone d’onore è un tripudio di sculture e affreschi con la tecnica del trompe l’oeil che avevano lo scopo di racchiudere e tramandare agli ospiti i valori e le attività della famiglia: le statue mitologiche rappresentano gli dei greci, come Apollo, Atena, Venere e il dio Eolo, che cerca di imprigionare i venti del Garda.

Dopo lo scalone si raggiunge la galleria con stampe francesi alle pareti e oggetti dell’epoca, come i gusci di tartarughe dei Caraibi che commerciava la famiglia Bettoni. Successivamente si entra in quella che quando venne ampliata la costruzione divenne ufficialmente la sala da pranzo.

Tra gli spazi più incantevoli degli interni di Villa Bettoni spicca la biblioteca, in cui sono presenti circa 10.000 volumi in sei lingue diverse di tante tematiche differenti.

Il giardino di Villa Bettoni

Il giardino è stato realizzato subito dopo la costruzione del palazzo, circa una decina di anni dopo. Giardino e palazzo erano collegati da una terrazza e da un ponte che dopo la costruzione della strada, passava sopra. Il giardino si trovava alle spalle della villa, arrivando dal lago, ed è un tipico giardino all’italiana con una forma a raggiera.

Questa architettura sfrutta gli effetti della prospettiva per rendere il giardino piacevole all’occhio: sono presenti tre fontane principali, alimentate da fonti interne al parco, numerose sculture e una grotta artificiale, su modello di quelle genovesi, infatti mi ha ricordato le medesime ai Giardini di Villa Durazzo Pallavicini a Genova Pegli.

Appena arrivati nel giardino ci infiliamo in una della due limonaie, non più in funzione dal Novecento, da quando il commercio di limoni non era più considerato così conveniente. La limonaia veniva scoperta durante la bella stagione e poi ricoperta in inverno in modo che i limoni fossero protetti dal freddo e prendessero abbastanza luce. I limoni davano circa tre fioriture l’anno ed erano un bene prezioso per l’economia della famiglia. Oggi la famiglia Bettoni ha intenzione di ristrutturare le limonaie e rimetterle in funzione, anche solo per la loro valenza storica.

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