La primavera e l’estate 2023 vedono a Torino una ricchissima e massiccia presenza di mostre di fotografia. Sono mostre che raccontano una città, o mostre con al centro la vita e l’opera di una fotografa o di un fotografo: mostre in cui la fotografia è al centro, lascia un messaggio a chi le ammira – o il più delle volte anche solo una serie di interrogativi.
Mostre fotografiche a Torino
Palermo Mon Amour. Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Franco Zecchin, Fabio Sgroi, Lia Pasqualino
Quando si vuole raccontare una città per immagini, ma la città in questione è Palermo, il lavoro può essere travagliato e faticoso. Palermo è dissacrante e contradditoria: riesce a includere una quantità inaudita di bellezza e dolore allo stesso tempo, nello stesso sguardo. La mostra Palermo Mon Amour alla Fondazione Merz è un racconto per immagini, che narra attraverso fotografie tutte rigorosamente in bianco e nero la storia di Palermo dagli anni Cinquanta al 1992.
Se il compito di raccontare una città come Palermo dagli anni Cinquanta ai primi anni Novanta è arduo, basta affidarlo a cinque fotografi che sono stati presenti con le loro macchine fotografiche agli episodi più significativi della storia repubblicana: omicidi di di magistrati, arresti di boss, cortei di protesta ma anche a momenti di vita quotidiana mentre i palermitani festeggiano tradizioni religiose, feste e momenti di convivialità. i cinque fotografi, poi nomi celebri del giornalismo e della letteratura sono Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Franco Zecchin, Fabio Sgroi, Lia Pasqualino.
La mostra Palermo Mon Amour è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19, lunedì è il giorno di chiusura. Per chi ha la Tessera Abbonamento Musei Piemonte l’ingresso è gratuito.
Fino a: 24 settembre 2023
Dove: fondazione merz



Mostre fotografiche a Torino
Elliott Erwitt – FAMILY
Nulla nella società odierna scalda gli animi come il tema della famiglia. Cosa e chi si considera famiglia? Dove si fa famiglia? Nulla come i legami familiari è più controverso, caotico, a volte sofferente.
Così è stato chiesto a Elliot Erwitt, che oggi ha 94 anni e vanta un numero animato di mogli e figli ( quattro mogli e cinque figli per l’esattezza ) di raccogliere tra il materiale fotografico di decenni di lavoro le foto simboliche che potessero parlare al meglio del concetto di famiglia.
Famiglie singole, allargate, metaforiche, immaginate, sono queste le famiglie raccolte nella mostra fotografica allestita con foto da Erwitt stesso, scelte e curate, in mostra nelle cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi, a Nichelino. Da non perdere.
La mostra di Elliott Erwitt è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18.30. Il lunedì è il giorno di chiusura. Per chi ha la Tessera Abbonamento Musei Piemonte l’ingresso è gratuito.
Fino a: 11 giugno 2023
Dove: Palazzina di Caccia di Stupinigi, nichelino




Mostre fotografiche a Torino
Eve Arnold. L’opera 1950-1980
Secondo Eve Arnold, considerata una delle fotografe più interessanti del XX secolo, l’unica capacità necessaria per raccontare il mondo attraverso la fotografia è un appassionato approccio personale.
Visitare la mostra di Eve Arnold significa calarsi nei panni di una grande fotografa donna che ha saputo, ispirata e condotta dalla fotografia, raggiungere luoghi dove forse non sarebbe mai arrivata. La mostra fotografica di Eve Arnold mi ha coinvolto, emozionato, ispirato.
Eve Arnold ha conosciuto la povertà, l’emarginazione e il dolore attraverso i suoi scatti decide di dar voce agli emarginati: alle donne prima di tutto, ma anche agli afroamericani che a partire dagli anni Cinquanta volevano rivendicare i loro diritti. Un aborto che la spinge in un turbine di dolore la spinge a entrare in ospedale per documentare la forza primordiale delle donne che mettono al mondo i loro figli, fotografando e documentando i primi cinque minuti di vita dei neonati.
Non vi aspettate una vocazione in fasce: Eve Arnold si avvicina al mondo della fotografia solo a 37 anni, quando nasce il suo primo e unico figlio e decide di smettere di lavorare. Da allora, tra incastri di vita e incontri fortunati, ma anche una spiccata sensibilità grazie alla quale riusciva a mettere a loro agio anche modelle, politici, reali, stilisti e attrici, diventa velocemente una delle personalità più apprezzate nell’ambito fotografico e i suoi scatti iconici appaiono su riviste come The Sunday Times Magazine.
La mostra a CAMERA su Eve Arnold è aperta tutti i giorni, il giovedì fino alle 21. Per chi ha la Tessera Abbonamento Musei Piemonte l’ingresso è gratuito.
Fino a: 4 giugno 2023
Dove: CAMERA, Torino



Mostre fotografiche a Torino
Ruth Orkin. Una nuova scoperta
Il sogno di diventare regista che sfuma, perché per una donna vissuta negli Stati Uniti nel XX secolo non era cosa facile fare professioni di un certo tipo, squisitamente riservate agli uomini.
Ma Ruth Orkin cerca il modo di rappresentare quello che vede con la fotografia. Con la prima macchina fotografica ricevuta in regalo a 11 anni infatti, inizia a scattare senza mai smettere. Proprio come se fosse stata dietro alla macchina da presa, Ruth Orkin scatta fotografie che sembrano in movimento, i suoi protagonisti sembrano narrare una storia, raccontare qualcosa, portare lo spettatore proprio lì, dove sono loro, in quelle magnifiche fotografie in bianco e nero che sembrano essere dotate anche di suoni e vita propria.
La mostra di Ruth Orkin è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19 e il sabato e la domenica fino alle alle 21. Chiusa il lunedì. La mostra è inclusa nell’Abbonamento Musei Piemonte.
Fino a: 16 luglio 2023
Dove: Sale Chiablese, Musei Reali



Mostre fotografiche a Torino
Nino Migliori. Variazioni sulla fotografia
La mostra ospitata al MEF-Museo Ettore Fico ha al suo centro la figura di Nino Migliori, fotografo italiano oggi 96enne, nato e vissuto a Bologna, dove è presente anche la Fondazione Nino Migliori, che opera per salvaguardare la sua opera fotografica.
La mostra, ospitata al MEF che di per sè è un’opera architettonica in cui se non siete mai stati vi consiglio di fare un salto, include alcuni dei lavori fotografici commissionati a Migliori nel corso degli anni e alcuni esperimenti con le pellicole o la polaroid. Dagli anni Cinquanta Migliori inizia a studiare la tecnica dei cliché-verre, che consiste in incisioni su lastra o su pellicole vergini, oppure la polapressure, che consisteva nel segnare volutamentea superficie della fotografia istantanea prima che l’immagine comparisse, assolutamente sconsigliato dalla stessa Polaroid.



Fotografo neorealista che richiama altri fotografi vissuti nel Novecento, Migliori non è interessato alle foto che raccontano momenti storici importanti, ma a scatti sempre geometrici con alto senso estetico.
La mia parte preferita è stata quella con le fotografie tutte ambientate negli anni Cinquanta, del ciclo gente dell’Emilia, gente del Delta, gente del Sud. Bologna fu la sua palestra, il posto in cui iniziò a fotografare e sono tantissimi gli scatti dedicati alla sua città.
La mostra Nino Migliori. Variazioni sulla fotografia è aperta dal giovedì alla domenica dalle 14:30 alle 19:30. La mostra è inclusa nell’Abbonamento Musei Piemonte.
Fino a: 02 luglio 2023
Dove: mef, museo ettore fico


