Limonaia Pra dela Fam, visitare un ecomuseo per scoprire la storia dei limoni sul Garda

Non ero mai stata in una limonaia: questo luogo segreto in cui gli agrumi crescono, prendono il sole e si fanno belli. Un luogo che ha una sua omeostasi e che trova sulle sponde del lago di Garda e del suo clima mite tutto l’anno il posto ideale nel quale esistere. Se vi trovate in vacanza su questo magico lago non lasciatevi sfuggire l’opportunità unica di visitarne una, come nel caso della Limonaia Pra dela Fam recentemente restaurata, trasformata in un ecomuseo e ancora in funzione.

Limonaia Pra dela Fam qualche informazione utile

La limonaia Pra dela Fam si trova a Tignale, lungo il Lago di Garda, in una zona che vista dall’alto appare come un’insenatura, una piccola baia in cui godersi la mitezza delle acque del lago e protetta dai venti grazie ad alte falesie alla sue spalle.

La Limonaia del Pra dela Fam è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 17, escluso il martedì. Non è visitabile tutto l’anno, ma nella bella stagione, più o meno a partire da aprile e nel corso di tutta l’estate. Collegatevi al sito della Limonaia Pra dela Fam per sapere precisamente il primo giorno di riapertura.

Il costo del biglietto per gli adulti è 2 euro, i bambini sotto i 6 anni non pagano. Si può entrare gratuitamente con la Tignale Card, basterà indicare in biglietteria che avete dormito a Tignale e vi faranno scaricare l’app per poter accedere in modo gratuito. All’ingresso vi verrà data un’audioguida in lingue diverse, via via durante la visita basterà inserire il numero corretto per scoprire tutti i segreti della limonaia e la sua storia, davvero ben fatta!

All’esterno lungo la strada ci sono dei posti auto contrassegnati in giallo, sono quelli riservati ai visitatori della limonaia ed è consentito lasciare le auto.

La storia della limonaia Pra dela Fam

Partiamo dal nome di questo luogo: perché si chiama Pra dela Fam? Dal dialetto tignalese Pra dela Fam significa Prato della Fame e deriva dal fatto che i pescatori e i navigatori del XVI secolo trovavano spesso venti contrari su questo tratto del Lago di Garda, con la costrizione di fermarsi qui per diversi giorni prima di poter ripartire, trovandosi spesso senza cibo.

I limoni vennero importati in Europa dagli Arabi e sul lago di Garda si diffusero grazie ai frati Francescani di Gargnano intorno al XIII secolo, che a loro volta li importarono dalla Liguria dove venivano già coltivati.

La costruzione delle limonaie iniziò presumibilmente dopo il XIII secolo con lo scopo di proteggere le piante dalle temperature invernali. Il clima invernale in tutta la zona del Garda non è particolarmente rigido, grazie alla costante azione mitigatrice del lago, ma è comunque freddo per la delicata pianta dei limoni, che ama il sole pieno e il caldo. Non si sa con certezza chi abbia progettato queste strutture, forse sono stati gli stessi monaci francescani a idearle. 

La limonaia Pra dela Fam

Coperta dai venti e riparata dalle montagne, nell’insenatura di Tignale i giardini di Pra dela Fam hanno sempre attirato la curiosità di poeti, scrittori e curiosi. Al centro dell’attenzione c’era il limone, un frutto considerato bene di lusso in passato, praticamente privo di zuccheri e ricco di acido citrico, acido malico e sali minerali. L’acido citrico era importantissimo prima della fine del Settecento perché consentiva di curare lo scorbuto, veniva anche usato per le tinture e le stampe dei tessuti. I limoni del Garda erano apprezzatissimi nel nord Europa soprattutto per la sottigliezza e la lucentezza della scorsa, e la forma più rotonda.

A Santa Caterina, stüpina stüpina è un detto di queste parti che significa che il giorno di Santa Caterina, che cade il 25 novembre, la serra che conteneva i limoni doveva essere completamente chiusa. Il limone, pianta o frutto, infatti soffre moltissimo quando ci si avvicina a temperature intorno allo 0°C, per questo i limoni dovevano essere protetti.

È così che nascono le limonaie, grandissime serre in legno, vetro, assi che venivano lasciate aperte durante la stagione calda, in modo tale che le piante di limoni potessero godersi i caldi raggi del sole, e scrupolosamente chiuse, badando bene a non lasciare nessuno spiffero durante l’inverno per proteggere le piante delicate dal freddo.

La limonaia Pra dela Fam venne costituita circa nel 1750 con il “Giardino vecchio” formato da tre terrazze che sono ancora attive e da altre cinque che invece sono attualmente abbandonate. Successivamente venne acquistato il giardino più nuovo, che si trova sul sentiero che porta a Tignale.

Alcuni eventi che coinvolsero l’intero Paese portarono al declino del commercio dei limoni nelle zone del Garda; in primo luogo accadde che nel 1861 con l’Unità d’Italia le ingenti dogane interne furono abolite e il commercio dei limoni divenne libero anche in Italia: arrivarono i limoni che venivano coltivati nel Sud Italia e che grazie alla temperatura decisamente più mite potevano stare all’aria aperta tutto l’anno, con costi di produzione inferiori. Il secondo evento che portò al tragico epilogo del commercio dei limoni arrivò successivamente, quando venne scoperto come sintetizzare industrialmente l’acido citrico. L’epidemia di scorbuto finì e si abbatté sulle piante di limone del Garda una terribile epidemia che portò alla morte della maggior parte delle piante, anche secolari.

La limonaia Pra dela Fam è stata restaurata nel 1984 grazie alla Comunità Montana dell’Alto Garda bresciano, intervenendo su tre degli otto appezzamenti: il restauro consentì anche di rimetterla in funzione. Questo ha consentito di riportare alla luce questa meravigliosa limonaia, che è una delle poche che produce ancora adesso, limoni, arance, kumquat, mandarini e pompelmi. Venne restaurata nuovamente nel 2007 e nel 2016.

A partire dal 2011 invece la limonaia Pra dela Fam entrò a far parte dell’Ecomuseo delle limonaie del Garda, che riguarda tutto il territorio di Tignale. Poter varcare la sua soglia e scoprire la sua storia è stato un grandissimo privilegio, non perdetevela!

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