Cercavo un luogo dove circondarmi di bellezza e trovare un po’ di pace e l’ho trovato sull’Isola di San Pietro, anche conosciuta come l’isola di Carloforte, per l’abitato più grande presente.
Una piccola isola vulcanica, verde e lussureggiante, con un solo paese, dove i bambini corrono e giocano per strada, alte scogliere, dove guardare tramonti indimenticabili, spiagge bianche e mare cristallino, fenicotteri rosa e tanta macchia mediterranea. Un luogo dove il tempo è dilatato, il ritmo è lento, il cibo è meraviglioso e la gente è accogliente.
Un piccolo paradiso tutto italiano!



Se invece vuoi sapere cosa fare e cosa visitare all’isola di San Pietro, leggi qui:
Qualche informazione sull’Isola di San Pietro in Sardegna
L’Isola di San Pietro, con l’Isola di Sant’Antioco, è una delle due isole più grandi dell’arcipelago Sulcis a Sud Ovest della Sardegna, a soli 40 minuti di navigazione dalla costa.
L’Isola di piccole dimensioni, ha un’estensione di circa 50 chilometri quadrati, ha un unico grande centro abitato, la splendida Carloforte, che negli anni ha mantenuto il suo fascino e non è stata “rovinata” da costruzioni grandi o più moderne.
I carlofortini la definiscono un’oasi ligure in terra sarda, poiché Carloforte fu per lungo tempo una colonia ligure. Nel Settecento il Re di Sardegna Carlo Emanuele III decise di colonizzare alcune delle terre in stato di abbandono nel Mediterraneo e tra queste anche l’Isola di San Pietro. Risposero alla chiamata i Tabarkini, alcuni commercianti di coralli liguri, di Pegli, che si erano trasferiti sull’isola di Tabarka in Tunisia.
Dopo essersi insediati sull’isola ed aver costruito il paese, edificando case dal tipico aspetto ligure, la dedicarono al re dandole il nome di Carloforte. Con il passare del tempo l’architettura è rimasta invariata e si è conservata anche la lingua, infatti il dialetto parlato sull’Isola di San Pietro discende dal ligure settecentesco.
Inoltre, con il tempo Carloforte divenne un importante polo della pesca al tonno, con una delle tonnare più pescose del Mediterraneo. A nord dell’isola è possibile vedere la famosa Tonnara di Carloforte, dove tra i mesi di maggio e giugno è possibile assistere alla mattanza. Mentre a sud del centro abitato di Carloforte si possono ammirare le saline, un tempo florida attività dell’isola, oggi non più in attività, che sono l’habitat perfetto per uccelli stanziali e migratori come i meravigliosi fenicotteri.

Isola di San Pietro consigli pratici per una vacanza fai da te
Come raggiungere l’isola di San Pietro
Per raggiungere l’isola di San Pietro bisogna affidarsi alla società di traghetti Delcomar e la navigazione dura 30 minuti, partendo dal porto di Calasetta sull’Isola di Sant’Antioco, o 40, partendo da Porto Vesme. Il costo del traghetto non è alto, si aggira sui 5€ a persona e poco più di 10€ per le auto. Sono presenti sconti se vengono acquistate corse di andata e ritorno nel weekend, fatta eccezione dei mesi di Luglio e Agosto.
Quanti giorni e in che periodo
Per visitare l’isola sono sufficienti un paio di giorni, ma se volete godervi anche le sue spiagge vi consiglio di trascorrere almeno 4 giorni pieni.
Per visitare l’Isola di San Pietro il periodo migliore è sicuramente quello estivo, da giugno ad ottobre. Se non amate avere intorno troppa folla evitate i mesi di giugno e luglio ed il weekend. Io sono stata 4 giorni ad inizio ottobre, le temperature erano davvero piacevolissime, ho visitato l’Isola in tranquillità e mi sono goduta le spiagge semi deserte, senza precludermi il bagno al mare: certo l’acqua inizialmente era frizzantina.
Per girare l’Isola di San Pietro vi consiglio di affittare uno scooter, soprattutto nei mesi di alta stagione. Mentre per i mesi di bassa stagione l’auto è comodissima.
Nel centro storico sono pochi i posti dove potete lasciare l’auto ma ci sono alcuni parcheggi ampi, comodi e gratuiti al Porto ed in Piazza Pegli, ma attenzione che in quest’ultima il mercoledì si tiene il mercato.
Per le spiagge sono sempre presenti dei piccoli parcheggi gratuiti, mentre in alta stagione sono spesso disponibili dei parcheggi privati più grandi ad offerta libera. I parcheggi gratuiti sono spesso all’interno di muretti quindi non sono sempre visibili dalla strada, cercateli su Google Maps sarà più semplice trovarli.



Dove dormire a Carloforte
Personalmente ho provato due sistemazioni una è Casa Wela, un meraviglioso appartamentino tutto azzurro situato al pianterreno di una tipica abitazione Carlofortina nel cuore del centro storico. Con cucina attrezzata, bagno, camera da letto e un piccolo cortile interno è perfetto anche per soggiorni un po’ più lunghi.
Se preferite soggiornare in albergo io mi sono trovata bene all’Hotel Villa Pimpina. Un hotel tre stelle a conduzione familiare con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Le camere sono davvero ampie, pulite e ben attrezzate. La colazione, sia dolce sia salata, è varia, ottima e ricca. Scegliete la camera con balcone e potrete ammirare l’alba sui tetti di Carloforte.
Dove mangiare a Carloforte
Per assaggiare le specialità carlofortine il Ristorante L’Oasi, un ottimo ristorante di pesce nel centro storico. Assaggiate il tonno di Carloforte, la Casca il cous cous tipico dell’isola e le ottime Seadas.
Mentre se avete voglia di pizza vi consiglio Lo Scugnizzo qui prendete la Carlofortina, un’ottima pizza napoletana a base di pesto e tonno.
Per un’ottima focaccia ligure in terra sarda al Panificio Stagni in una traversa di Via Roma, non ve ne pentirete!

Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.