Film e Serie TV ambientati a Torino + 1 girato in un luogo speciale in Piemonte

Torino e cinema sono da molto indissolubilmente legati. A tutti i torinesi sarà capitato, almeno una volta, di imbattersi in uno scorcio cittadino a pensare che potesse essere perfetto per girare qualche scena di un film o di una serie televisiva. O, appunto, di imbattersi in una via proprio mentre stanno girando uno dei tanti ciak. Sono tantissimi i registi che scelgono o hanno scelto la mia città per girare un film. Vi porto alla scoperta di film e serie tv ambientati proprio a Torino.

Film e Serie TV ambientati a Torino

Dopo mezzanotte

La location del film è il cuore pulsante della città: la Mole Antonelliana. Amanda, che lavora in un fast food, durante una lite ferisce il proprio datore di lavoro. Decide di nascondersi un pò per caso nel luogo più insospettabile di Torino, il Museo Nazionale del Cinema nella Mole Antonelliana. La aiuta Martino, custode del museo, che si innamora segretamente di lei.

Quando è uscito questo film, ormai vent’anni fa, ricordo che per me bambina è stato bellissimo vedere uno dei musei più belli della mia città, con protagonista il cinema, proprio al cinema. Non perdetelo. Se lo avete già visto, riguardatelo: sarà bellissimo seguire la macchina da presa tra i luoghi più segreti del museo.

La vita possibile

Dopo l’ennesimo episodio di violenza Anna scappa da Roma con il figlio Valerio e senza rivelare al marito la sua destinazione raggiunge Torino, dove l’amica Carla, attrice teatrale che vive da sola, li accoglie a braccia aperte.

Sarà difficile la ricerca di un lavoro per Anna, sembrerà complicato ambientarsi in una nuova città, una nuova scuola e una nuova vita per Valerio, che all’improvviso si ritrova senza spazi, senza amici, senza la sua amata squadra di calcio.

La storia è semplice e tenera, Torino autunnale, con le foglie sui viali e sui marciapiedi, le bancarelle del Balon sono splendide.

La casa dei protagonisti è in via Borgo Dora, e tutto il quartiere Borgo Dora è il cuore delle location torinesi sceslte dal regista. E da torinese vi dico che avrete uno sguardo unico e poco semplicistico della città: ci sono i Giardini Reali, la stazione di Porta Susa, il Museo del cinema, il Campus Einaudi in notturna, che è pura meraviglia.

Santa Maradona

Intramontabile. Impossibile non aver visto Santa Maradona almeno una volta, impossibile non essersene innamorati. Stefano Accorsi e Libero De Rienzo sono due amici che dopo l’università hanno un modo opposto di affrontare l’ingresso nella vita adulta.

Andrea dopo essersi laureato in Lettere è alla ricerca disperata di un lavoro e fa colloqui su colloqui, Bart invece è ben felice di non fare niente. Amici e coinquilini, dividono la casa e l’affitto che fanno fatica a pagare, motivo per cui devono sempre scappare ed evitare il proprietario di casa. Intorno a loro gli amici, gli incontri fortuiti e la vita da grandi, che fa davvero paura.

Sapete che anche all’interno della Mole è stato girato un film?

Film e Serie TV ambientati a Torino

Solo un padre

Basato sul romanzo di Nick Earls Le avventure semiserie di un ragazzo padre, racconta la storia di Carlo, dermatologo trentenne con una figlia neonata, Sofia, che sta crescendo da solo, visto che la moglie è morta di parto. Carlo ha bisogno di aiuto per occuparsi della figlia e gestire il lavoro e lo fa con il supporto dei nonni paterni e una cerchia di amici, ma ha ben poco tempo per preoccuparsi di altro o pensare a se stesso. Fino a quando arriva nella sua vita Camille, una solare ricercatrice francese trasferitasi da poco a Torino. Si incontrano proprio nel Parco del Valentino, dove i due vanno a correre nonostante il freddo invernale.

Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d’Argento, 1 candidatura a David di Donatello e la storia, che parla di paternità in modo sicuramente unico, è di una tenerezza incredibile. Non perdetevi questo film!

Il divo

Per la regia di Paolo Sorrentino, un interessante film-documentario ripercorre la vita e la carriera del primo ministro italiano Giulio Andreotti, che nel bene o nel male è stato comunque un grande personaggio per la storia italiana della fine del Novecento. Protagonista della storia politica italiana per decenni, il film Il divo ripercorre in particolare le vicende del periodo a cavallo tra il 1991 e il 1993, tra la presentazione del suo VII governo e l’inizio del Maxiprocesso di Palermo.

La storia reale si svolge a Roma, dove Andreotti viveva e lavorava, ma le riprese sono state fatte perlopiù nella città di Torino. Il cortile della casa di Andreotti è quello di Palazzo Saluzzo Paesana in via della Consolata, ma c’è anche la scalinata dell’ingresso di Palazzo Reale, Palazzo Birago di Borgaro in via Carlo Alberto, il celebre Palazzo dei Draghi in corso Francia.

Il film ha ottenuto, tra gli altri, una candidatura a Premi Oscar, premi al Festival di Cannes, 4 Nastri d’Argento.

Torino e Cinema sono da sempre indissolubilmente legati e non è raro trovare delle riprese in giro per la città

Guida astrologica per cuori infranti

Due stagioni spassose, che mi hanno distratto e tenuto compagnia durante le mie pause pranzo. Ispirata all’omonimo romanzo di Silvia Zucca, Guida Astrologica per cuori infranti vede come protagonista principale l’eclettica ( ma un bel po’ sfigata ) Alice. Trent’anni e poco più, un lavoro che la appassiona e in cui è indispensabile, un ex fidanzato che sta per diventare padre e marito.

Ma ad Alice sembra mancare una cosa: l’anima gemella. E se fossero proprio le stelle e l’amicizia con l’attore Tio, che le sa interpretare, a metterla sulla strada giusta per incontrare l’uomo giusto?

Nella bellissima città di Torino le vicende di Alice, amici e colleghi si snodano tra leggerezza, gaffes e location strepitose. Alcune riprese sono state infatti girate all’interno della Mole Antonelliana, altre negli uffici de La Stampa. Le stagioni sono due, ognuna di 6 puntate che portano il nome di ogni segno zodiacale.

La legge di Lidia Poët

Il 17 giugno 1881 Lidia Poët si laurea in Legge all’Università di Torino. Ha ventisei anni e tutta la determinazione che serve per raggiungere il suo sogno, diventare avvocata. Si laurea con una tesi sulla condizione della donna rispetto al diritto di voto. Per tutta la vita combatte le sue battaglie, per far vincere anche le donne del futuro. Con perseveranza e senza mai arrendersi, solo all’età di 65 anni, nel 1920, Lidia Poët entra nell’Ordine degli avvocati, diventando effettivamente la prima in Italia ad avercela fatta. Un’altra vittoria la vive a 91 anni, quando il voto viene concesso alla donne e voterà anche lei per la prima volta.

La serie TV composta da sei episodi e presente su Netflix, si ispira alle vicende della vita di Lidia Poët, da quando la sua richiesta di entrare nell’Ordine degli Avvocati viene respinta e mentre prepara il suo ricorso, si dedica alla professione forense insieme al fratello Giovanni Enrico.

Tra omicidi irrisolti, feste misteriose e vicende familiari le puntate scorrono una dopo l’altra. Ho apprezzato la veste pop e spregiudicata di Lidia, forse non proprio calzante alla realtà ma sicuramente interessante e aspetto la seconda stagione.

Un film ambientato in Piemonte

La corrispondenza

Quando la colonna sonora è di Ennio Morricone e dietro alla macchina da presa c’è Giuseppe Tornatore io ho la certezza, matematica, che quel film sarà in grado di toccare delle corde così profonde in me, da lasciarmi quella storia addosso per molto molto tempo. Avevo visto questo film appena uscito, proprio al cinema, nel 2016, e mi aveva colpito profondamente.

La storia sembra apparentemente semplice: la storia d’amore malinconica e cupa tra Ed, professore di astrofisica sessantenne e Amy, giovane studentessa fuori corso che sbarca il lunario facendo la modella e la comparsa. La loro è una storia extraconiugale, cucita su pochi e furtivi incontri e una vera e propria corrispondenza fatta di lettere, videochiamate, messaggi…Quando il professore misteriosamente scompare Amy continua a ricevere sue notizie, tra la paura del momento in cui questo collegamento cesserà e l’impossibilità di farne a meno.

Un luogo fondamentale per la coppia, che si divide tra Edimburgo, dove vive il professore, e nello Yorkshire a casa della madre di Amy è un luogo simbolico e molto caro al professore, dove spesso andava in solitudine, Borgo Ventoso. Quest’ultimo è in realtà l’isola di San Giulio, sul lago d’Orta, ma alcune scene sono state girate all’Isola dei Pescatori, sul lago Maggiore.

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