Escursione ad anello di due giorni al Rifugio Garelli in Valle Pesio

L’escursione ad anello al Rifugio Garelli si trova in Alta Valle Pesio, nello splendido Parco Naturale del Marguareis, tra Piemonte e Liguria, ed è facilmente raggiungibile con solo un’ora e mezza d’auto sia da Torino che da Savona. 

Se siete alla ricerca di panorami mozzafiato, se vi piace camminare e se volete trascorrere un paio di giorni immersi nella natura selvaggia ed incontaminata, ecco questa è l’escursione che fa per voi! 

Escursione ad anello al Rifugio Garelli: alcune informazioni pratiche

Questa escursione di due giorni in Valle Pesio è un giro ad anello abbastanza impegnativo, nei due giorni infatti si salgono circa 1300 metri di dislivello e per un totale di circa 23 chilometri. Se per voi l’escursione è troppo lunga o preferite farla in giornata è possibile effettuare una variante più breve. 

L’anello è consigliato agli escursionisti, principianti e non. Il sentiero è contrassegnato dalle tipiche tacche bianche rosse lungo tutto il sentiero, oltre a numerosi cartelli. Il periodo ideale per questa escursione è l’estate, da Luglio a Settembre. 

Essendo all’interno di un’area naturale protetta consiglio di verificare le norme di comportamento da adottare nella zona sul sito del Parco delle Alpi Marittime. 

Al punto di partenza, al Pian delle Gorre, è presente un ampio parcheggio che nei mesi estivi è a pagamento al costo di € 3,50 al giorno per le auto.

Giorno 1: dal Pian delle Gorre al Rifugio Piero Garelli, passando dai Gias di Sestrera

Dal parcheggio del Pian delle Gorre, a 1032 mt slm, imboccate la strada alla sinistra del Rifugio del Pian delle Gorre. Da qui proseguite per circa un quarto d’ora sull’ampia strada sterrata.

Noi facciamo questa escursione nel mese di Settembre e partiamo nel primo pomeriggio, le previsioni dicono che pioverà. Il tempo per ora sembra essere dalla nostra parte, c’è solo qualche nube all’orizzonte ma nulla di preoccupante.

Una volta giunti ad un ampio spiazzo, dove è presente un cartello con gli itinerari consigliati nel Parco del Marguareis, abbandonate la strada e imboccate il sentiero che sale alla vostra sinistra. Il sentiero, molto battuto, si inerpica su per il bosco all’ombra delle alte conifere. Dopo una ventina di minuti di camminata raggiungerete un primo bivio, dove dovrete svoltare a destra superando il piccolo ponte di legno. Da qui in una decina di minuti giungerete al Gias sottano di Sestrera, a 1341 mt slm, un’ampia malga avvolta dal bosco. Qui è presente una fontana. 

Attraversate l’ampio prato e rientrate nel bosco continuando lungo il sentiero ombroso per una ventina di minuti, fino a giungere ad un altro bivio, qui, svoltate nuovamente a destra. 

In questo tratto il bosco appare quasi incantato, il sottobosco è un vero e proprio tappeto di felci illuminato, qua e là, dai fasci di luce che riescono a penetrare tra i fitti rami. Magico! 

In questo tratto il bosco è come incantato e Settembre, con l’arrivo dell’autunno lo rende ancora più magico

Dopo una ventina di minuti dall’ultimo bivio la vegetazione inizierà a farsi sempre più rada, i pini faranno spazio a rododendri e mirtilli, che a Settembre si tingono di un bellissimo rosso acceso. 

Proseguite ancora per una quarantina di minuti fino a raggiungere il Gias superiore di Sestrera, a 1847 mt slm. Alzando lo sguardo finalmente potrete scorgere la meta di oggi il Rifugio Piero Garelli, che raggiungerete in meno di un quarto d’ora. 

Noi in questo tratto siamo avvolte dalla nebbia, che rende tutto più affascinante. Il rifugio sopra di noi si nasconde, le vette del Marguareis ogni tanto fanno capolino qua e là tra la coltre bianca. Poi d’un tratto la nebbia scende e eccolo davanti a noi il Rifugio Piero Garelli circondato dalle nostre dolomiti piemontesi. 

Dormire al Rifugio Piero Garelli in Valle Pesio

Il Rifugio Garelli sorge a 1970 mt slm al Pian del Lupo, ai piedi della Punta del Marguareis. 

Il primo rifugio è stato inaugurato nel 1950 e dedicato a Piero Garelli, presidente del CAI e parte del Comitato di Liberazione Nazionale morto nel ’45 nel campo di concentramento di Mauthausen. Nel 1987 venne distrutto da un incendio e dopo essere stato ricostruito venne nuovamente inaugurato nel ’91. 

Oggi il rifugio è moderno e accogliente, può ospitare fino a 94 escursionisti tra le varie camerate, oltre ad offrire davvero un’ottima cucina! 

A pochi passi dal rifugio si può trovare una delle stazioni botaniche presenti nel Parco del Marguareis. 

Il rifugio è una delle cinque tappe del “Giro del Marguareis” un lungo cammino in alta quota ad anello, che attraversa le quattro valli ai piedi del massiccio del Marguareis. 

Il rifugio è una delle cinque tappe del “Giro del Marguareis” un lungo cammino in alta quota ad anello

Giorno due: dal Rifugio Piero Garelli al Pian delle Gorre, passando dalla Porta del Marguareis

Dopo un’ottima colazione a base di pane, burro e marmellata ed un buon caffè partiamo presto al mattino. Non sono ancora le 8 e mezza, intorno a noi è ancora tutto all’ombra, fa freddo ed il sole inizia solo ora ad illuminare le vette intorno a noi.

Lasciate il Rifugio Garelli alle vostre spalle e imboccate il sentiero in direzione Porta Sestrera. Il sentiero è molto piacevole e panoramico, salendo vi consiglio di fare qualche pausa per ammirare le vette alle vostre spalle, man mano riuscirete a scorgere anche il Monviso. 

Lasciate il Rifugio Garelli alle proprie spalle alle prime luci dell’alba

In una quarantina di minuti raggiungerete Porta Sestrera, a 2225 mt slm, a cavallo tra Valle Pesio e Valle Ellero.

A questo punto proseguite lungo il sentiero alla vostra destra in direzione del Colle del Pas, in una quarantina di raggiungerete il piccolo Lago Rataira o Ratavuloira. 

Se fate questa camminata a fine estate, come nel nostro caso, è possibile che il lago si sia già prosciugato, e che quindi sembri solo una grande conca ai piedi della Punta Marguareis.

Dal lago seguite le indicazioni per la Porta Marguareis, il sentiero sale in un canalino abbastanza ripido, ma molto ben segnalato.

In meno di un quarto d’ora raggiungerete la Porta del Marguareis, a 2288 mt slm, una vera e propria porta d’accesso naturale tra le due valli. Un luogo davvero incantevole con una vista mozzafiato da far invidia anche alle celebri Dolomiti. Davanti a voi l’imponente ed affascinante Punta del Marguareis, ai suoi piedi una grande pietraia e poi la Valle Pesio.

La Porta del Marguareis, una porta d’accesso tra le valli, a 2288 metri di altitudine

Iniziate la discesa che si sviluppa all’interno della pietraia ai piedi della Punta Marguareis, dove per circa un’ora rimarrete avvolti nel silenzio in un paesaggio lunare. Una volta arrivati al termine della pietraia incontrerete un cartello che indica il Sentiero F. Sordella, la via attrezzata che conduce sulla cima della Punta del Marguareis. Continuate lungo il sentiero che scende alla vostra destra, dovete raggiungere il Laghetto del Marguareis che si intravede più a valle.

In meno di una mezz’ora raggiungerete il piccolo Lago del Marguareis, il luogo ideale per una pausa pranzo. Se al pranzo al sacco però preferite un bel piatto di polenta consiglio di rientrare al Rifugio Garelli, che si raggiunge in breve tempo imboccando la strada che sale alla vostra destra. 

Noi mangiamo qui e ci concediamo una piacevole pausa ristoratrice sotto il sole. Ma d’un tratto veniamo nuovamente avvolti dalla nebbia: è alta ma preferiamo iniziare a scendere.  

Imboccate il sentiero di sinistra in direzione Pian delle Gorre e iniziate a scendere proseguendo verso valle. Il sentiero è molto bello, battuto e ben segnalato con le solite tacche ed i vari cartelli. 

Dopo aver camminato un’oretta e mezza vi ritroverete all’ombra dei bellissimi boschi che contraddistinguono queste montagne e, dopo una decina di minuti, grazie ad un ponte di legno attraverserete il corso d’acqua. Da qui in pochissimo tempo vi ritroverete in un’ampia radura, il Gias sottano di Sestrera. 

A questo punto imboccate il sentiero che conduce al Pian delle Gorre, che avete già percorso in salita, ancora una mezz’ora di camminata e vi giungerete al Rifugio del Pian delle Gorre. A questo punto, che abbiate percorso l’anello più lungo o la variante breve, vi sarete meritati una bella birra fresca! 

Scritto da Ezia Peano

Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.

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