È una delle sette Isole Canarie, isolette spagnole nell’Oceano Atlantico, remote e al largo della costa del Marocco. Gran Canaria è la terza isola per dimensione e la seconda più popolata dell’arcipelago. Le Isole Canarie sono definite le isole dell’eterna primavera e c’è un motivo. Sono una meta perfetta tutto l’anno, specialmente per chi viaggia fuori stagione: le Isole Canarie in inverno sono una meta molto ambita!
Di una natura unica, rigogliosa e lussureggiante, a differenza delle sue sorelle Lanzarote e Fuerteventura, si veste di colori intensi: Gran Canaria è verde! Gran Canaria itinerario e consigli: qui trovate tutto per trascorrere 4 giorni su quest’isola verde smeraldo.
Gran Canaria consigli pratici: quando e per chi?
Gran Canaria è una meta molto versatile, che può adattarsi a diversi tipi di viaggiatori; ideale sia per chi vuole dedicarsi all’outdoor, sia per chi sceglie il relax, perfetta per gli amanti dell’oceano! Famosa meta per viaggiatori LGBTQ dove è estremamente comune trovare hotel esclusivi per questa community, è un’isola senza pregiudizi.
Questo è un breve itinerario pensato per un viaggio fuori stagione, perfetto per avere un assaggio di quest’isola. Un piccolo tour de force ideale per chi ha poco tempo o chi decide di vedere più di un’isola nello stesso viaggio. Itinerario da poter arricchire per chi vuole dedicarsi alla vita da spiaggia o ad esempio per gli amanti del trekking.
Isole Canarie in inverno: Gran Canaria a Dicembre
Era Dicembre mentre fuori la temperatura era sotto zero ed io impacchettavo costumi, shorts ed un paio di felpe. Era Dicembre e avevo bisogno di sole, di mare e di scoprire qualcosa di nuovo. Era inverno e stavo partendo per vivere Gran Canaria a Dicembre!
Gran Canaria itinerario
Giorno 1: dune di Maspalomas
Arriviamo nel primo pomeriggio all’aeroporto di Gran Canaria, come di consueto ritiriamo l’auto prenotata con PaylessCar, la nostra agenzia di fiducia alle Canarie e andiamo subito a posare le valigie nel nostro Airbnb pazzesco! Abbiamo trovato un appartamento sulla costa nel paese di Pozo Izquierdo, dove la notte sentivamo le onde del mare infrangersi sotto casa, stupendo! Pozo Izquierdo non è un paese turistico, ma un piccolo paese abitato da locali o da amanti del WindSurf; non ci sono locali, ristoranti, supermercati o particolari comodità ma se come noi cercate pace e tranquillità può essere un’ottima soluzione economica.
Usciamo subito e ci dirigiamo a Sud al Parco Naturale delle Dunas de Maspalomas. La cittadina, con Playa des Ingles, è una delle mete turistiche più amate dai viaggiatori del Nord Europa ed è stata costruita ad hoc per questa tipologia di viaggiatore. Sono presenti moltissimi hotel e locali arcobaleno.

Il parco delle dune di Maspalomas è stato dichiarato riserva naturale negli anni ’90 per preservare le stupende dune di sabbia dorata. Non è possibile passeggiare ovunque nel parco, proprio per preservare flora e fauna di queste zone. Facendo una piacevole passeggiata dalla spiaggia è possibile inoltrarsi in questo piccolo deserto in miniatura e goderne la tranquillità. La spiaggia di Maspalomas è molto frequentata da naturisti, come per la maggior parte delle spiagge delle Isole Canarie.
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Giorno 2: il cuore di Gran Canaria
Oggi sveglia presto e colazione davanti al mare, il piano di oggi è andare alla scoperta del centro dell’isola!
Superiamo a fatica il traffico di Telde, la seconda città per dimensioni dell’isola, e percorriamo la strada che si inerpica fino alla nostra prima tappa, a Vega de San Mateo. Ci fermiamo in questo piccolo pueblo canario dietro indicazione del nostro host di Airbnb, non potevamo lasciar l’isola senza aver assaggiato i dolci tipici della Dúlceria San Mateo. Lasciamo l’auto in un parcheggio e raggiungiamo la via principale, una via ciottolata circondata dalle tipiche casette bianche rifinite in pietra. In questa via troverete la pasticceria tradizionale e dopo aver mangiato un matahambre, confermo e sottoscrivo: non potete lasciar Gran Canaria senza aver assaggiato almeno uno di questi dolci!

In coma da zuccheri risaliamo in auto e raggiungiamo la Cruz de Tejeda, uno dei punti panoramici più belli dell’isola. Per questo motivo è molto probabile che incontrerete numerosi autobus turistici. Dai punti panoramici si possono ammirare tutte le cime più alte dell’isola: il Roque Nublo, il Pozo de las Nieves e il Roque Bentayga. Si dice che nei giorni più sereni si possa vedere in lontananza il Teide sull’isola di Tenerife.
Ci spostiamo in direzione di Tejeda, fermandoci ad ogni spiazzo per godere del panorama mozzafiato che ci circonda ed una volta arrivati, ci fermiamo per fare una passeggiata in paese. Arroccato su una collina e circondato dalle cime più alte dell’isola il villaggio è molto suggestivo, una serie di piccole case bianche con balcone si arrampicano su per la collina, bouganville in fiore e cactus, una piccola chiesa al centro del paese è il luogo perfetto per una breve sosta.

Ripartiamo verso la prossima tappa, il Roque Bentayga, che raggiungiamo in una mezz’ora, lasciamo l’auto nel parcheggio del Centro de Interpretación. Saliamo fino in cima con una breve passeggiata di un quarto d’ora e ci fermiamo ad ammirare il paesaggio. Gran Canaria è un vero tripudio di colori: il verde della vegetazione, i fiori dai colori intensi e la terra arancione, è davvero uno spettacolo!
Torniamo all’auto e facciamo pranzo con un paio di panini nel bagagliaio, per via del forte vento. Subito dopo ci rimettiamo in marcia: abbiamo ancora una marea di luoghi da vedere.
Ci spostiamo dall’altro lato della montagna e arriviamo ai piedi del Roque Nublo. Questa cima è il simbolo dell’isola di Gran Canaria. Qui è possibile lasciare l’auto e raggiungere la cima a piedi. Sfortunatamente, a causa dei tempi molto stretti, ci limitiamo a scattare un paio di foto da lontano. Se si hanno più giorni a disposizione consiglio di far base in questa zona, anche per un paio di notti, e approfittarne per fare uno dei tanti trekking.
Iniziamo a scendere verso la costa e scegliamo la strada che da Ayacata raggiunge Mogán. Questa strada è lunga e tortuosa ma attraversa un paesaggio magnifico tra rocce, pini, palme e cactus. Inaspettatamente lungo la strada incontriamo il magnifico Presa de las Cuevas de las Niñas. Un grande lago con un’ampia area attrezzata con tavoli da pic nic, dove sono presenti molte tende da campeggio. Ci fermiamo qui a goderci l’aria frizzante e la natura che ci circonda.

Continuiamo a scendere e raggiungiamo il punto panoramico de la Cruz de San Antonio dove è possibile ammirare il lago dall’alto. E proseguiamo fino a che non intravediamo il mare, superiamo Mogán e raggiungiamo Puerto de Mogán, un piccolo villaggio di pescatori e una località balneare per famiglie, giusto in tempo per far due passi e ritagliarci un posticino in prima fila per uno splendido tramonto. Sopra al paese c’è un bel mirador dove si può ammirare tutta la costa est. Una volta calato il sole rientriamo velocemente a Pozo Izquierdo grazie alla superstrada che li collega.

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Giorno 3: il Nord di Gran Canaria
L’oceano oggi è arrabbiato e ci sveglia presto, ci concediamo una colazione all’alba guardando il sole sorgere sul mare dalla finestra della nostra cucina e ci fiondiamo in auto: direzione Nord Ovest.
Guidiamo per un’oretta verso la nostra prima tappa: Arucas, un piccolo villaggio che sa farsi notare da lontano! Avvicinandosi si nota subito la maestosa Iglesia de San Juan Bautista, chiesa neogotica in pietra lavica scura, che domina il piccolo villaggio bianco. Una sosta qui è d’obbligo! Arucas è un paese molto grazioso con strade pedonali nel centro e bellissimi localini, ideale per un aperitivo a base di tapas. Ma la vera gemma è la chiesa che per la sua imponenza viene definita la basilica di Arucas. All’esterno elaboratissima, ricorda nelle decorazioni la Sagrada Familia, e all’interno è imponente nella sua semplicità, visitatela e non ve ne pentirete.
Proseguiamo in direzione di Moya, percorrendo la bellissima strada che costeggia le montagne, qui facciamo una breve sosta alla terrazza panoramica della chiesa che si affaccia nel vuoto sul barranco, una gola profondissima.

Coninuiamo sulla strada per Santa María de Guía ma ci fermiamo a soli due chilometri e mezzo da Moya alla Riserva Naturale de Los Tilos de Moya. Questa riserva naturale è stata istituita nel 1994 ed è ciò che rimane di un’antica foresta che più di cinquecento anni fa occupava gran parte del nord dell’isola. È possibile immergersi completamente in questa riserva, dove vengono preservate piante in via di estinzione e la fauna del luogo, percorrendo gratuitamente uno dei sentieri che la attraversano. Io mi sento di consigliare il sentiero Laurel, un sentiero circolare di 2 km. Il sentiero è semplice, completamente segnalato e adatto a tutti, ideale per chi ha bambini e per chi vuole immergersi nella natura incontaminata di quest’isola!
Dopo questa bella passeggiata ci spostiamo al Cenobio de Valerón, una vera e propria meraviglia costruita dall’uomo. Incastonato in un barranco e ricavato da una parete verticale, questo sito è un granaio risalente alle civiltà preistoriche. Composto da più di 300 silos, vere e proprie stanze scavate nella roccia più di 800 anni fa, creati per far essiccare e per conservare i cereali che le popolazioni aborigene coltivavano sull’isola. Grazie ad una scalinata in metallo ancorata alla parete è possibile vedere alcuni dei silos da vicini, è qualcosa di incredibile e ne rimarrete estasiati! È anche possibile vedere alcuni esemplari di albero del drago, la pianta simbolo della vicina isola di Tenerife. Un albero in fase di estinzione, se ne contano solo un centinaio di esemplari, e contraddistinto da una crescita molto lenta, si pensa infatti che alcuni di questi alberi siano millenari.

Raggiungiamo nel tardo pomeriggio Agaete, un piccolo villaggio a Nord Ovest di Gran Canaria. Qui trascorriamo un paio d’ore godendoci il sole e facendo il primo bagno dell’inverno a Las Salinas, un insieme di due piscine di acqua salata che sono state ricavate dalle scogliere in pietra lavica. Da qui è possibile fare una bella passeggiata lungo il mare per raggiungere il porto del paese dove si apre una magnifica vista sulle scogliere a picco sull’oceano del Tamadaba Natural Park.

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Giorno 4: Las Palmas de Gran Canaria
Ultima mattina sull’isola, prima di ripartire, decidiamo di far colazione lentamente guardando l’oceano prima di lasciare il nostro appartamentino sul mare, che ci mancherà moltissimo! Oggi ci dirigiamo a Las Palmas di Gran Canaria, la capitale dell’isola, grande e trafficata non ha nulla a che vedere con la calma dei piccoli paesi nel cuore dell’isola. Una volta arrivati facciamo un giro tra le vie del centro e decidiamo di trascorrere le ultime ore sull’isola sulla celebre Playa de Las Canteras. La spiaggia si estende per tre chilometri lungo il centro città. È una spiaggia libera, ampia e di sabbia fine. Essendo in una posizione strategica è frequentata sia da local che da turisti, è una spiaggia estremamente vivace! Qui troverete persone che giocano a racchettoni e gente dedita alla tintarella, gruppi di amici con frigoriferi colmi di cerveza e musica alta e famiglie che giocano con la sabbia o in acqua, tutti insieme sotto lo stesso sole!
Dopo qualche ora in spiaggia torniamo in aeroporto, lasciamo l’auto e salutiamo Gran Canaria da un mini aereo della compagnia Binter Canarias su un volo interno di venti minuti diretto alla mia amata Fuerteventura!

Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.