Non avevo mai preso in considerazione un viaggio in Corsica principalmente per due motivi: pensavo che fosse una destinazione molto cara ed ero convinta che non mi avrebbe colpito fino in fondo. Sono qui per fare ammenda, niente di più sbagliato: l’isola corsa può rivelarsi una meta perfetta per soddisfare diversi tipi di esigenze e può tranquillamente essere presa in considerazione come una meta estiva low cost. Ecco il mio itinerario in Corsica del nord in estate.
In un articolo di consigli pratici per un viaggio in Corsica ho già parlato di traghetti, spostamenti, posti in cui dormire, strade e consigli per vivere al meglio il vostro viaggio. Qui vi racconterò il mio itinerario, tra l’entroterra e il nord dell’isola.
Cose importanti da considerare per un viaggio in Corsica
Vedere la Corsica in una settimana è impossibile. Partite da questo presupposto, così come vederla in due settimane. A meno che non abbiate intenzione di passare la maggior parte del tempo in macchina. L’idea di massima per vedere tutta l’isola e poter organizzare al meglio il vostro itinerario potrebbe essere questa. Per l’indice della Corsica, il Cap Corse, sono necessari 3 giorni, per il nord della Corsica è necessaria una settimana e per il sud anche. Potreste decidere di associare a una visita del nord della Corsica anche il Cap Corse o due settimane nel sud e includere anche il nord della Sardegna: le due isole sono collegate con numerosi traghetti ogni giorno. Considerate però queste indicazioni di massima e diffidate di chi vi dice che in una settimana ha visto tutta l’isola!

Come decidere quale parte della Corsica visitare
Vi do delle indicazioni di massima, da prendere ovviamente con le dovute precauzioni. Il sud della Corsica dicono che sia la parte più bella e selvaggia. La costa est, quella rivolta verso l’Italia, è ricca di fondali bassi e sabbiosi. La costa ovest, dalla parte opposta, ha invece una costa rocciosa e acque cristalline. Il nord è ricco di spiagge e calette e tantissima natura. Il Cap Corse è la zona più selvaggia in assoluto, quella in cui il turismo di massa è ancora molto lontano, le strade sono spesso strette ma poco battute. Ezia vi ha già parlato del suo itinerario a Cap Corse.
Itinerario in Corsica del nord in estate
Giorno 1
Arrivo a Bastia, direzione Corte
Abbiamo organizzato interamente il nostro viaggio di una settimana in Corsica il giorno prima di partire, acquistando quindi all’ultimo i biglietti per il traghetto e scegliendo un appartamento a Corte, nell’entroterra corso. Nonostante l’organizzazione all’ultimo minuto, non abbiamo avuto problemi a trovare i biglietti per il traghetto con Corsica Ferries, un po’ di problemini in più per trovare un appartamento a buon prezzo, che soddisfasse i nostri bisogni.
Arrivati a Bastia e affamati, dopo aver preso la macchina ed essere usciti dall’area portuale, siamo andati a caccia di brioches francesi e ci siamo diretti subito al mare. Bastia è una piccola cittadina, che si gira comodamente a piedi in un paio di ore. E che sia l’alba o il tramonto, volgete lo sguardo verso di lei appena arrivati o prima di partire perché è pura meraviglia! Le spiagge vicine non sono meravigliose, ma perfette per una pausa e un tuffo, prima di riprendere il cammino.
Giorno 2
Lozari, uno dei posti di mare più belli della Corsica
L’obiettivo del nostro secondo giorno era principalmente uno: riempiamoci gli occhi di mare, la pelle di sole e sale, i capelli di vento e sabbia. E Lozari era ed è il posto perfetto per tutto questo, con la sua costa a mezzaluna di spiaggia bianca. Un sentiero staccionato in legno immerso nella natura e poi eccolo lì: il mare con un’acqua a dir poco cristallina. Le spiagge in Corsica sono molto ampie, basterà allontanarsi un po’ per essere lontani dalla folla e avere il vostro pezzetto di spiaggia tutto per voi. Questa spiaggia potrebbe non essere l’ideale se avete dei bambini piccoli o per chi non sa nuotare: il fondale, dopo pochi passi, va subito in profondità. E inoltre, quando soffia il Mistral è impossibile evitarlo. Ma ve la consiglio con tutto il cuore se invece avete voglia di nuotare o se cercate un po’ di pace e sano relax.

Poco distante dalla spiaggia di Lozari c’è l’isola Rossa, con il suo tratto costiero meraviglioso, ma sicuramente più affollato. Particolare menzione alla spiaggia di Brodi, tra le più belle dell’isola. Dall’isola Rossa abbiamo ancora tirato diritto, verso Calvi, piccolo borgo arroccato che vi consiglio sinceramente di visitare. Quella sera era nuvoloso e schiacciato dal vento, ma la sua street art, i cappelli dei negozi esposti, che svolazzano via, i suoi piccoli ristorantini scavati nella roccia sono davvero meravigliosi.

Giorno 3
Direzione Ajaccio, la capitale dell’isola
Il giorno dopo abbiamo deciso di scendere fino ad Ajaccio, già verso il sud dell’isola. Qui, nella cattedrale barocca di Notre Dame, è stato battezzato Napoleone e al suo interno contiene dipinti di Tintoretto e Delacroix. Ajaccio è infatti la città natale di Napoleone, e la casa in cui è vissuto si può visitare nel centro storico. Tra le spiagge più belle Marinella, Saint-François, Isolella e quella di Barbicaia. Con una tappa più lunga si potrebbero vedere le isole Sanguinare, che raccontano essere stupende al tramonto o prendere un traghetto e andarle a vedere di persona, più da vicino. Per goderci il tramonto qui, siamo tornati verso il nostro appartamento a Corte che non c’era già più luce e le strade erano completamente buie, cosa da considerare quando dovete fare almeno un’oretta di tragitto alla fine della giornata.
Giorno 4
Baie azzurre, Gole della Restonica e Calanques di Piana
L’obiettivo della giornata era andare a visitare le Calanques di Piana, Patrimonio Unesco dal 1998, all’ora del tramonto. La strada da percorrere è tutta curve e davvero bella, incontrerete numerosi borghetti minuscoli e viste panoramiche incantevoli. Vi consiglio una sosta per un caffè speciale, con vista direttamente sul golfo di Liscia, nella strada che va verso Calcatoggio. Ed è proprio nel golfo di Liscia che vi consiglio di scorgere una bella caletta dove fare una sosta bagno. In questo golfo l’acqua è davvero incantevole e ci sono talmente tante piccole calette che riuscirete senza dubbio a trovarne una non affollata.

Verso le 6 di sera, dopo un’intera giornata di mare, siamo partiti alla volta delle calanques. Le Calanques di Piana sono formazioni rocciose di granito rosso che si elevano sulla costa e si buttano nel mare, creando dei meravigliosi contrasti di colore, tra il blu dell’acqua e il rosso acceso della roccia, che al tramonto si accende ancora di più. L’incessante lavoro dell’acqua e del vento hanno creato solchi e fessure che donano un aspetto unico a queste calanques. Non perdetevele: cercate di includere la visita a queste meravigliose rocce sia che andiate al nord, sia che siate al sud dell’isola.

Abbiamo raggiunto Porto e poi siamo andati verso Corte, nell’entroterra, per rientrare a casa. La strada da questo tratto di costa all’entroterra è molto bella. Piccolina e poco battuta, con tantissimi maialini e capre lasciate pascolare liberamente sul bordo strada. Per questo motivo vi consiglio di procedere con molta prudenza. Passando di qui con l’auto avrete la sensazione di salire fino a un punto panoramico con un notevole dislivello sul mare, per poi scendere giù a valle: temperature di montagna, con molti gradi in meno, campeggi e parcheggi per camper e van. Anche qui, tantissimi maialini lasciati liberi di pascolare, proveniente da casette di montagna vicine.

Quando ricomincerete la discesa in poco tempo vi ritroverete tra le gole della Restonica, a oltre 1000 metri di altitudine. Nella Valle della Restonica, tra laghetti alpini, boschi, torrenti, rocce a bordo strada la temperatura, nonostante sia estate, è molto fresca. L’unica strada che conduce qui sembra un’apertura tra le rocce selvagge e incantevoli, anche in questa stagione. Siamo ormai vicino a Corte, mancano solo una quindicina di chilometri alla cittadina. Vi consiglio un’escursione di un giorno intero in queste zone, soprattutto se non amate il caldo e preferite le camminate di trekking in montagna rispetto che al mare. Sono tantissimi i percorsi, dai più semplici a quelli per esperti e in alcuni tratti delle gole è anche possibile fare il bagno.

Giorno 5
Verso l’est della Corsica: tra i vigneti e i fondali bassi di Aléria
Visita a Corte e tramonto al faro dell’Isola Rossa
Avevamo deciso di dividere la giornata in due: andare verso l’est della Corsica, unica tappa del nostro viaggio da questo lato dell’isola, fare tappa a Corte per un aperitivo veloce e per visitare la cittadina e poi su verso l’isola Rossa, per goderci il tramonto e la vista spettacolare dal faro.
Di buon’ora siamo partiti verso Aléria, unica tappa del nostro itinerario ad est dell’isola. La città è anche uno snodo interessante per organizzare un itinerario completamente a est della Corsica: considerate che dista due ore da Bastia e due ore da Porto Vecchio. Famose per le sue rovine romane, che a meno che non siate grandi appassionati non vi consiglio di visitare, trattandosi davvero di pochi resti, è qui che il paesaggio corso cambia ancora. La città di Aléria si trova in una posizione rialzata rispetto al mare, in una zona in passato difficile e paludoso. Dopo essere stata bonifica, è diventata territorio di vigneti: è qui che viene prodotto la maggior parte del vino corso. Il luogo ideale per fare tappa tuffo con i bambini: spiagge di sabbia e fondali poco profondi.
Vivevamo a pochi passi da Corte, che è anche il paese interno più grande della Corsica, e vi consiglio di includere una tappa all’interno dell’isola corsa, selvaggio e aspro. Alla confluenza dei due fiumi Tavignano e Restonica sorge questa cittadina, celebre anche per l’Università. Importante è la zona della cittadella, simbolo di resistenza e indipendenza corsa, dalla quale godere di una vista incantevole sulle valli dei due fiumi. La cittadina di Corte è anche l’ideale per assaggiare alcune specialità corse, come i salumi e i piatti di carne, ma anche i formaggi.

Lasciata la cittadina di Corte alle nostre spalle, siamo tornati verso il nord dell’isola, in uno dei luoghi forse più turistici: l’Isola Rossa. Lasciata la macchina all’ingresso del paese, abbiamo passeggiato per le sue vie, fatto qualche acquisto di souvenir e ci siamo diretti verso il porticciolo, dal quale già si vede il Faro della Pietra, più comunemente conosciuto come il Faro dell’isola rossa, un faro marittimo, incastonato in un panorama suggestivo.

Vi consiglio di incamminarvi verso il faro all’ora del tramonto, quando il caldo diventa meno pungente e il cielo e il mare si preparano ai colori più inaspettati. Ho una predilezione per i fari, per il mare, per il tramonto, ma conservo quel momento nel cuore con una certa gelosia.

Giorno 6
Il Deserto di Agriates e la Spiaggia di Ostriconi
Tra Saint Florent e l’isola Rossa, nell’estremo nord della Corsica, il deserto di Agriates è indubbiamente tra gli angoli più selvaggi di tutta la Corsica. Una grande riserva naturale, circondata da spiagge immacolate, animali liberi e la tipica vegetazione della macchia mediterranea, con i suoi colori netti e i profumi pungenti. Il luogo ideale per trekking, passeggiate a cavallo, canoa e diversi tipi di escursioni, a seconda di quello che preferite.

Se siete qui anche per il mare vi consiglio di dirigervi in auto dalle parti della spiaggia di Ostriconi e di camminare nella riserva, per il sentiero che conduce al mare. Camminerete in un sentiero circondato interamente dalla vegetazione e magari in lontananza potreste intravedere cavalli liberi o mucche al pascolo. Dovrete oltrepassare un piccolo torrente, prima su un ponticello e poi un altro piccolo torrente a piedi: infradito o piedi scalzi sono l’ideale. Dopo queste due piccole prove di coraggio sarete arrivati alla spiaggia di Ostriconi e potrete godervi la vostra giornata di mare, nel cuore selvaggio della Corsica: una bella spiaggia di sabbia lunga circa 700 metri, con qualche duna. Attenti a fare il bagno se il mare è agitato, perché le correnti sono molto forti e spingono al largo.