In una mattina del nostro viaggio siciliano ci siamo diretti alla stazione di Trapani, direzione Mazara del Vallo. Non avevo letto molto di questa cittadina della Sicilia saracena e le informazioni in mio possesso, le avevo assorbite principalmente da fatti di cronaca abbastanza agghiaccianti, accaduti negli ultimi anni.
Non avevo grandi pretese nei confronti di questa città, che mi aspettavo arida e un po’ abbandonata a se stessa.
E invece, per me, Mazara del Vallo è stato amore a prima vista.
Arida è arida, sicuramente erano moltissimi giorni che non pioveva. L’aria era calda e afosa e il sole non ci ha dato tregua tutto il giorno.
Abbandonata a se stessa lo è, soprattutto in alcune zone e vicoli, ma è quel trasandato che non lede un luogo ma, al contrario, aggiunge fascino e carattere.
La stazione è a pochissimi passi dal centro e dal mare – zona in cui è vietata la balneazione. Per farvi un bel bagno, dalla stazione dei treni dovrete camminare un bel po’. Noi abbiamo preferito concentrarci sul centro e passeggiare tutto il giorno nella kasbah.

Mazara, deriva dall’arabo e significa porto: il rapporto tra la città e il mare è ancora oggi fortissimo. In antichità acquistò importanza, sia come base commerciale sia come fortezza. Durante il Periodo Romano, Mazara acquisì sempre più importanza, ma il periodo di massimo splendore lo raggiunse sotto la dominazione musulmana, quando divenne capitale del vasto territorio amministrativo denominato appunto Val Di Mazara – da qui, il nome Mazara Del Vallo.
Uno dei luoghi in cui sono incappata per caso e che mi ha fatto innamorare sin da subito è la vecchissima Chiesa di San Ignazio, ormai ridotta un rudere, di cui sopravvive unicamente la facciata. Ridotta così dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale è una chiesa a cielo aperto, tra pietre e azzurro del cielo, in cui rimarrete incantati.


E poi, passeggiate senza meta all’interno della Kasbah: respirerete la sua atmosfera islamica, il suo essere multietnica e multiculturale, sia per la presenza dei numerosissimi immigrati provenienti da Tunisia e Marocco – uno dei tassi più elevati di tutta Italia, sia per la permanenza delle architetture in stile arabo. Scoprirete viuzze abbellite da murales, angolini con piastrelle e scritte: colori e odori che vi porteranno verso terre lontane.




La Kasbah è uno di quei posti in cui si cammina guardando a destra e sinistra, in alto e in basso, e ogni volta si scopre qualcosa di nuovo!
Sono assolutamente d’accordo con ogni parola!
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Mi fa piacere 🙂 Mazara è stata una sorpresa: l’amoooo ! ❤
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