Dopo la mia laurea ho deciso di concedermi un viaggio con la V maiuscola. Con tutti i soldi guadagnati da ripetizioni e risparmiati negli anni ho deciso di partire con la mia amica Francesca alla volta del Messico.
Perché il Messico? Perché avevamo voglia di una meta in cui ci fosse un mare incantevole ma anche la possibilità di visitare e fare esperienze lontane dall’ordinario. Così è stato. Siete pronti per un viaggio intercontinentale?

Il nostro viaggio è iniziato a Milano verso fine settembre. Francesca all’epoca si era trasferita lì per lavoro e dato che il nostro aereo partiva da Malpensa, l’ho raggiunta un paio di giorni prima. Ricordo che eravamo eccitate, impazienti di partire e felicissime. Atterrate a Cancun, in un primo momento saremmo state nello Stato dello Yucatan, situato a sud-est del territorio per visitare la riviera Maya, successivamente ci saremmo spostate a Playa del Carmen.
Non siamo partite nel periodo migliore: ad agosto e settembre c’è la stagione delle piogge e degli uragani e quindi è sconsigliabile partire prima di ottobre. Abbiamo rischiato e ci è andata bene, al nostro arrivo la stagione degli uragani era finita, lasciandosi dietro un bel po’ di disastri.
Nel viaggio in Messico ho capito molte cose. Ho visto delfini e tartarughe marine, ho camminato vicino a iguane grosse come due gambe, ho nuotato nel Mar dei Caraibi e in una riserva protetta, ho fatto snorkeling in un cenote, anzi due, ho scalato le piramidi Maya arrivando in cima e guardando l’orizzonte ho visto solo foresta tropicale su tutti i lati, ho visto, nel buio più tetro, milioni di lucciole, ho bevuto tequila come se non ci fosse un domani.
E poi ci sono loro. Le nuvole.
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