Cosa fare e cosa vedere a Bologna – in un giorno o tutta la vita

Ci sono le città a cui ti leghi senza una ragione plausibile: nessun amore conosciuto a Bologna, nessun corso di studi, master o lavoro, nessun amico che si è trasferito qui lasciando un vuoto, nessun treno perso per fare una follia. Bologna mi è cara come qualcosa a cui senti di appartenere e basta, senza una ragione verosimile.

Così, ogni volta che capitiamo di passaggio ci piace fermarci e starci un po’, ogni tanto ne parliamo sfogliando vecchie fotografie, meditiamo di tornarci, ci concentriamo sui dintorni con la scusa di rivederla: cosa fare e cosa vedere a Bologna, sperando che vi sia cara almeno un pochino.

Con i suoi 38 chilometri di portici solo nel centro storico e 53 chilometri fuori città, Bologna si aggiudica il titolo di città più porticata al mondo. Ci si bacia sotto i portici, si corre sotto quando si è in ritardo, si cammina mano nella mano senza bagnarsi, anche quando piove; per la loro importanza artistica e culturale, i portici bolognesi sono stati candidati a diventare Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Siamo tutti d’accordo, no?

Cosa fare e cosa vedere a Bologna

Le due torri, Garisenda e degli Asinelli

Tra i simboli indiscussi della città bolognese, le due torri Garisenda e degli Asinelli devono essere tra le prime tappe di un itinerario a piedi a Bologna.

Torre degli Asinelli è visitabile, con una salita impegnativa di 498 gradini nella sua scala interna. Una volta arrivati in cima dei suoi quasi 100 metri, la fatica sarà ripagata da una bella vista dall’alto su Bologna. Torre degli Asinelli ha un’imponente pendenza che potrete osservare dallo skyline bolognese ed è la torre medievale pendente più alta al mondo. Meglio prenotare online la visita, è sempre affollata e tra le mete più ambite della città.

Torre Garisenda invece non è visitabile, è la sorella minore di Torre degli Asinelli e non era l’unica; fino al 1919 erano in tutto cinque le torri: Asinelli, Garisenda, Artenisi, Guidozagni, Riccadonna, le ultime tre vennero abbattute dall’amministrazione comunale.

I portici di Bologna

Si potrebbero scrivere poesie, storie, canzoni sui portici di Bologna. Chissà quanti amati si sono riparati dalla pioggia, o nascosti per un bacio. Li trovo sempre romantici i portici: accoglienti, accudenti, affidabili. Quelli di Bologna sono lunghissimi, solo nel centro storico se ne contano 38 chilometri.

Cosa fare e cosa vedere a Bologna

Piazza Grande

Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è
Sulle panchine in Piazza Grande
Ma quando ho fame di mercanti come me
Qui non ce n’è
Dormo sull’erba e ho molti amici intorno a me
Gli innamorati in Piazza Grande
Dei loro guai, dei loro amori tutto so
Sbagliati e no (…)

Lucio Dalla ha pensato di dedicare alla bella piazza bolognese una canzone, diventata tra le sue più celebri. In realtà Piazza Grande si chiama Piazza Maggiore, ma ormai nessuno la riconosce più con questo numero. Qualcun altro invece è sicuro di affermare che la canzone si riferisca a Piazza Cavour, piazza molto cara al cantautore. È una delle piazze più antiche di Italia, completamente circondata da edifici importanti e che hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia di Bologna.

Fontana del Nettuno

Impossibile da non notare, la bella Fontana del Nettuno, in marmo e bronzo, si trova nella piazza omonima, vicino a Piazza Maggiore, o Piazza Grande. Venne costruita dal fiammingo Giambologna su progetto di Tommaso Laureti e venne voluta da Pier Donato Cesi, vicidelegato pontificio. Venne costruita tra il 1563 e il 1566 per abbellire la nuova Piazza del Nettuno aperta dopo l’abbattimento di piccole costruzioni e adiacenti a Piazza Maggiore. Simbolo del potere papale, lo scopo era proprio costruire un’opera che simboleggiasse la munificenza del buon governo pontificio di Pio IV: come il dio Nettuno domina le acque, così il Papa domina il mondo. Ai piedi del Dio sono presenti quattro putti, che rappresentano i fiumi Gange, Nilo, Rio delle Amazzoni e Danubio, cioè i fiumi dei continenti che allora erano conosciuti.

Ghetto ebraico

In pieno centro medievale, il Ghetto Ebraico di Bologna conserva ancora oggi la sua struttura urbanistica originaria: un dedalo di stradine strette, androni e piccoli cortili in cui furono rinchiusi dallo Stato della Chiesa gli ebrei di Bologna a partire dal 1556. Inizialmente gli ebrei qui vissero fino al 1569, quando vennero espulsi e cacciati

La via dell’Inferno, al cui civico 16 si trovava la sinagoga, era la strada principale del ghetto, da cui partivano numerose stradine. Il ghetto ricopriva un’area piuttosto grande, chiusa da due cancelli: il primo si trovava all’imbocco di via dei Giudei e il secondo dove oggi c’è via Oberdan, che in passato aveva un altro nome.

Cosa fare e cosa vedere a Bologna

Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio

L’Archiginnasio di Bologna è uno dei palazzi più significativi e importanti della città di Bologna. Si trova nel cuore del centro bolognese e fu sede dell’antica Università di Bologna, tra le più rinomate e storiche.

Attualmente è sede della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio ed è possibile visitarla gratuitamente: è un luogo colmo di fascino, incredibile per gli instancabili lettori e gli amanti dei lettori, imperdibile se vi trovate a Bologna. La biblioteca venne fondata nel 1801 presso il convento di San Domenico per raccogliere il patrimonio librario degli ordini religiosi che vennero soppressi da Napoleone. È la più grande biblioteca dell’Emilia Romagna e conserva importanti testi delle più svariate discipline, oltre a 3500 manoscritti.

Teatro Anatomico

Uno dei luoghi più incredibili della città è il Teatro Anatomico, una sala che si trova all’interno del palazzo dell’Archiginnasio e utilizzato storicamente per le lezioni di anatomia tenute per gli studenti della facoltà di Medicina di Bologna. Il Teatro Anatomico fu progettato nel 1637 ed era chiamato così per la sua forma ad anfiteatro, che permettesse agli studenti di medicina una visuale ottima da qualsiasi punto della stanza. Al centro è presente il grande tavolo in marmo e tutta la sala è costruita interamente di legno di abete.

La prenotazione per la visita al Teatro Anatomico è vivamente consigliata sempre, ma obbligatoria per sabato, domenica e giorni festivi. Potete prenotarvi a questo link per essere sicuri di non perdere la vostra visita. Il prezzo è di 3 euro, più 0,50 per la prenotazione.

Fondazione Lucio Dalla

Nel marzo 2014 è stata costituita a Bologna la Fondazione Lucio Dalla per volere dei cugini del noto cantautore che hanno aspettato il giorno del suo compleanno per dare vita alla fondazione che porta il suo nome. La Fondazione Lucio Dalla ha come obiettivo quella di salvaguardare la memoria artistico-culturale del cantautore, nato proprio a Bologna e per diffondere e valorizzare la sua storia come artista e non solo.

È possibile visitare la Casa di Lucio, luogo a cui era molto legato. La casa si trova al piano nobile storico costruito nel Quattrocento e che che all’inizio del Cinquecento divenne di proprietà della famiglia Fontana. Le stanze della casa sono state intitolate prendendo spunto dalle storie che ciascuna racconta e ci si può immergere tra i luoghi e gli oggetti che hanno circondato la vita del cantautore. La casa di Lucio Dalla è visitabile previo prenotazione e all’interno non è consentito scattare fotografie.

Cosa fare e cosa vedere a Bologna

Santuario di San Luca

Un santuario in un luogo incredibile, che si trova in posizione collinare, poco distante da Bologna, anche se sembra lontanissimo dalle vie e dai rossi tetti bolognesi, immerso nel verde della natura e con una posizione panoramica da lasciare senza fiato. L’edificio sorge sul luogo di un antico romitorio femminile fondato nel 1194. La struttura attuale è di Dotti ed è stata consacrata nel 1765.

Il Santuario di San Luca può essere raggiunto in auto o a piedi, direttamente dal centro storico di Bologna, da porta Saragozza, attraverso una lunga e caratteristica via porticata, che sale ripidamente fino al santuario. Quest’ultimo è infatti destinazione di pellegrinaggio per numerosi fedeli. Una tappa da non perdere se ci si trova a Bologna.

Finestrella di Via Piella

In Via Piella si trova la porticina più famosa di Bologna che non potrete non vedere perché di solito è anticipata da una lunga, seppur scorrevole, coda di persone che attendono di aprirla e scattare una fotografia. La finestrella si apre sul Canale di Reno, scampato alle coperture che sono state attuate tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento.

Questo tratto del fossato in passato aveva scopi difensivi ed era fornito di lavatoi privati a ponte levatoio, costituiti da grandi tavole di legno su cui si mettevano le donne per lavare i panni senza bagnarsi totalmente. Ironia della sorte, oggi lo troverete spesso privo di acqua.

Bologna dintorni, dove andare

I dintorni bolognesi sono belli e interessanti almeno quanto la città di Bologna, da scoprire tutti!

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