Visita Castello San Sebastiano Po e al parco tra le sfumature autunnali

Fare i turisti a km 0, andare alla ricerca di veri paradisi dietro casa, lasciandosi cullare e stupire dalla stagione corrente. Decisamente il modo di viaggiare di molti in questi ultimi mesi, sicuramente il mio modo di scoprire nuovi vicinissimi e lontani luoghi in Italia. Ci sono posti, a meno di un’ora di strada da Torino, lontani dallo smog e dal cemento, da godere a pieni polmoni tra i colori aranciati di un autunno che ormai è arrivato e non vede l’ora di mostrarci quanto splendore è in grado di sprigionare. Ed ecco che proprio un luogo non lontano da casa, incendiato di colori autunnali e avvolto da una misteriosa foschia, si trasforma in una sorpresa, la visita al Castello San Sebastiano Po e ai suoi incredibile giardini.

Castello San Sebastiano Po, ai piedi del Monferrato

Perfetto per una fuga romantica lontano dalla città ma non così tanto, un sogno per chi desidera una location unica per festeggiare un giorno importante, il Castello San Sebastiano Po è immerso nell’omonimo paese ai piedi del Monferrato, che conta meno di 2000 abitanti e si erge su un cucuzzolo. Offre così ai suoi visitatori, quando non è avvolto dalla nebbia, un meraviglioso belvedere. Scelto come location per workshop e seminari, per eventi all’aperto e come luogo simbolo del giorno di decine di coppie di spose, vi basterà varcare la soglia dell’ingresso e iniziare ad esplorarlo da soli nel silenzio, per rendervi conto di quanta magia possa sprigionare questo luogo.

Come è capitato a me, spinta da un invito a cui proprio non avrei potuto rinunciare, ho percorso gli ultimi metri del viale prima del castello circondata da un bellissimo e giallo foliage. Pochi passi ed eccomi a entrare nella roccaforte come una dama di altri tempi: l’umidità trattenuta dalle mura antichissime mitigata dai tanti camini sparsi per le stanze accesi, bouquet di fiori profumati appoggiati su comò e tavolini in legno, divani e cimeli di tempi passati.

È inoltre possibile dormire nel Castello San Sebastiano Po, che ha a disposizione degli ospiti sia camere sia appartamenti. Incluse di tutti i comfort, mantengono il loro bellissimo arredo storico.

Dormire nel Castello San Sebastiano Po è possibile

Visita Castello San Sebastiano Po

La sua storia

35 camere, 130 posti letto, svariati ettari di parco che nei secoli hanno ospitato più di 3000 specie vegetali diverse e 4 ettari di bosco.

Le sue origini sono medievali e risalgono probabilmente al X Secolo, quando il paese faceva parte del Marchesato del Monferrato. Probabilmente teatro di guerre, poteri forti e contrastanti e supremazie territoriali, dei primi secoli non si sa molto del castello e dei suoi proprietari, fino al 1761, data in cui il Conte di San Sebastiano, Paolo Federico Novarina, incaricò l’architetto torinese Bernardo Vittone di ristrutturare completamente il castello, secondo i gusti correnti del Barocco.

La galleria, uno degli spazi più affascinanti del castello
Il tavolo meravigliosamente abbellito dalle decorazioni floreali autunnali di Pane e Tulipani

Intorno al 1800 il Castello vive i suoi anni di massimo splendore, grazie anche ai meravigliosi affreschi alla galleria, per opera del pittore e architetto piemontese Pietro Bagetti. Si narra che dal castello siano passati numerosi ospiti illustri, come Napoleone I e lo stesso Cavour.

Decorazioni floreali a cura di Pane e Tulipani Emporio Floreale

I Conti e i loro discendenti hanno abitato queste stanze ricche di storia per oltre 4 secoli, fino al 1986 quando il castello e i suoi arredi, e tutto ciò che lo circonda, vengono venduti all’asta passando nelle mani degli attuali proprietari.

I suoi giardini

Se gli interni del castello sono un susseguirsi di nicchie, porticine che si confondono con le pareti che sembrano portare chissà dove, gallerie affrescate e giardini segreti, sono stati gli esterni del castello a lasciarmi colma di meraviglia.

Nel 1810 il noto architetto paesaggista Xavier Kurten disegna il parco, che diventa subito e a tutti gli effetti un orto botanico e luogo di studio dell’università di botanica di Torino. Nel parco è presente un giardino all’italiana, un frutteto e una grande serra, data dall’unione di tre piccole serre, che sorgono accanto al tempietto neoclassico. Quest’ultimo vi lascerà stupiti: scoprirete infatti una volta aperta la porticina del tempietto, che la sua unica funzione era quella di separare l’accesso ad un’altra sezione del giardino. E tutto il parco è così: porte, cancelli, muretti, con nessun’altra funzione se non quella di dividere i diversi ambienti e creare un effetto sorpresa nel visitatore. Al di là della porticina del tempietto si trovano 4 ettari di sterminato, meraviglioso e ribelle bosco. La porta che divide il tempio dal resto del parco ha un significato fisico ma anche allegorico; voleva infatti rappresentare la divisione tra giardino curato con una natura addomesticata e bosco incolto, con una natura fuori controllo.

Le serre sono il vero fiore all’occhiello di questo luogo: per la loro costruzione il Conte, appassionato di botanica, spese una fortuna e arrivò a conservare più di 1300 specie diverse nel corso degli anni.

Il Conte, appassionato di botanica, spese una fortuna per la costruzione delle Serre
Le Serre arrivarono ad ospitare oltre 1300 specie vegetali

Castello San Sebastiano Po, si può visitare?

Assolutamente sì. Essendo location di numerosi eventi non ci sono giorni con orari fissi in cui visitarlo, ma è possibile contattare per email o per telefono il castello e accordarsi per una visita guidata degli interni e dei suoi esterni, in settimana o preferibilmente nei weekend in mattinata.
Il costo della visita è di 7 euro per adulto.

Visita Castello San Sebastiano Po

Dove mangiare nei dintorni

Proprio a meno di venti passi dall’ingresso principale del castello ho mangiato alla Trattoria della Villa, una vera trattoria italiana con tanto di tovaglie a quadrotti bianchi e rossi, con due piani all’interno in autunno e inverno scaldati dal camino e un bel dehor esterno per mangiare in estate circondati dalle colline monferrine. La cucina è quella tipica e ottima piemontese.

Se capitate in autunno non potete perdere la battuta di fassone con scaglie di tartufo nero e come primo piatto i tajarin all’uovo con tartufo bianco, innaffiati da un bel bicchiere di Barbera.

Trattoria della Villa a San Sebastiano Po, un trionfo di tajarin e tartufo

[ Grazie a Castello San Sebastiano Po per l’invito alla Blogger Experience ]

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