Avete presente quando scorrendo il feed di Instagram vedete la fotografia di un posto ed è normale chiedersi: “Ma sarà reale?” Oppure quando guardate un film d’avventura in cui il protagonista approda su una spiaggia esotica e siamo quasi per scontato che sia semplicemente una scenografia? Ecco, se si tratta di Nusa Penida posso assicurarvi che sia tutto vero! Vi porto in viaggio a Nusa Penida, l’isola da cartolina e incontaminata a solo un’ora da Bali.
Avevo visto qualche fotografia online e non me l’ero più tolta dalla testa. Quando abbiamo optato per Bali come meta per il nostro viaggio estivo, ho posto il veto. Non sarei tornata se non avessi almeno trascorso tre giorni su Nusa Penida. Volevo vederla con i miei occhi e volevo incantarmi, e l’ho fatto! Mi sono incantata, mi sono stupita e come un disco rotto ho ripetuto Wow per tre giorni, per la gioia di Federica e di Noymann… E vi consiglio di prevedere almeno un giorno su quest’isola magnifica, non ve ne pentirete!
Viaggio a Nusa Penida: come organizzare il viaggio
Per comodità e mancanza di tempo ho deciso di affidare l’organizzazione di questa escursione ad Oka ed alla sua agenzia la Sayap Bali. Abbiamo richiesto un tour personalizzato di tre giorni inclusi il transfer a Bali, la fast boat per l’isola, hotel e driver a Nusa Penida ed un’esperienza extra. Generalmente prediligo il fai da te, ma devo dire che è stata un’ottima scelta. Insieme abbiamo definito l’itinerario a su WhatsApp con pagamento anticipato con PayPal: è stato veloce, semplice, comodo e economico. Sono stati seri, puntuali e non abbiamo avuto alcun disguido.
Viaggio a Nusa Penida : itinerario 3 giorni Nusa Penida
Giorno 1
Abbiamo appuntamento con il nostro driver al nostro hotel di Ubud alle 6.30 del mattino dove partiamo puntualissimi in direzione del Porto di Sanur. Ci aspetta alle 8.00 una fast boat per Nusa Penida. Dal driver veniamo accompagnate direttamente al banchetto della compagnia di traghetti dove ci verrà indicata la barca. Prima di partire il driver ci scatta una fotografia che manda al nostro driver di Nusa Penida.
È bene sapere che nel Porto di Sanur non esiste un molo, si sale sulle barche direttamente in acqua dalla spiaggia, quindi partite con abbigliamento comodo, pantaloni o gonne corte ed infradito, quest’ultime dovrete lasciarle in un cesto prima di salire dell’imbarcazione quindi evitate scarpe di valore. Se avete valigie o trolley potete farvi aiutare dai ragazzi delle imbarcazioni che le trasporteranno per voi, se come me viaggiate con lo zaino è tutto più semplice.Valigie e zaini verranno caricati sul secondo piano dell’imbarcazione, se avete bisogno di qualcosa prendetelo prima e se avete una copertura impermeabile usatela!
Una volta scesi sul molo a Nusa Penida ritroverete sia le scarpe che le valigie.
Raggiungiamo l’isola in meno un’oretta di navigazione ed arriviamo al porto di Nusa Penida dove ci aspetta Noyman, il nostro sorridentissimo driver che ci porterà in giro per l’isola durante i prossimi giorni!
Non appena arrivati sull’isola bisogna pagare una piccola tassa turistica di 5 Rupie a persona. All’uscita del molo troverete il banchetto dove pagarla.
Noymann ci porta subito in hotel dove facciamo il check in, ci cambiamo al volo e con una borsa con il cambio “da spiaggia” torniamo in auto. Iniziamo ufficialmente la nostra prima giornata a Nusa Penida da Diamond Beach, una spiaggia ai piedi di alte scogliere bianche, un mare cristallino un paio di palme, insomma paradisiaca!
Per raggiungere la spiaggia bisogna scendere una lunga scalinata, ricavata nella parete di roccia, che arriva ad una piccola tettoia dove troverete un’altalena ed una piccola baracca dove i driver si fermano a chiacchierare tra loro. A questo punto per arrivare alla spiaggia bisogna scendere lungo la roccia con l’aiuto di una corda, niente di difficile. Ma se portate con voi delle sneaker sarà tutto più semplice, il sentiero non è infattibile neppure con le infradito (!).
Diamond Beach, uno dei luoghi da cartolina di Nusa Penida
Ci fermiamo un paio d’ore in spiaggia dove facciamo un bagno veloce. Quando la marea inizia ad alzarsi ed il sole a scendere decidiamo di tornare su al punto panoramico.
In questa spiaggia è possibile fare il bagno, ma con cautela rimanendo a riva e solo se si è esperti nuotatori, qui le correnti sono forti e pericolose. Mentre eravamo in spiaggia un ragazzo è stato trascinato a largo dalla corrente e se non fosse stato per alcuni driver ed una coppia spagnola che si sono lanciati in acqua per ad aiutarlo, probabilmente sarebbe finita molto male.
Una volta risaliti scendiamo nuovamente dall’altro versante un’altra lunga scalinata e raggiungiamo l’Athut Beach, una spiaggia di sabbia dorata attrezzata. Qui ci sistemiamo sotto un ombrellone, ordiniamo due Lemon Iced Tea ghiacciati e passiamo il pomeriggio tra pisolini ristoratori e lunghi bagni. La spiaggia è in un’ampia baia riparata, dove non ci sono correnti troppo forti e si possono fare dei bagni in tutta tranquillità.
Ritorniamo da Noyman, il nostro driver, sul programma ci sarebbe ancora un’altra tappa, ma siamo stanche e decidiamo di rientrare in hotel, il Ayu Bali Resto, dove ci godiamo il tramonto dalla terrazza sul mare.

Viaggio a Nusa Penida : itinerario 3 giorni Nusa Penida
Giorno 2
È il secondo giorno, Noymann arriva puntualissimo alle 9 e non stiamo più nella pelle. Questa mattina andiamo a fare snorkelling! Arriviamo ad un piccolo porticciolo dove saldiamo in contanti l’escursione, lasciamo Noymann ed il nostro cambio d’abito nel centro snorkeling.
Sull’isola è presente un solo ATM, e quando c’eravamo noi non era funzionante, quindi prima di partire consiglio di prelevare una somma tale da coprire comodamente il vostro soggiorno ed eventuali spese extra.
Saliamo su una piccola barca in direzione di Manta Bay, siamo arrivate in questa baia per nuotare con le mante che la abitano! Non appena arrivate veniamo sorprese da due bellissime e gigantesche mante, che nuotano tra le barche e la gente, non aspettiamo oltre ci tuffiamo e nuotiamo con loro per più di un’ora. Nuotare tra le mante, nel loro ambiente naturale, è un’emozione grandissima e fortissima, è stata sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita! Dopo circa un’ora ci spostiamo a Crystal Bay e facciamo snorkeling in mezzo a moltissimi pesci colorati, un modo bellissimo per concludere questa esperienza.
Se decidete di fare snorkeling a Manta Bay, e se ne avete il tempo fatelo, non fate il mio errore: acquistate una fotocamera subacquea, ne varrà la pena!
Dopo una doccia ritorniamo in auto e ci spostiamo a Kellingking Beach, il famoso e instagrammabile promontorio a forma di T-Rex. Uno dei punti panoramici più suggestivi di tutta l’isola. E’ mezzogiorno e siccome il sole è cocente decidiamo di non scendere fino alla spiaggia, ci limitiamo a scattare un centinaio di fotografie di rito dalle terrazze panoramiche.

Ci fermiamo per il pranzo sulla terrazza del Sebuluh Resto & Bar, un locale a metà strada tra Kellingking e Broken Beach. Dopo un piatto di ottimi Mie Goreng ed una bella pausa ci dirigiamo verso Broken Beach.
Una volta parcheggiato prendiamo il sentiero che porta verso Broken Beach, ci fermiamo subito all’Angel Billabong. Sono delle vere e proprie piscine naturali che si sono create nella roccia lavica. Indescrivibili per quando sono belle, rimarrete a bocca aperta!
Alcune persone fanno il bagno in queste piscine, se decidete di farlo è a vostro rischio e pericolo. Fatelo soltanto con la bassa marea e se siete nuotatori esperti. Facendo comunque estrema attenzione al punto d’ingresso dell’acqua: inaspettatamente si abbattono delle grandi onde.
Superiamo questa meraviglia e proseguiamo per Broken Beach chiacchierando con Noyman della cultura, delle abitudini e della religione degli abitanti di quest’isola remota. Broken Beach è una piccola baia caratterizzata da uno splendido arco naturale. Maestoso ed imponente questa meraviglia della natura vi lascerà a bocca aperta.
Non è tardissimo e Noyman ha deciso di accompagnarci su una spiaggetta, vicino al nostro hotel, dove si riuniscono i locali per fare due chiacchiere prima di cena e ammirare il tramonto. Una volta sceso il sole ci accompagna in hotel.
Viaggio a Nusa Penida : itinerario 3 giorni Nusa Penida
Giorno 3
È il terzo ed ultimo giorno su quest’isola magnifica, facciamo il check out dal nostro hotel e ci dirigiamo verso la Peguyangan Waterfall. Un tempio dell’acqua che si raggiunge dopo aver percorso 700 scalini ancorati precariamente alla scogliera a picco sul mare. Dopo aver indossato il sarong, che si può anche affittare all’esterno, scendiamo tutti gli scalini e raggiungiamo il tempio, dove trascorriamo un po’ di tempo.

Qui c’è una piccola piscina scavata nella roccia dove poter fare il bagno con la vista sull’oceano. Portatevi un costume ed un cambio e sicuramente non ve ne pentirete!
Risaliamo la lunga scalinata a fatica e dopo una lunga pausa ristoratrice ripartiamo per l’ultima tappa del nostro tour, Tambeling Beach.
Arrivati al parcheggio la spiaggia si può raggiungere a piedi, con una bella camminata, o affittando un motorino.

Il motorino si può affittare con o senza driver, se non si è abituati a guidare uno scooter su sterrati e salite ripide vi consiglio di affittarlo con un driver. Se affittate il motorino con il driver, lui vi aspetterà per il ritorno.
Il motorino lo si deve lasciare ad un primo tempio e si scende un centinaio di scalini per arrivare ad un tempio dell’acqua e successivamente alla piccola spiaggia di magnifica sabbia bianca. Ci fermiamo qua un paio d’ore, ci godiamo il silenzio, la pace e la tranquillità di questo luogo.
A malincuore rientriamo, salutiamo la nostra bella isola e la nostra super guida, il sorridente Noyman, che ci riporta al porto. Ci imbarchiamo sul traghetto per Bali e dopo la traversata di un un’oretta siamo al Porto di Sanur dove ci aspetta il nostro driver che ci porterà al nostro nuovo hotel a Sud di Bali. E il nostro viaggio a Bali continua…
Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.
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