Se cercate un luogo che faccia da base per il vostro itinerario in Valtellina, vi consiglio la città di Sondrio. La cittadina con i suoi 22 mila abitanti è piuttosto grande, ma passeggiando per le vie del suo affascinante centro storico vi sembrerà di essere in un piccolo borgo. Sondrio è perfetta per raggiungere in poco tempo e senza difficoltà numerose tappe della Valtellina, imperdibili e ricche di attrattiva.
Estate o inverno poco conta: la Valtellina e la città di Sondrio offrono attività da fare e da non perdere per tutte le stagioni, 365 giorni l’anno. Vi consiglio un delizioso appartamento in cui dormire a Sondrio e le cose da non perdere in città.
Dove dormire a Sondrio e Calici di Stelle
Per dormire a Sondrio ed esplorare un pezzetto di Valtellina abbiamo scelto l’Appartamento Alpi Retiche. A pochi passi dal centro storico, che abbiamo così sempre raggiunto a piedi, ristrutturato da pochissimo, pulito e confortevole: sono stati giorni nuovi e li abbiamo trascorsi nel migliore dei modi!
Se decidete di visitare la Valtellina considerate che Sondrio può essere un’ottima base da cui partire per esplorare i dintorni. Il centro storico, inoltre, è vivacissimo anche in piena estate, con numerosi eventi e iniziative che fanno accorrere persone anche dai comuni limitrofi, e non solo.
Se come noi ci capitate nella settimana di Ferragosto, non perdetevi, ogni 10 agosto, Calici di Stelle a Sondrio, un appuntamento imperdibile per gli amanti del vino e dell’astronomia: è infatti un evento che celebra la tradizione vitivinicola della Valtellina, dove si potranno fare assaggi e degustazioni direttamente da produttori locali e in presenza di sommelier, nel contesto meraviglioso delle vie e dei cortili del contro storico della città. Per l’occasione, alcuni spazi e luoghi vengono inoltre aperti al pubblico in via esclusiva.


Cosa vedere e cosa fare a Sondrio
Piazza Garibaldi
Fulcro della vita cittadina, di incontri, colazioni seduti ai tavolini del bar che vi si affacciano, aperitivi al calar del sole: Piazza Garibaldi è il cuore della città, la sua essenza. Superato a piedi uno dei ponti sul Torrente Mallero, da cui potrete anche godere di una bella vista su Castel Masegra, vi ritroverete in questa grande piazza circondata dalle montagne.
Voluta dagli Asburgo agli inizi dell’Ottocento dove prima c’erano solo campi, proprio come porta d’ingresso trionfale e ariosa al centro storico cittadino, deve il suo nome alla statua di Giuseppe Garibaldi eretta nella piazza nel 1909.
Su Piazza Garibaldi affacciano tanti importanti edifici, come il Teatro Sociale, recentemente restaurato e il più antico edificio della piazza, la Casa Lambertenghi, gli edifici della Banca d’Italia, il Grand Hotel della Posta con il suo fascino d’altri tempi, il palazzo della Banca Popolare di Sondrio e il cinquecentesco Palazzo Martinengo.
Castello Masegra
La vista su Castello Masegra, dicevamo. Sopravvissuto allo smantellamento dei castelli fortificati, il Castello Masegra sorge proprio all’imbocco della Valmalenco, ma potrete visitarlo proprio in occasione del vostro viaggio a Sondrio. È l’unica struttura militare di Sondrio d’origine medievale ad essere rimasta integra e la sua storia è ricca ed eccitante.
Nato come feudo dei signori di Sondrio, i Capitanei, diventa successivamente l’elegante dimora signorile dei Beccaria nel Quattrocento e nel Cinquecento. Diventa poi azienda agricola, caserma, distretto militare. Fino ad oggi, che è di proprietà del Comune e aperto ai visitatori che vogliono scoprirlo. Tra le mura del castello è stato allestito il CAST, il museo narrante profondamente radicato nel territorio locale. Sono possibili tre diversi percorsi di visita, attraverso le 3 A che rappresentano il territorio, la A di arrampicata, la A di alpinismo e la A di ambiente.
È aperto dal giovedì alle domenica, dalle 10 alle 13 e alle 14 alle 18.
Il biglietto intero costa 7 euro, ma ci sono diverse riduzioni ed è gratuito fino a 14 anni.

Parco Adda Mallero Bartesaghi
Se volete organizzare un picnic a Sondrio, noleggiare le bici e fare un giro in tutta sicurezza, semplicemente stendere un telo e rilassarvi all’ombra, vi consiglio di andare a sud di Sondrio, nel Parco Adda Mallero, intitolato a Renato Bartesaghi, alla confluenza del torrente Mallero con il fiume Adda.
Il parco occupa un’area di circa 20 ettari, è dotata di diversi percorsi ciclopedonali, numerosi bar e aree ristoro e aree di gioco per bambini. Per chi ama camminare nella natura, nel parco è possibile imboccare il Sentiero Valtellina in direzione Morbegno.


Santuario della Madonna della Sassella
Il bellissimo Santuario della Madonna della Sassella, avvolto dalle vigne e dai muretti a secco necessarie per la produzione del Valtellina Superiore DOCG e in posizione privilegiata per potersi godere un incredibile panorama, è una tappa secondo me da non perdere.
Le origioni del Santuario sono sicuramente molto antiche, visto che alcuni scavi archeologici hanno mostrato i resti di altre due chiese sotto il suo pavimento.
Siamo fuori dal centro storico di Sondrio, a 299 metri di altitudine, che permettono a chiunque arrivi da Milano di avere un colpo d’occhio sul Santuario.
Proprio di fronte a quest’ultimo, da piazza Sassella, partono numerosi sentieri che portano i camminatori a passeggiare a picco sugli speroni rocciosi su cui crescono, rigogliosi e impavidi, i vigneti.




MVSA – Museo Valtellinese di Storia e Arte
Nel cuore del centro storico della città c’è, a mio avviso, un museo proprio da non perdere per scoprire la Valtellina. Si trova nell’elegante dimora settecentesca di Palazzo Sassi de’ Lavizzari dal 1994, nonostante sia stato aperto nel 1951 ma si trovasse in un’altra sede.
Il museo si compone di sei sezioni, che raccontano la storia dell’intera Valtellina: Archeologia, Arte Sacra, Ligari, Collezioni, Novecento e Storia.
Forse la parte più affascinante è proprio Archeologia, che si trova nelle cantine del Palazzo ed è stata inaugurata nel 2020. Sono esposti rinvenimenti e reperti ottocenteschi provenienti da oltre un ventennio di scavi archeologici sul territorio, grazie ai quali è stato possibile ricostruire la storia del popolamento della Valtellina, in particolare della zona di Sondrio. Un video molto interessante mostra proprio alcuni di questi rinvenimenti e le delicate fasi di estrazione dal terreno.
Anche il primo piano merita un approfondimento. Qui si trova infatti la stüa lignea seicentesca, che rappresentava il cuore della casa. La stüa era una stanza completamente rivestita in legno e riscaldata da una stufa generalmente in maiolica, alimentata dall’esterno.
La stüa Salis di Palazzo Sassi de’ Lavizzari è l’unica delle tre della città a trovarsi esattamente nella sua posizione originaria.





