Bibbiena, in Toscana, è la Città della Fotografia e dei festival

Un piccolo borgo in provincia di Arezzo, fresco anche in estate, che abbiamo scoperto di ritorno da un meraviglioso viaggio in Val d’Orcia.

Perché Bibbiena è diventato famoso? E per quale motivo il minuscolo borghetto, sconosciuto ai più, gode del titolo di Città della Fotografia?

Semplice! Perché è il primo esempio al mondo di esposizione permanente di fotografia a cielo aperto. Ebbene sì, passeggiare tra le sue viuzze strette significa visitare una mostra fotografica con alcune delle foto più iconiche mai scattate al mondo. Andiamo alla sua scoperta, sono certa che vi piacerà!

Ci troviamo nella verdissima valle del Casentino, in un piccolo borgo toscano di nome Bibbiena, in provincia di Arezzo. Sconosciuto alla maggior parte, chi viene a Bibbiena lo fa perché sa bene che in Italia, e molto probabilmente in Europa, è sicuramente un borgo destinato a diventare un esempio. Sono 48 le fotografie che potrete scoprire all’interno del borgo: un’incredibile mostra fotografica a cielo aperto che riporta gli scatti dei più grandi autori della fotografia italiana. Primo esempio in Europa di esposizione permanente di fotografia a cielo aperto, l’idea nasce nel 2016 grazie alla FIAF, la Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche.

Bibbiena è divenuto il Centro Italiano della Fotografia d’Autore e sono tantissime le iniziative e gli eventi legati al mondo della fotografia che qui si tengono, proprio come il Festival della Fotografia Italiana.

Festival della Fotografia Italiana 2024

Il 2024 è il primo anno di un evento importante per il borgo e i suoi dintorni: il Festival della Fotografia Italiana è infatti un evento straordinario e con un programma ricchissimo che si svolge in modo diffuso nella valle del Casentino, sparpagliandosi tra le località di Bibbiena, Poppi e Pratovecchio Stia.

Il Festival ha l’obiettivo di valorizzare il territorio sul quale è organizzato, raccontandolo anche grazie alla fotografia e aprire una serie di eventi con al centro quest’ultima. L’idea è che sia poi un appuntamento annuale, con un tema sempre diverso. Quest’anno il Festival viene inaugurato con il titolo Dalla Terra alla Luna. Esplorazioni sulla Fotografia Italiana, tratto dal romanzo di Jules Verne. 

Il Festival della Fotografia Italiana nel 2024 si tiene dal 14 giugno al 6 ottobre

Visitare Bibbiena e le sue fotografie: qualche consiglio

L’accesso al borgo e alle sue fotografie è completamente libero e gratuito in qualsiasi orario.

Tutte le fotografie di Bibbiena sono di grandi dimensioni e sono sparse per le vie del borgo. Potete organizzare la vostra passeggiata come meglio preferite per non perdere nessuna delle opere.

Accanto a ogni fotografia sono presenti il titolo dello scatto e dell’autore. Inoltre, per saperne di più, il visitatore può scaricare, tramite un QR code, un’audioguida che accompagna la visita,  raccontando ognuna delle opere che si incontrano.

Tra le opere che incontrerete nella vostra passeggiata in questa mostra-museo a cielo aperto vi segnalo Il tuffatore di Nino Migliori, che io avevo visto in una mostra tutta a lui dedicata proprio a Torino, la magnifica fotografia Gli italiani si voltano, scattata a Milano nel 1954 da Mario De Biasi con una praticamente sconosciuta Moira Orfei e la foto iconica di Federico Patellani per la nascita della Repubblica Italiana.

Bibbiena, cosa vedere e fare nei dintorni

La sua posizione privilegiata, nel cuore delle foreste casentinesi, rende Bibbiena un borgo perfetto da utilizzare come base per visitare e apprezzare i suoi dintorni.

Se volete visitare una grande città, sappiate che Bibbiena si trova a 40 minuti di auto da Arezzo e a 1 ora e mezza di auto da Firenze.

Se invece volete immergervi nella natura meravigliosa che lo circonda, vi consiglio di raggiungere il Passo della Consuma, tappa meravigliosa che abbiamo fatto per cenare e goderci l’ultimo tramonto prima del rientro. Se volete anche voi fermarvi a mangiare vi consiglio la schiacciata dello Chalet il Valico, che, a giudicare dalla coda che abbiamo trovato fuori una volta arrivati, è una vera istituzione! In estate inoltre si può mangiare all’aperto circondati da tantissima bellezza.

La strada che conduce al Passo della Consuma, a poco più di 100 metri di altitudine, è amatissima dai motociclisti per i suoi tornanti ed è anche la meta ideale per chi ama i picnic immersi nella natura. Sono presenti tavolini e panche dove sedersi e tantissimo verde nel quale immergersi anche per qualche passeggiata e sentiero.

Tramonto sul Passo della Consuma prima di tornare a casa

A 10 minuti di auto da Consuma vi consiglio di fate un salto al borgo di Montemignaio, considerato il paese dell’albero di Natale, perché proprio da qui ogni inverno migliaia di abeti natalizi fanno la loro partenza per arrivare in tantissime case toscane, a rendere le feste ancora più belle!

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