Quando una famiglia è in procinto di allargarsi, sono senza dubbio tante le cose a cui pensare: dalla riorganizzazione degli spazi in casa, al creare uno spazio mentale e psicologico per accogliere il nuovo cucciolo di essere umano che entrerà in quella famiglia.
Mamme e papà vengono bombardati da liste di cose da comprare, fare, pianificare. Quasi sempre si parla di sacrificio, responsabilità, incombenze. Quasi mai di felicità, cultura, tempo libero da impiegare con il piccolo.
Ma tranquilli, ci penso io a farlo e vi parlo di un progetto interessante e prezioso nato proprio a Torino, il Passaporto Culturale.
Portate i bambini nella bellezza, affinché sappiano
specchiarsi, riconoscersi e riprodurla nella vita.
Perché la cultura è importante sin dai primi calcetti
Numerose ricerche hanno sottolineato a più riprese quanto siano importanti i primi 1000 giorni di vita di un bambino, dal concepimento al compimento del secondo anno di età suppergiù.
Affinchè ci sia uno sviluppo adeguato, pare che siano fondamentali esperienze stimolanti e varie, che incentivino quanto più le sinapsi, importantissime per diventare bambini e futuri adulti curiosi e versatili, che sappiano fronteggiare le situazioni più varie, anche e soprattutto quelle più difficili.
Sono importanti le visite e la prevenzione, ma allo stesso modo sono fondamentali le esperienze che la mamma vive già quando il suo bimbo è in grembo e, ancora di più, quando sarà nato.
È noto infatti, fin dall’inchiesta di Pierre Bourdieu del lontano 1969 dal titolo L’amour de l’art. Les musées d’art européens et leur publique, che frequentare l’ambiente del museo sin dai primi mesi di vita è il presupposto che permette poi di diventare fruitori dei servizi culturali in età adulta.
È infatti scientificamente dimostrato che la Cultura, l’Arte, la Lettura possono trasformarsi in una potente risorsa di benessere per tutti gli esseri umani.
Il progetto Nati con la Cultura
Il progetto Nati con la Cultura nasce nel 2014 da un progetto del Sant’Anna di Torino, grazie al quale Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus in collaborazione con il Museo Civico d’Arte Moderna hanno costruito un percorso che associasse il momento della genitorialità a un’opportunità educativa, forse proprio tra le prime da vivere nel nuovo assetto familiare.


Dove si prende il Passaporto Culturale?
In quasi tutti gli ospedali del Piemonte sono le stesse ostetriche, durante le visite di routine o durante il corso pre-parto o in Anagrafe a Torino, a consegnare ai futuri genitori un Passaporto Culturale, che la mamma insieme a un accompagnatore potrà usare già a partire dall’ultimo trimestre di gravidanza e poi subito dopo la nascita del bambino fino al compimento del primo anno di età, per poter visitare musei, mostre, luoghi culturali gratuitamente.
Lo scopo del Passaporto Culturale è quello di introdurre sin da subito il nuovo nato alla cultura, creando degli spazi museali apposta per prendersi cura delle sue esigenze e incentivando le nuove famiglie a uscire di casa e a immergersi nel patrimonio culturale della città, perché questo aiuterà il bambino nella sua crescita bio-psico-sociale.
In cosa consiste il Passaporto Culturale?
Il Passaporto Culturale permette un ingresso libero al neonato e al suo nucleo famigliare, fino a un massimo di due accompagnatori inclusi zii e nonni, fino al compimento del suo primo anno d’età. Anche fratellini e sorelline possono accedere liberamente.
Il passaporto ha validità tutti i giorni di apertura del museo, anche per più volte nel corso dell’anno.
Chi può avere il Passaporto Culturale?
Possono avere il Passaporto Culturale tutte le famiglie che decidono di avere un figlio in uno degli ospedali di Torino e Piemonte.
Negli ultimi anni si sono aggiunti progetti simili anche in altre città, Brescia, Pavia e Valle Camonica.
Si può anche ricevere il Passaporto Culturale compilando questo form online.
In quali musei si può usare il Passaporto Culturale?
Sono in tutto 42 i Musei Family and Kids Friendly ai quali si può accedere.
Per citarne qualcuno a Torino ci sono il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema, le Gallerie d’Italia, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, CAMERA, Palazzo Madama, Museo Lavazza… Per citarne qualcuno in Piemonte ci sono il Castello di Miradolo, il WIMU-Museo del Vino, il Palazzo Mazzetti…
Per conoscere l’elenco completo dei musei ai quali si può accedere, cliccate qui. Non vi resta che partire alla scoperta dei musei della città!


Nati per Leggere
Accanto a Nati per la Cultura e al progetto del Passaporto Culturale, c’è un altro progetto importantissimo che si è sviluppato: assieme all’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, il programma Nati per Leggere è presente in tutte le regioni italiane.
Nati per Leggere propone gratuitamente per le famiglie con bambini fino a 6 anni di età laboratori e iniziative legate alla lettura che costituiscono un momento importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini.
Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età, addirittura fin da quando sono ancora nel pancione, è un’attività coinvolgente che rafforza la relazione tra genitore e bambino.
I pediatri affermano infatti che la lettura ad alta voce durante i primi 3 anni di vita è la cosa più importante che i genitori possono fare per favorire lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino: un bambino che a cui vengono letti libri quotidianamente acquisirà un vocabolario più ricco e più velocemente, avrà più immaginazione, curiosità e creatività, saprà esprimere meglio le sue emozioni e a regolarle.
Quali libri scegliere in base all’età? Consultate la guida interattiva per orientarvi al meglio. Contiene i libri consigliati da Nati per Leggere dal 2008 in poi, contiene titoli anche in lingua straniera ed è costantemente aggiornata.



