Casa e Collezione Laura a Ospedaletti, uno dei Beni FAI in Liguria

Ci sono porte dietro alle quali si nascondono veri e propri tesori e quella di Villa San Luca al civico 40 di Via Cavour ad Ospedaletti è una di queste. 

Dietro alla porta di Casa Laura si cela un mondo meraviglioso e del tutto inaspettato. La casa, già di per sé sublime, è uno scrigno che custodisce una vasta, unica e curiosa collezione di arti decorative, composta da più di seimila oggetti provenienti dall’Europa e dalla più lontana Asia, che lasceranno a bocca aperta anche gli indifferenti. Durante la visita guidata a questo bene FAI della Liguria si compie un incredibile viaggio nel tempo, nello spazio e nella vita di questa affiatata coppia di collezionisti e antiquari

Casa e Collezione Laura è uno di quei luoghi di cui spesso si ignora l’esistenza, ma dopo averli visitati si inseriscono di diritto tra i posti del cuore, quelli che proprio non si possono dimenticare e non si può fare a meno di consigliare. 

La storia di Casa e collezione Laura

Casa Laura fino a qualche anno fa era l’abitazione dei coniugi Laura, Luigi Anton Laura e Renata detta “Nera” Salesi, una coppia di antiquari sanremesi molto affiatati che girarono l’Europa e l’Asia alla ricerca di pezzi unici da aggiungere alla loro incredibile collezione di arte decorative o da vendere ai loro clienti. 

I Laura, che si avvicinarono al mondo dell’antiquariato più per caso che per loro volontà, divennero tra i più importanti antiquari del Novecento in Italia con il torinese Pietro Accorsi. Fecero la loro fortuna grazie alla crisi che nel dopoguerra interessò la nobiltà inglese che, non avendo più i fondi necessari per mantenere le sue proprietà, vendeva parte dei patrimoni collezionati nei castelli. Si racconta che in quegli anni ad Ospedaletti arrivassero interi treni merci stipati di mobili, tappezzerie, arazzi, piccoli oggetti preziosi destinati proprio all’attività dei coniugi Laura. 

Ma torniamo alla loro meravigliosa casa, qui, in Via Cavour 40 ad Ospedaletti un tempo sorgeva una Chiesa Anglicana che venne in parte distrutta dai bombardamenti delle Seconda Guerra Mondiale. Nel 1953 i Laura la acquistarono ad un’asta trasformando le sue fondamenta in una villa su tre piani e la unirono all’edificio adiacente, del 1890, che in precedenza era un albergo, dando vita a Villa San Luca la loro abitazione per la vita. 

In queste stanze man mano che la loro collezione cresceva, il Signor Luigi iniziò a mettere in scena una vera e propria esposizione dei pezzi più preziosi, senza seguire un ordine museale, cronologico o geografico, ma seguendo il suo istinto e gusto personale, creando in ogni stanza un perfetto mix di piccoli oggetti: mobili antichi, tessuti pregiati, ceramiche uniche e oggetti legati indissolubilmente a storie ed aneddoti che hanno dell’incredibile. Creando una casa accogliente e davvero unica nel suo genere! 

I coniugi Laura hanno vissuto nella villa per più di cinquant’anni, in compagnia dei loro amatissimi gatti e circondati dalla bellezza. 

Nel 2001 i coniugi, già anziani, aprirono le porte di casa al FAI donando la loro casa, per far sì che questo capolavoro di straordinaria bellezza venisse tutelato, anche dopo la loro dipartita, e mostrato al pubblico. L’anno successivo scomparve Luigi Anton, ma la moglie Nera continuò a vivere nella casa fino al 2021, quando anche lei scomparve all’età di novant’anni. Come da volontà dei due coniugi, dopo una breve riorganizzazione, la villa venne subito aperta alle visite nel 2021 e oggi chiunque sia mosso dalla curiosità e dall’amore per le arti decorative ha la fortuna di poter ammirare questo luogo straordinario e del tutto inaspettato. 

La visita a Casa e collezione Laura

Una volta varcato il portone d’ingresso vi accorgerete fin da subito di essere all’interno di una vera e propria casa. La biglietteria è allestita nel retro del garage dove sono parcheggiate due auto meravigliose, una Bentley ed una Rolls-Royce che facevano parte della vasta collezione di auto del Signor Laura. 

La visita guidata a Casa e Collezione Laura inizia dalle stanze di rappresentanza che Luigi Laura allestì personalmente al pian terreno per mostrare la sua collezione ai suoi clienti e agli ospiti della casa. Un vero e proprio showroom, dove si nota fin da subito la sua innata capacità nell’accostare e valorizzare pezzi unici molto diversi tra loro, per fattura, provenienza e funzione. 

Già da queste prime stanze potrete ammirare alcuni pezzi che hanno dell’incredibile: gli arazzi francesi provenienti dalle manifatture di Beauvais, un secretaire in palissandro appartenuto a Paloma Picasso, dei vasi persiani del 1650 provenienti da una residenza reale francese, un dipinto su pelle di Daino prodotto in Tibet, uno specchio da tavolo cinese, i biscuit in porcellana Sancai, utilizzati in oriente da pittori e calligrafi per appoggiare i pennelli, e molto molto altro ancora. 

La visita prosegue poi al primo piano, e stanza dopo stanza, ci si immerge lentamente nella vita dei coniugi Laura. Questi spazi, non erano più solo espositivi, ma venivano utilizzati per ricevere amici e parenti e per ospitare le feste. Si percepisce fin da subito che gli spazi sono meno impersonali (se così vogliamo definire il piano terreno), più caldi e vissuti. 

Si inizia da un meraviglioso salotto per le feste, ricolmo di libri antichi, dove un biliardo francese dell’epoca Direttorio è il protagonista indiscusso insieme al divano rosso fuoco disegnato dal Signor Laura, unico elemento moderno della casa, insieme ad un altro pezzo della collezione. Pensate che i coniugi Laura non acquistavano pezzi successivi al 1820. Un altro elemento curioso nella stanza è il winetable o socialtable di epoca Regency, molto in voga nei salotti inglesi per far sì che gli uomini potessero bere comodamente in compagnia. Inoltre, i coniugi Laura hanno deciso di riposare in questa stanza, le loro ceneri sono conservate all’interno di due incredibili vasi canopi egizi datati 900 a.C.. 

Ci si sposta poi attraverso una piccola anticamera dove, alle spalle di un cancello proveniente da un castello inglese, si può ammirare una Madonna in legno di fico, il primo acquisto dei coniugi

Il salotto successivo, meno utilizzato del precedente, è un vero e proprio cofanetto porta gioie. Reso unico dalla meravigliosa papier peint francese di fine Settecento che avvolge tutta la camera, dalla diplomatica a doppia seduta che domina la stanza intera, circondata dai tavolini da gioco di manifattura francese, dalle sedie da donna per il gioco delle carte e da uno splendido portadocumenti, che in passato apparteneva alla famiglia Rothschild e poi acquistato dai coniugi da Karl Lagerfeld in persona. E ancora da tutti i piccoli oggetti che decorano la stanza come i porta parrucche da viaggio, i vassoi per gli aperitivi in madreperla e le ceramiche che popolano gli armadi a muro nascosti sotto l’incantevole carta da parati. 

Di queste stanze si potrebbe stare a parlare per ore, ma bisogna proseguire e la visita guidata conduce in una piccola ma singolare anticamera, la sala d’armi. Qui Luigi allestì un vero e proprio arsenale di armi, alabarde e armature del ‘500 e ‘600. 

Continuiamo poi la visita al primo piano nella camera degli ospiti dove venne ospitata regolarmente la nipote dei coniugi, l’attrice Isa Barzizza. Anche qui è tutto degno di nota ma la vera chicca sono i due “cabinet de curiosité”; chiedete di poter sbirciare all’interno non ve ne pentirete! 

Ed ecco aprirsi una porta alla fine del corridoio: è la sontuosa sala da pranzo costruita negli anni novanta come trait d’union tra le due case.  Qui è stata installata una meravigliosa boiserie dorata, proveniente da una delle proprietà napoletane della famiglia Florio. La boiserie nasce come espositore di piccole porcellane ma al momento dell’acquisto ne era sprovvista. Quindi i coniugi Laura acquistarono all’asta il carico di porcellane della Vũng Tàu Cargo, una nave commerciale cinese che naufragò alla fine del Seicento, e utilizzarono le porcellane mignon, rimaste in fondo al mare per più di trecento anni, per allestirla. La sala si affaccia anche sul piccolo giardino dell’ex chiesa, dove spesso è possibile scorgere i gatti della famiglia che ancora vivono nella casa. 

Da quella che sembra la porta di un armadio a muro si ha accesso alla parte della visita più preziosa, la casa dei signori Laura. 

Si accede ad un paio di salotti intimi e accoglienti dove gli incredibili pezzi da collezione si confondono con oggetti del quotidiano, accanto ad un vaso in porcellana Celadon ci sono le fotografie di famiglia, nella libreria proveniente dall’Inghilterra si affiancano i testi antichi con le guide di viaggio. 

E subito dopo il salotto dove i coniugi ospitavano gli amici, proprio qui c’è la poltrona dove era solito sedersi Italo Calvino compagno di scuola di Luigi Anton e grande amico della coppia.

Si prosegue, poi, nell’androne di casa, che un tempo era l’abside della chiesa, che conduce al secondo piano dove si trovano le camere da letto dei padroni di casa. Qui, nell’androne, è esposto l’altro pezzo moderno della collezione un quadro di Sebastian Matta, acquistato direttamente dall’artista cileno. 

Ma passiamo poi alla camera da letto del Signor Laura, con uno stile maschile e rigoroso si possono distinguere fin da subito un letto da campo smontabile, un bellissimo tavolo impiallacciato firmato Gaetano de Scalzi anche detto il Calzanino commissionato per uno dei palazzi reali di casa Savoia, molto probabilmente di Torino o Genova. 

Prima di raggiungere la camera da letto della Signora Nera, si può ammirare lo studio con un sontuoso tappeto imperiale della Città Proibita, che ancora porta il nome della stanza a cui era destinato. 

Ed ecco la camera della Signora Laura a farla da padrona un meraviglioso Lit à la Polonnaise di metà Settecento, alle pareti degli arazzi della manifattura di Bruxelles, una marea di fotografie dei suoi amati gatti ed un delizioso lampadario in cristallo di rocca. A servizio della camera un piccolo boudoir con un porta kimono e la toilette privata. 

Ma la visita non finisce qui, prosegue ancora più su fino al meraviglioso giardino d’inverno al terzo piano, dove la Signora Nera si è trasferita negli ultimi della sua vita, un sogno, che non vi racconterò perché è da gustare in occasione della visita a Casa e Collezione Laura. 

Alcune informazioni utili per visitare le Casa e Collezione Laura

Casa e collezione Laura è aperta durante tutto l’anno, sempre aperta il sabato e la domenica e sono disponibili anche aperture straordinarie. È possibile verificare le aperture a questo link.

La visita, della durata di circa un’ora, è guidata e solo previa prenotazione, i biglietti si possono anche acquistare in anticipo sul sito del FAI. 

Il costo del biglietto per la visita è di € 15,00, per gli iscritti al FAI è di € 7,00 ed è gratuita per i residenti ad Ospedaletti. 

La villa non dispone di un parcheggio privato ma è facile trovarlo su Via Cavour all’ingresso di Casa Laura.

Scritto da Ezia Peano

Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.

3 pensieri riguardo “Casa e Collezione Laura a Ospedaletti, uno dei Beni FAI in Liguria

      1. Mi fa molto piacere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Colgo l’occasione per dirti che ho appena pubblicato un nuovo post, in cui ho condiviso un caro ricordo d’infanzia… spero che ti piaccia! 🙂

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