Nel cuore del porto antico di Genova, eccolo lì il Galata, il Museo del Mare. Quando capiti a Genova, il tempo non è dei migliori e la coda per vedere l’Acquario di Genova è troppo lunga, devi sapere che a pochissimi passi dall’Acquario c’è uno dei musei di Genova più belli, è il museo del mare più approfondito e interessante che tu possa trovare in tutto il Mar Mediterraneo. Quattro piani e una terrazza panoramica che raccontano le meraviglie e le nefandezze del mare, per approfondire la sua storia e i suoi numerosi segreti.
Qualche consiglio per il Galata Museo del Mare
Il Galata Museo del Mare si trova a Genova, nella zona del porto antico, a circa 200 metri dall’Acquario di Genova. È possibile acquistare i biglietti online, sul sito del museo Galata; anche se non è particolarmente affollato, vi consiglio di acquistare i biglietti prima, soprattutto se decidete di andare nel weekend. Il prezzo del biglietto non proprio economico è giustificato da un museo grande, innovativo e davvero stimolante.
Per la visita considerate almeno 2-3 ore. È adatto ai bambini di tutte le età.
Sulla scia dei musei internazionali, il Galata ha creato sulle sue banchine esterne un museo a cielo aperto, in cui è possibile leggere la storia dei cantieri navali e visitare il sottomarino S 518 Nazario Sauro, con un biglietto acquistabile a parte.

Visita Galata Museo del Mare a Genova
Aperto nel 2004, anno in cui Genova fu Capitale Europea della Cultura, oggi il Galata e il Galata Oper Air Museum fanno parte del più grande museo marittimo del Mediterraneo, tecnologico e stimolante.
Piano terreno, la storia di Genova e Cristoforo Colombo
La visita comincia al piano terreno, subito dopo la biglietteria si apre la grande hall ristrutturata recentemente. Da subito si viene introdotti a richiami sul mondo del mare e della navigazione, fil rouge di tutta la visita. Il racconto di Genova comincia nel V secolo a.C., quando l’idea di un porto è ancora lontana e Genova viene usata perlopiù come scalo sulla rotta per Marsiglia. Per numerosi secoli dopo ancora, il porto è ancora inesistente, ma le navi si fermano nell’insenatura protetta della Ripa e commerciano con gli abitanti sulle spiagge.
Solo nel XII secolo a Genova inizia a intravedersi il porto, quando viene costruito il Molo. Nei secoli successivi la crescita della città è repentina e vertiginosa e la struttura del porto inizia a delinearsi sempre di più e a diventare fondamentale.
Proseguendo attraverso le sale ricche di informazioni, documenti e fotografie dell’epoca, si raggiunge la sala di Cristoforo Colombo e subito dopo una fedele ricostruzione di una Galea del Seicento, lunga 40 metri, su cui ogni visitatore può salire per scoprire la vita a bordo di tutte le persone che costituivano l’equipaggio.

Primo piano, tra mostri marini e mappe
Il primo piano permette una visuale ancora diversa della Galea, nella parte della carrozza, dove di solito stavano i signori più abbienti. Proseguendo la visita vi troverete circondati da meravigliosi globi e antichi atlanti, che è possibile consultare virtualmente. C’è poi la sala dei mostri marini che permette di rivivere l’immaginario del mare e le sue leggende.
Secondo piano, la zattera originale di Ambrogio Fogar e Mauro Mancini
Il battello di salvataggio pneumatico tipo Avon4 è tutto ciò che rimane del naufragio di Ambrogio Fogar e Mauro Mancini ed è esposto proprio al secondo piano del Galata, nella Sala della Tempesta.
Nel 1977 Fogar parte per un viaggio da Buenos Aires a Capo Horn insieme all’amico giornalista Mauro Mancini. Il 19 gennaio del 1978 l’imbarcazione affonda, dopo essere stata attaccata dalle orche e i due amici si mettono in salvo sulla zattera autogonfiabile: non hanno né acqua né cibo. Dopo 74 giorni i naufraghi sono raccolti da un cargo greco, ma dopo un paio di giorni Mancini muore di polmonite. Quello che rimane di questa esperienza, il battello di salvataggio, è visibile al Galata.
Terzo piano, nei panni di un emigrante
Il piano più interattivo, in cui ogni visitatore si troverà nei panni di un emigrante tra bellissimo ricostruzioni, testimonianze e documenti fotografici. Se siete in compagnia di bambini dedicate più tempo possibile a questo piano, che forse è quello più stimolante per i più piccoli.

Anche la Sala degli Armatori è molto interessante e a me è piaciuta particolarmente.
Le Terrazze
Dalle terrazze Coeclerici e Mirador avrete la possibilità di godere di incantevoli vedute del centro storico e del porto di Genova.
Questa è anche la parte di museo a cui è dedicata la triste storia dell’Andrea Doria, la nave più bella del mondo. Uno dei disastri marittimi più bui della storia, l’Andrea Doria il 25 luglio 1956, mentre era diretta a New York, fu speronata ed affondata dal mercantile svedese Stockholm della Swedish America Line al largo della costa di Nantucket.