Deserto del Wadi Rum in Giordania | Come organizzare la vostra notte in un campo tendato berbero

Trascorrere una notte nel deserto è un’esperienza unica ed indimenticabile, ogni deserto è a sé stante e le esperienze sono estremamente diverse tra loro. Per questo motivo, reduci dal viaggio in Marocco, una volta prenotati i voli, abbiamo subito iniziato a cercare informazioni sul deserto del Wadi Rum, in Giordania, curiose di scoprire ciò che ci aspettava: ecco come organizzare la vostra notte in un campo tendato berbero e le escursioni da fare.

Nel nostro itinerario in Giordania abbiamo deciso sin da subito di includere almeno una notte nel deserto, su questo non c’erano dubbi!

Il Wadi Rum è un deserto roccioso, a sud della Giordania, anche detto il Deserto della Luna per via delle sue conformazioni rocciose, dei canyon e del colore rosso della terra. L’immensa bellezza di questo luogo viene conservata dalle tribù nomadi, che tuttora lo abitano in modo tradizionale, e dall’UNESCO che nel 2001 lo ha dichiarato bene naturalistico protetto.

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La bellezza del deserto viene salvaguardata dalle tribù nomadi e dall’UNESCO, dal 2001

Abitato fin dalla Preistoria principalmente da popolazioni i nomadi, è stato conosciuto in Occidente grazie all’ufficiale britannico T.E. Lawrence d’Arabia che si stabilì qui nei primi anni del novecento, durante la Rivolta Araba, e ne scrisse nel suo libro Seven Pillars of Windsom. Negli ultimi anni è stato il set di numerosi film come Lawrence d’Arabia, Transformer e Star Wars.

Deserto del Wadi Rum in Giordania: ventiquattr’ore nel deserto

Come organizzare la vostra notte in un campo tendato berbero

Partiamo da Petra e percorriamo la Desert Highway per raggiungere il Wadi Rum: chilometro dopo chilometro la natura intorno a noi cambia inesorabilmente, la vegetazione inizia a scarseggiare e la terra diventa sempre più sabbiosa. Incontriamo sempre meno villaggi, ed una moltitudine di camion. Sul ciglio della strada i gommisti prendono il posto delle botteghe, l’atmosfera è quasi surreale: è come se fossimo in un film.

Ci allontaniamo dall’autostrada e imbocchiamo la strada semideserta che porta al Wadi Rum, circondata da sabbia e alte montagne in pietra, attraversata dal binario della linea Ferroviaria del Hejaz; a questo punto siamo già conquistate!

Arriviamo al Visitor Center dove, munita di Jordan Pass e Passaporti, mi faccio timbrare l’ingresso e con un ufficiale della polizia faccio la registrazione al parco. Con alla mano i biglietti superiamo in auto il check point a suon di Welcome to Jordan ed entriamo ufficialmente nel Wadi Rum. Con il Jordan Pass l’ingresso al Wadi Rum è incluso.

Arriviamo al villaggio di Rum, dove alcuni beduini hanno scelto di vivere in modo stabile, e veniamo accolte da molti dei ragazzi che lavorano nel Deserto, che sono lì apposta per dare indicazioni e accogliere i turisti. Parcheggiamo l’auto nel grande parcheggio dedicato ai turisti e subito veniamo accolti dai ragazzi del Wadi Rum Bedoiun Camp. Prendiamo al volo il nostro zaino con l’occorrente per la notte, saltiamo sul retro del Pick Up di Raif che è stato adattato con due panchette e partiamo per il nostro tour di quattro ore alla scoperta del Wadi Rum.

Deserto del Wadi Rum in Giordania: il nostro tour in jeep

Lasciamo alle nostre spalle il villaggio e le case in muratura ed entriamo in un altro mondo, è surreale, tanto da lasciarci senza parole. Qui non ci sono strade asfaltate solo sabbia e montagne a perdita d’occhio e terra rossa e arancione che sembra prendere fuoco!

Dopo una ventina di minuti ci fermiamo ai piedi di un monte, Raif ci aiuta a scendere e ci indica in alto sulla montagna un albero: quella è la nostra prima meta, la Lawrence Spring. Dalla tenda saliamo tra i massi lungo il sentiero e in una mezz’ora fino alla sorgente. Da qui la vista sul Wadi Rum è incredibile, iniziamo a realizzare la bellezza di questo deserto così inospitale all’apparenza e affascinante. Scendiamo velocemente e raggiungiamo il nostro pick up per ripartire.

Dopo una mezz’ora di strada raggiungiamo le dune di Al Ramal, qui la sabbia si è accumulata negli anni a ridosso di un pendio creando una gigantesca duna di sabbia rossa. Ci sfiliamo le scarpe e armate di reflex saliamo su fino in cima. In cima ci sediamo e affondiamo i piedi nudi nella sabbia, godendoci il panorama ed il silenzio, siamo in un luogo dove sembra che il tempo si sia fermato. Dopo aver scattato almeno un centinaio di fotografie scendiamo per la prossima tappa.

Duna (1)
Le dune di Al Ramal, la parte più sabbiosa del deserto del Wadi Rum

Saltiamo in auto e in soli cinque minuti arriviamo al Jebel Khazali, uno stretto canyon dove è possibile ammirare sulle pareti laterali le incisioni rupestri dell’antica tribù dei Thamudeni. Finita la visita al canyon andiamo a vedere le ultime due attrazioni forse tra le più famose, sicuramente tra le più Instagrammate.

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Jebel Khazali, stretto canyon, pitture rupestri e sabbia color rosa

Vedremo due archi naturali in pietra: il Little Bridge, più piccolo, ed Um Frouth Rock Bridge, il secondo arco naturale del Wadi Rum per dimensioni. Quest’ultimo è alto 15 metri e si può facilmente scalare.

Piccolo arco
Il piccolo arco del Wadi Rum, quando la natura lavora incessantemente e in modo spettacolare

Sta iniziando a calare il sole e ci dirigiamo verso il nostro campo attraversando il White Desert, una grande radura dove i cammelli pascolano indisturbati e qui facciamo una piccola sosta per scattare ancora qualche fotografia.

Nel Wadi Rum l’allevamento di cammelli ed il turismo sono la maggior fonte di sostentamento delle famiglie nomadi che vivono nel deserto. Vederli pascolare liberi con i loro cuccioli è stata davvero una bellissima sorpresa.

Arriviamo al campo proprio quando il sole sta per tramontare e Mohammed, il proprietario del campo ci indica la collina alle spalle del campo per ammirare il tramonto. Arriviamo in cima giusto in tempo per sederci e ammirare lo spettacolo! Il sole infuoca tutto intorno a noi e la sabbia, le rocce ed il cielo diventano rossi di fuoco per poi spegnersi lentamente. In lontananza una jeep alza la sabbia lungo una strada, tre cammelli pascolano ed un campo vicino inizia lentamente ad illuminarsi. È una di quelle esperienze emozionanti che vanno vissute almeno una volta nella vita!

Deserto del Wadi Rum in Giordania: dormire in una tenda sotto le stelle

Ci sistemiamo nella nostra tenda e prima di cena raggiungiamo gli altri ospiti nella tenda principale per un tè. Mentre ci spostiamo nell’altra tenda, ci mostrano come hanno cucinato lo zarb, il barbecue dei beduini del Wadi Rum. In passato le tribù beduine erano solite cucinare costruendo “forni” nella terra, oggi vengono interrati nella sabbia dei forni in metallo, dove viene messa della brace e su delle griglie a più strati vengono cotte carne e verdure. Lo zarb è strepitoso e lo accompagniamo con altri piatti tipici della tradizione come riso, hummus ed insalate. La cena è squisita!

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Tende semplicissime e funzionali in accampamento berbero

Ci spostiamo nuovamente nella tenda comune dove ci viene offerto il tè. Man mano gli altri viaggiatori iniziano ad andare a dormire, noi invece facciamo amicizia con alcuni ragazzi che dagli States stanno facendo un bellissimo viaggio tra Libano, Giordania, Egitto e Turchia. Nella tenda rimaniamo solo noi e i beduini ed iniziamo a chiacchierare tutti insieme, ridiamo delle strane abitudini dei visitatori del campo e ci raccontano la vita nel Wadi Rum e qualcosa di più sulla loro cultura. È il compleanno di Elisa e quando il proprietario del campo lo scopre decide di farle una sorpresa, recuperando una torta ed un’enorme candela: terminiamo la serata festeggiando!

A questo punto si è fatto tardi e sotto un cielo di stelle ci ritiriamo nella nostra tenda.

La notte passa, mettiamo la sveglia presto, usciamo per prime dalla tenda e saliamo su una collina dietro il campo e da qui, nel fresco pungente ci godiamo l’alba. Torniamo al campo in tempo per colazione e subito dopo ripartiamo in Jeep con altri visitatori attraversiamo il Wadi Rum per un altra volta e lo salutiamo rientrando al villaggio.

Alba
L’alba nel deserto è una delle cose imperdibili da fare qui (e nella vita)

Wadi Rum in Giordania: dove dormire?

Nel Wadi Rum ci sono numerosissimi campi per tutte le tasche e le esigenze, dai campi tradizionali alle bubble room. Noi abbiamo scelto il Wadi Rum Bedouin Tour perché cercavamo un campo autentico, non troppo caro e che desse la possibilità di fare un tour arrivando nel primo pomeriggio. I tour previsti sono solo di una giornata ma, non avendo a disposizione un’intera giornata, con un po’ di contrattazioni siamo riuscite a farci organizzare un tour più corto. Consiglio, se volete fare il tour di contattare i gestori dei campi con un po’ di anticipo, per organizzarvi al meglio secondo le vostre esigenze.

Campo
L’accampamento del Wadi Rum Bedouin Tour

 

Il campo è composto da una decina di tende in lana di capra rialzate disposte in cerchio tra loro, due tende principali, una dove si mangia ed una comune e bagni in muratura con doccia. Nelle tende comuni sono a disposizione degli ospiti del campo delle prese elettriche per ricaricare cellulari e dispositivi elettronici. Non è presente il Wi-Fi, ma mentre sarete lì, internet sarà l’ultimo dei vostri pensieri!

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Colazione con panorama deserto

Le tende sono spaziose e molto pulite. La colazione e la cena molto buone. Mohamed, Rafi e tutto lo staff sono stati estremamente disponibili e l’accoglienza è stata speciale!

Deserto del Wadi Rum in Giordania: informazioni pratiche

L’ingresso al parco è controllato e a pagamento (5 Jod a persona) ed è un sito incluso nel Jordan Pass. Bisogna recarsi in ogni caso nella biglietteria del Visitor Center per acquistare il biglietto o farsi timbrare il Jordan Pass, che andranno successivamente mostrati in biglietteria.

Si può accedere nel deserto in auto ma, superato il villaggio di Rum, non ci sono indicazioni o vere e proprie strade quindi non consiglio assolutamente di inoltrarsi nel deserto con l’auto in autonomia.

Se iniziate direttamente il tour nel deserto in jeep, quad o cammello, non avrete il tempo di andare a posare i vostri bagagli all’accampamento. Per questo motivo vi consiglio di portare con voi solo un piccolo zainetto con lo stretto necessario.

Nel deserto l’escursione termica giornaliera è particolarmente importante, se di giorno fa caldo, la notte non sarà così. Portate con voi una tuta calda per la sera e un pigiama per dormire.

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Scritto da Ezia Peano

Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.

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