Fez è la quarta tappa del nostro on the road in Marocco ed è la seconda città imperiale che visitiamo. Subito dopo Marrakech è la città che più mi ha incantata! Se dovessi tornare in Marocco sono certa che mi piacerebbe molto tornare con più calma. Chissà, magari in futuro programmerò un bel fine settimana da queste parti! Ecco cosa visitare a Fez, dove abbiamo dormito noi ( posto che vi consigliamo assolutamente ) e dove mangiare.
Rispetto a Meknès qui tutto è molto più grande, la città è composta dalla Medina e dalla Nouvelle Ville, che assomiglia molto alle nostre città europee. La Medina invece, è ciò che di più caratteristico si possa immaginare. Piccoli vicoli stretti si snodano uno dopo l’altro nella gigantesca Medina, pensate che ce ne sono più di diecimila, qui vivono più di 90 mila persone, un vero labirinto in cui perdersi. Qui si incontrano gruppi di ragazzini che giocano a pallone, bimbe che chiacchierano tra loro, gatti fermi al sole, uomini che lavorano seduti nelle loro bottegucce, donne che fanno la spesa, persone sorridenti che saranno sicuramente incuriosite da voi. Caotici, un po’ dissestati e pieni di vita, io questi vicoli in realtà li ho trovati estremamente romantici!

È mattino presto: in giro ci siamo praticamente solo noi, entriamo nella Medina superando le alte mura che la circondano, da una porta laterale, ed iniziamo a girovagare nei vicoli più commerciali del suo cuore. I commercianti non ci considerano, tutti indaffarati a sistemare la loro merce: c’è chi stiracchia i tappeti, chi spalanca le piccole porticine delle botteghe dove si intravedono centinaia di lampade, ceramiche, accessori in pelle, chi crea alte piramidi di spezie. E ai nostri occhi, eccolo qua il Marocco che ci aspettavamo di vedere!
Visitare Fez: cosa vedere in una mezza giornata
Passeggiando per i vicoli della Medina ci imbattiamo nella Medersa Bou Inania, una vera gemma! La Medersa o Madrasa nella cultura islamica è la scuola dove si studiano i fondamenti della religione e la lingua araba, qui si studiano la storia e la letteratura sacra islamica. In Marocco si possono trovare 5 Mederse e tre di queste sono a Fez.

La Medersa Bou Inania è stata fondata da Abu Inan Faris tra il 1351 ed il 1356 ed è un esempio di architettura merinide. Si può accedere alla medersa pagando una piccola fee di ingresso di 20 Dirham. Superando il portone d’ingresso si accede al cortile interno sul quale si affacciano lateralmente due aule e la sala della preghiera. Tutto il cortile è decorato dagli zelljj, i tipici mosaici marocchini, dalle decorazioni intagliate in legno e le grandi porte in ottone. Un luogo dove rimarrete senza parole. Prima di uscire dalla medersa, imboccate il corridoio sulla destra appena fuori dal portone del cortile e percorretelo fino in fondo dove potrete ammirare la moschea, grazie ad una porta socchiusa.

Vi posso assicurare che vale davvero la pena visitare questa gemma nel cuore di Fes!
Usciamo dalla Medersa e ci infiliamo tra le stradine della Medina, non ci sono molti turisti, i commercianti stanno ancora aprendo le loro botteghe. Abbiamo dimenticato la guida, con tanto di cartina, nel Riad e girovaghiamo un po’ a casaccio tra i vicoli anche se immagino che anche con la guida avremmo fatto lo stesso!

Mentre siamo alla ricerca delle famose concerie chouara, e quasi sicuramente ci siamo perse, ci imbattiamo in Nordi un diciottenne che studia lingue e che lavoricchia tra ostelli e ristoranti e che si offre per farci da guida in cambio di una piccola mancia. Visto il poco tempo a disposizione decidiamo di accettare, forse una delle migliori scelte del nostro viaggio!
Grazie a Nordi abbiamo la possibilità di visitare delle piccole concerie artigianali e viviamo un’esperienza unica! Esternamente la conceria non ha insegne e non ci sono botteghe, capiamo subito che non è un luogo turistico. Accediamo alla conceria dando una piccola mancia al guardiano.
Le concerie sono composte da un grande cortile con le vasche dove le pelli vengono trattate e delle terrazze dove vengono fatte asciugare. Qui abbiamo la possibilità di vedere da vicino tutte le fasi della lavorazione, in una di quelle concerie dove non esistono prodotti chimici ma tutto è naturale, e Nordi risponde pazientemente a tutte le mie domande! Bellissimo!

Accediamo dalla terrazza e dall’alto Nordi ci racconta che le pelli al loro arrivo vengono deposte dentro alcune vasche dove vengono lasciate per lungo tempo. Successivamente vengono immerse nelle vasche di colore bianco: colore dato da un composto a base di escrementi di piccione, che da il caratteristico odore acre di cui tutti parlano. Questo composto permette al pellame di essere sbiancato e completamente ripulito dai peli. A questo punto le pelli vengono lavati in un’enorme lavatrice e successivamente stese sui tetti e sulle terrazze ad asciugare. Una volta asciugate vengono tinte nelle vasche dei colori anche questi totalmente naturali ad esempio il rosso è ricavato dai pistilli dello zafferrano, il blu dalla polvere di kajal ed il giallo della curcuma e così via.

Una volta colorate le pelli vengono inviate a tutti gli artigiani che nelle loro botteghe trasformano la pelle in magnifiche borse, scarpe, cinture, portafogli…

Durante la visita abbiamo la possibilità di esplorare la conceria passeggiando sulle terrazze, fin sul tetto ma soprattutto tra le vasche di colorazione dove possiamo scambiare due parole con alcuni dei ragazzi che lavorano nella conceria, che ci accolgono sorridenti ed incuriositi!
Per darci un’idea generale del processo di lavorazione della pelle Nordi ci accompagna tra le varie botteghe, delle piccole stanze che affacciano sulla strada dove gli artigiani confezionano a mano i loro prodotti. Tra le varie botteghe vi consiglio di visitare un negozio di tappeti di una famiglia berbera, posso consigliarvi Coín Bérbére, cercheranno di vendervi i loro prodotti ma senza essere insistenti.

Mostrandovi i loro prodotti vi racconteranno come li producono. Pensate che nelle famiglie berbere i compiti sono ben divisi tra uomini e donne. Infatti gli uomini si occupano delle coperte che richiedono tra i 3 ed i 5 giorni di lavorazione e meno precisione, mentre alle donne è affidato il compito di creare i tappeti che richiedono da 20 giorni a più di 6 mesi di lavorazione oltre a molta pazienza e precisione.
E non perdetevi la visita ad un negozio di spezie, noi ci siamo godute una bella dimostrazione di tutti i loro prodotti ed inoltre c’era un’anziana signora che produceva a mano l’olio d’Argan.
Se ingaggiate una guida chiedetele di condurvi in cima alle antiche mura della città, da soli non penso riuscirete ad arrivarci. Dalla vostra guida fatevi raccontare la storia delle due sorelle legata alla città. Da questo punto si gode di una vista eccezionale sulla Medina, ma soprattutto si percepisce la reale dimensione di Fes: è estremamente difficile farsene un’idea direttamente dall’interno. Vi lascerà senza fiato!

Visitare Fez: Dove dormire
Riad Naila
Un Riad da mille e una notte, uno di quei luoghi in cui ti senti una vera principessa!Come al solito siamo in un vicolo senza insegne, bussiamo ad una grande porta in legno ed attendiamo un po’… Passano alcuni minuti e ad accoglierci c’è il gentile Alì, che non parla inglese ma che si fa capire perfettamente tra gesti e sorrisi. Ci fa cenno di seguirlo lungo uno stretto corridoio decorato di tipici mosaici marocchini, voltiamo l’angolo e ci troviamo, come per magia, immerse in un altro mondo!

Si apre davanti a noi un ampissimo cortile interno con una fontana nel centro, pavimenti e decorazioni in mosaico, grandi porte in legno, piante verdi, divanetti rossi in velluto con tavolini da caffè. Alzando gli occhi, una balconata bianchissima che si affaccia sul cortile ed un enorme lampadario che luccica sulle nostre teste.
Tra un wow e l’altro Alì ci fa subito accomodare su uno dei divani del cortile interno e ci ha offre un ottimo tè alla menta con dei pasticcini, prima ancora di chiederci se avevamo una prenotazione. Amo l’accoglienza marocchina!

Quando abbiamo terminato il nostro tè, ci accompagna alla suite portando su per le ripidissime scale i nostri zaini, per nulla leggeri.
Ci aspetta la Suite più bella del Riad, che ci siamo concesse per la modica cifra di 36€, ed è stata davvero un’ottima scelta! Una camera elegantissima sui toni del rosso con le tipiche boiserie sul soffitto ed un bagno da capogiro, con tanto di vasca in pietra nera.
Al mattino, dopo una dormita rigenerante, Alì ci ha serve una ricca colazione tipica con baghrir, msemen, torte e panini, marmellate di frutta, caffè, tè e succo d’arancia, omelette, burro, olive. Eccezionale!
Visitare Fez: Dove cenare
Riad Al Pacha
Abbiamo cenato nel bellissimo Riad Al Pacha, nella stessa via e della stessa proprietà del Riad Naila. Il Riad è magnifico, molto simile al nostro, ma sui toni del bianco come i salottini con baldacchini in boiserie bianca, moltissime piante ed una fontana, un altro angolo incantevole di questa città.

Al Riad Al Pacha è possibile gustare una deliziosa cena marocchina di quattro portate dall’antipasto al dolce, e che dolce, con musica berbera dal vivo. Un’esperienza imperdibile!
Scritto da Ezia Peano
Torinese, ma originaria di Cuneo. Sagittario con i piedi ben saldi a terra ma la testa fra le nuvole. Vive secondo obiettivi precisi, ma che cambiano in continuazione. Per lei la serendipità è Fuerteventura.
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