Quello in Thailandia è stato il secondo viaggio in Asia con Giuseppe. Nel 2017 eravamo stati in Giappone. Siamo tornati nello stesso continente, ma i due paesi hanno ben poco in comune: il Giappone rappresenta ordine e disciplina e la Thailandia l’esatto opposto. Tra le cose da sapere per organizzare al meglio un viaggio in Thailandia, c’è che troverete un tasso di umidità da paura. O meglio, noi ci siamo stati a marzo, in piena “bella stagione” e ho scoperto di avere una quantità di liquidi in corpo che nemmeno un idrante.
Viaggio in Thailandia: i voli
Come al solito per i voli ci siamo affidati a Paola, una consulente di viaggio Cartorange incredibilmente entusiasta e preparata. Per i viaggi intercontinentali io preferisco scegliere grandi compagnie come Emirates. Per i voli interni non è stato possibile, ma abbiamo volato con Thai Airways, eccellente. Emirates ha un buon servizio a bordo e finora è sempre stata puntualissima.

L’aeromobile è comodo, i pasti sono buoni, l’offerta di intrattenimento interessante e aggiornata. Lo scalo a Dubai credo sia quasi obbligatorio per i viaggi verso est ( e questa è la cosa che preferisco meno).
Viaggio in Thailandia: l’assicurazione
L’assicurazione è obbligatoria in paesi come la Thailandia e noi, su consiglio di Paola, abbiamo scelto Globy Rossa di Allianz. Per fortuna non è servita, ma ci è sembrata abbastanza conveniente: circa 200 euro in due per 15 giorni di viaggio.
La Thailandia è il Paese del sorriso, ma se mai dovesse capitare un incidente diventa il Paese delle rogne. Diversi italiani che vivono lì ci hanno detto che il turista in Thailandia ha sempre torto e se possono, in caso di incidente, lo spennano volentieri.
Viaggio in Thailandia: la patente
Con la nostra patente non si può guidare in Thailandia, nemmeno lo scooter, nemmeno se lo fanno tutti. Non si può e basta e per non incorrere in rischi inutili, se avete intenzione di noleggiare anche solo il motorino, recatevi alla motorizzazione prima di partire per richiedere la patente internazionale.

Cosa succede se vi ferma la polizia e non avete la patente internazionale? Multa. Cosa succede in caso di incidente? Pagate di tasca propria e a prezzi smisurati i danni del vostro mezzo e anche i danni di quelli coinvolti.
Se ci sono feriti è la vostra rovina.
Una vacanza può diventare un inferno. Il fatto che tanti italiani idioti guidino lo stesso senza patente non è un buon motivo per infrangere le regole.
Viaggio in Thailandia: i soldi
Dopo varie ricerche abbiamo deciso di partire dall’Italia con carte di credito, bancomat, ma soprattutto una buona quantità di contanti.
Potreste essere impossibilitati a prelevare nei bancomat, ma ovunque troverete una banca, una posta o un money change.
Viaggio in Thailandia: gli alberghi
La Thailandia è uno di quei posti in cui si può si può alzare tranquillamente l’asticella dei propri standard vacanzieri. Se siete abituati a viaggiare in 3 stelle qui vi potete permettere tranquillamente le 4 o 5 stelle, ma per davvero.
Noi abbiamo sempre preso la colazione perché anche se non erano sempre disponibili prodotti a cui siamo abituati (pane, brioche, ecc) c’era sempre dalla frutta fresca PAZZESCA a disposizione.

Direi che nelle città è sempre comodo avere vicino la metro, ma neanche tanto visti i costi dei taxi.
Viaggio in Thailandia: i trasporti
Su grande insistenza di Paola, abbiamo prenotato tutti i trasferimenti da/per gli aeroporti. Quando sono arrivata lì e mi sono resa conto del caldo, dell’umidità, del caos dei trasporti, l’ho ringraziata notte e giorno. Non pensate ai prezzi italiani, anche durante la vacanza ci siamo spostati in taxi o con i famosi tuc tuc.

I primi giorni, come tutti i turisti, concordavamo con l’autista una tariffa forfettaria, comunque sempre alta rispetto al prezzo con il tassametro quindi pretendete di attivarlo!
Viaggio in Thailandia: internet e telefono
Anche questa volta grazie al mio telefono dual sim non ho avuto nessun problema con internet.
Appena arrivati all’aeroporto abbiamo attivato una sim card (molto più vantaggiosa di quelle italiane) con internet e voce (che non abbiamo utilizzato ma poteva servire).
Impostando sul telefono l’utilizzo dei dati con la scheda Thailandese abbiamo utilizzato la scheda italiana per google, whatsapp, ecc.
Viaggio in Thailandia: massaggi thailandesi, sì o no?
Il primo giorno a Bangkok ci siamo infilati in un centro massaggi vicino l’hotel. Abbiamo fatto un massaggio thailandese tradizionale, siamo entrati vivi e siamo usciti DISTRUTTI, ma nel senso che abbiamo proprio implorato pietà. Detto ciò, non so se è perché il massaggio thailandese sia così “violento” o solo loro non erano bravi, abbiamo davvero sofferto.
A Phuket abbiamo scelto un centro massaggi molto grande e consigliato su TripAdvisor, abbiamo optato (terrorizzati dalla precedente esperienza) per un massaggio rilassante ed è stato indimenticabile, ma per davvero! Da allora non ho più avuto le vertigini legate ai miei problemi ai cervicali.
Viaggio in Thailandia: il cibo
Io non mangio pietre e fichi d’india per il resto ogni cosa che mi passa davanti è succulento. Ah no! Non mangio nemmeno gli insettti, proprio perché mi terrorizzano da vivi e non voglio nemmeno vederli morti.
Ma ci hanno confessato che la storia degli insetti fritti e alla brace è una cosa per turisti perché i thailandesi effettivamente non li mangiano.

Ho mangiato quintali di morning glory o spinaci d’acqua, molto più buoni e saporiti dei nostri. Manco a dirlo, pad thai come se non ci fosse un domani e tanti altri piatti gustosi e piccanti.
Per mangiare fuori spendevamo dai 6 ai 40 euro in due (è accaduto una sola volta in un ristorante molto bello ed elegante). Chiaramente ci sono anche ristoranti stellati e locali dagli standard europei, noi abbiamo preferito posti meno turistici. Ovviamente tutto è stato sempre annaffiato da fiumi di birra asiatica. Divertitevi a mangiare frutta e a provare ogni tipo di street food.
Viaggio in Thailandia: abbigliamento
Oltre alle mutande, fate un carico di calzini puliti e t-shirt stupide. Viste le temperature e l’umidità, sarà necessario fare il cambio d’abbigliamento più volte durante il giorno.
Portate con voi anche i pantaloni lunghi, nei templi e nelle zone sacre sarà necessario averli o vi faranno indossare dei parei (spesso anche a pagamento).

Vi consiglio anche di portare delle scarpe comode, magari da ginnastica: utili in caso di escursione, ma anche a Bangkok, dove diciamo la pulizia delle strade non è proprio…giapponese!
Viaggio in Thailandia: i farmaci
Ebbene sì, la storia della dissenteria in Thailandia a quanto pare è vera. Non so se sia legata davvero al cibo o alle temperature, ma devo confermarvi che anche io, che mangio tutto ovunque, sono stata colpita sin da subito da seri problemi intestinali.
Nella mia scorta dei farmaci avevo portato antibiotico intestinale, farmaci anti diarrea e antistaminico. Purtroppo mi sono serviti tutti.
Per fortuna però le zanzare mi hanno graziata, ma se siete tra quelli presi di mira dagli insetti acquistate un repellente e una di quelle penne da mettere in caso di puntura.
Federica Barbera
Siciliana, socievole e curiosa – e pare anche un po’ ficcanaso. Ha a cuore e nella testa il suo passato, ma guarda al futuro con fiducia e ottimismo. Per lei serendipità è ritrovare per caso il profumo o il ricordo di un viaggio.
Progetto un viaggio in Thailandia da tanto e il tuo articolo mi è stato utilissimo, grazie mille! 🙂
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Sono contentissima che ti sia stato utile! Allora..buon viaggio quando sarà ❤
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