La magnificenza di Palazzo Besta a Teglio, affacciato sulle Alpi Orobie

Nel piccolo borgo di Teglio, famoso per essere la patria del pizzocchero, una dimora rinascimentale tra le più belle della Valtellina saprà sicuramente conquistarvi.

Sono sincera, in prima battuta ci ha convinto il pizzocchero per visitare Teglio, poi però guardandoci in giro, ci siamo resi conto che non potevamo proprio andare via prima di visitare Palazzo Besta, una bellissima dimora quattrocentesca.

Siamo a soli 25 minuti di auto da Sondrio, base dalla quale siamo partiti noi per esplorare i dintorni e organizzare il nostro itinerario della Valtellina in estate.

Se non avete tantissimo tempo a disposizione una mezza giornata a Teglio è sufficiente e la visita di Palazzo Besta è davvero imperdibile!

Visita a Palazzo Besta a Teglio

La più bella dimora rinascimentale in Valtellina

Due cose vi colpiranno senza dubbio del bellissimo Palazzo Besta: i meravigliosi affreschi dei piani superiori, perfettamente conservati, che raccontano le gesta dei poemi epici ma anche delle donne che a Palazzo Besta hanno abitato, e il panorama sulle Alpi Orobie, che non lascia sicuramente indifferenti.

La storia di Palazzo Besta

Il palazzo prende il nome dalla famiglia Besta, che ne ha voluto fortemente la costruzione. Fu edificato a partire dalla seconda metà del Quattrocento annettendo edifici già preesistenti per volere di Azzo I Besta. La costruzione venne cominciata ma Azzo I non la vide mai ultimata, perchè morì nel 1508, anno in cui il palazzo non era ancora completato.

Furono infatti il figlio Azzo II e sua moglie Agnese Quadrio a vivere nel palazzo e a commissionare le decorazioni pittoriche che oggi lo caratterizzano e lo decretano la più bella dimora rinascimentale della Valtellina.

Il Palazzo rimase proprietà della famiglia Besta fino al 1726. A fine Ottocento venne suddiviso tra diverse famiglie di contadini e il palazzo venne trascurato.

Nel 1911 fu acquistato dallo Stato italiano. Dopo ingenti lavori di restauro a partire dagli anni Trenta è diventato un museo ed è aperto al pubblico.

Una corte rinascimentale, un palazzo che racconta di quattro donne

Palazzo Besta fu un luogo nevralgico e importante durante il periodo del Rinascimento: nella sua corte vennero ospitati letterati, filosofi e poeti provenienti da ogni dove.

La nobile famiglia Besta, che abitò il palazzo per quasi tre secoli, ha visto il susseguirsi di donne colte, raffinate e intelligenti che hanno saputo accogliere, gestire e prendersi cura della proprietà, rendendo il palazzo un punto di riferimento artistico e letterario dell’epoca. Donne che hanno commissionato le decorazioni interne e gli affreschi e che molto spesso sono state loro stesse rappresentate. La storia di Palazzo Besta è infatti nota anche per le sue quattro donne Ippolita, Agnese, Anna e Alba.

Così che gli affreschi, oggi, sono una sorta di albero genealogico della famiglia Besta e di chi ne ha fatto parte, ma anche una mappa di alcuni aspetti di vita quotidiana e usi del tempo. Un ciclo di affreschi che riproduce scene di caccia in cui sono presenti esclusivamente donne ci consente ad esempio di sapere che al tempo l’arte della falconeria fosse praticata anche dalle donne.

Ci sono ad esempio le pareti del cortile interno affrescate con episodi dell’Eneide, mentre al primo piano è possibile ammirare il Salone d’onore, decorato con episodi tratti dall’Orlando Furioso. Ma sono presenti anche scene de Le Metamorfosi e della Bibbia.

All’interno del palazzo ci sono inoltre tre stüe, stanze interamente rivestite con boiseries in legno di cembro che conservavano molto bene il calore durante i freddi e lunghi inverni.

A Palazzo Besta si può ammirare una stüa a baule, così chiamata per la forma del soffitto. È stata ricreata una stüa quattrocentesca proveniente da una casa si una famiglia di Ponte in Valtellina, acquistata e posizionata qui durante i lavori degli anni Venti del Novecento.

Ultimo ma non per ultimo, dedicate del tempo anche al bellissimo affaccio sulle Alpi Orobie. Dopo aver ultimato la visita del pianterreno, prima di imboccare la via per le scale e per il piano superiore, una porticina vi condurrà all’esterno, in quello che un tempo era il parco della dimora.

Da qui potrete godere di uno splendido e incontaminato panorama sulle Alpi Orobie.

Palazzo Besta a Teglio, informazioni utili per la visita

Palazzo Besta a Teglio è aperto tutti i giorni dalle 10:15 alle 12:45 al mattino e dalle 14:15 alle 16:45 al pomeriggio, tranne il lunedì che è il giorno di chiusura.

Il biglietto intero ha un costo di 5 euro, il ridotto di 2 euro. Palazzo Besta è l’unico museo statale in Valtellina, gestito dalla Direzione Regionale Musei Lombardia. Nel costo del biglietto è inclusa l’audioguida.

Il biglietto è gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Lombardia o per chi detiene il Passaporto Culturale per i nuovi nati.

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