Giugno è uno dei miei mesi preferiti: festeggio da anni lo stesso anniversario, c’è la lavanda, l’estate in un modo o nell’altro arriva, si mangiano i gelati, i giardini sono al massimo della loro fioritura.
La scuola finisce e continuo a vivere quel fragore di vacanze imminenti, di scoperte che mi aspettano proprio lì, dietro l’angolo.
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L’avocado che cresce
Lo scorso mese iniziavo dicendo: forse ho la soluzione per l’avocado. Bene, credo proprio di averla trovata. Il nocciolo di avocado messo in terra appena in acqua ho visto spuntare una timida radice, è diventato in un baleno una pianta ricca di foglie e fortissima. Vi metto il prima, a sinistra, e il dopo 30 giorni, sulla destra. Che ne dite?
Il mio avocado gigante si è meritato anche un rinvaso in uno spazio più grande e l’ho spostato fuori tra caldo e un po’ di sole che non dovrebbe affatto dispiacerlo. Ma anche in questo caso, incrociamo le dita.


Prendersi cura anche di quello che non si vede
Se lo scorso mese vi parlavo di nuovi prodotti che per la skincare che, mannaggia, non ho ancora provato, questo mese vi racconto invece che nella routine di cure per me stessa ho inserito un nuovo gesto, che mi porta via qualche manciata di secondi, e che ha già portato migliorie a un pezzettino di corpo dai più ignorato: i gomiti.
Ho iniziato a mettere la crema sui gomiti prima di andare a dormire. Perché anche se non li vediamo mai, li abbiamo. Perché anche se li trascuriamo e li vede solo chi cammina dietro di noi e magari neppure conosciamo, ci servono a fare un sacco di cose. Tipo a sorreggere le mie dita che digitano veloci sulla tastiera in questo momento, per dirne una. Olii, creme corpo particolarmente nutrienti, qualsiasi cosa mi capiti sotto mano diventa una buona occasione per spalmare i miei gomiti secchi e spesso dai colori indecifrabili.
Così la scusa dei miei gomiti screpolati è diventata nell’ultimo mese la mia personale metafora del prendermi cura anche delle parti di me che non vedo, ma non per questo meritano di essere trascurate.
Soccombere al make-up
Chi sono io per non soccombere al make-up. Uso i prodotti di Veralab principalmente per il viso già da diverso tempo e li adoro. Così, quando proprio in questo mese è uscita la linea make-up Overskin non ho resistito e ho fatto subito un ordine: ombretto, lucidalabbra e mascara. Per il momento non ho ancora provato il mascara e l’ombretto, visto che in estate trucco meno gli occhi, il lucidalabbra invece è meraviglioso!


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Urbani a Torino
Indubbiamente un posto stranissimo e particolare, varcata la soglia vi sembrerà di entrare in un bosco abitato da creature fatate. Al Ristorante Urbani si mangia bene ma nessun piatto mi è sembrato indimenticabile; noi abbiamo scelto cucina, ma sarei curiosa di tornare per assaggiare la loro pizza. Se state cercando un posto in cui andare per una sera speciale e per stupire la persona che è con voi, ve lo consiglio senza dubbio.



Cocciuto Pizzeria, a Milano
Visto che siamo di strada, perché non andiamo a Milano a mangiare la pizza?
Può sembrare strano, eppure non sono io quella che in famiglia ha queste idee adorabili. Detto, prenotato.
Dopo circa un’oretta abbiamo varcato la soglia di Ristorante Cocciuto, nella sede di in via Bergognone 24, nel cuore zona Tortona. Una pizzeria elegante e ben illuminata, perfetta per un’ottima pizza!


Casimiro Gelateria, a Milano
La stessa sera, dopo la pizza da Cocciuto ci siamo regalati un gelato in una Milano caldissima, prima di rientrare in una Torino piuttosto fresca e piovosa.
Raggiungibile a piedi, in via Solari, ricca di locali e vivacissima, ci siamo imbattuti in una gelateria che dire rosa è dire poca cosa (e l’ho adorata anche per questo!). Ho adorato l’arredo interno e anche il gelato di Casimiro, la nostra passeggiata verso i Navigli è stata ancora più piacevole.


Milano è una chicca, ricca di arte e cultura, qui alcuni articoli che potrebbero essere utili:
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I fuochi di San Giovanni
Finalmente sono riuscita ad andare a vedere i fuochi di San Giovanni che quest’anno (bada, mancavo da un bel po’ ) ho trovato davvero speciali. Sono tornati i fuochi d’artificio veri, ma con un basso impatto acustico e ambientale e un sottofondo musicale da brividi. È stata festa grande a Torino, che nel nostro caso si è protratta ben oltre la fine dello spettacolo pirotecnico visto che abbiamo incontrato per caso alcuni amici ed è stata l’occasione per trascorrere un po’ di tempo insieme.


La visita al Museo Accorsi Ometto
Incredibilmente nascosto dalla centralissima Via Po, sono andata a visitare il Museo Accorsi Ometto, una meraviglia da non perdere! Tenete d’occhio il blog, tra qualche giorno arriva l’articolo.
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Serie TV
Pochissime serie TV perché sono ricominciati i giri in Vespa e i gelati dopo cena o semplicemente le cene che si protraggono all’infinito fuori e poi è bello rimanere a leggere o chiacchierare con il fresco sulla pelle.
Normal People
Su RaiPlay da pochissime settimane è apparsa la serie TV ispirata al romanzo di Sally Rooney, Persone Normali. Vi avevo già parlato di Conversations with friends, che a mio parere è splendida, ma Normal People forse perché avevo apprezzato anche di più il libro, è veramente incredibile. Molto fedele al libro, la serie tv parla della coppia di Conell e Marianne nell’arco di diversi anni, tra vicinanza e allontanamento. Il libro e la serie indagano con la lente di ingrandimento il loro rapporto, donandoci una storia ricca di riflessioni e tenerezza.
The White Lotus
Ne avevo sentito parlare molto e quindi ho approfittato del mio recente abbonamento a NowTV per guardare The White Lotus. Le due stagioni per ora uscite, ma pare sarà così anche per la terza in uscita, sono sconnesse le une dalle altre e hanno come unico comune multiplo una serie di turisti americani molto ricchi che trascorrono le vacanze, nella prima stagione alle Hawaii nella seconda a Taormina, in hotel esclusivi.
Tra le loro richieste assurde e le vicende personali si intrecciano anche le vicende di chi invece ha il compito e dovere di assecondare i loro desideri, ovvero il personale della struttura. La bravura della maggior parte degli attori protagonisti non si discute, così come la colonna sonora e le riprese che rendono soprattutto giustizia a una Taormina e a una Valle di Noto barocche e fattucchiere, ma il prodotto finale è a mio parere decisamente superficiale: i ricchi sono ricchi ma nulla più, lo staff è invidioso e risentito della loro ricchezza ma finisce per riversare la propria vita nel lavoro. Difficile empatizzare sia con uno schieramento sia con un altro, ma anche solo memorizzarne i nomi, almeno per la sottoscritta. I toni da dark comedy ci sono tutti, si sogghigna e tutto scorre senza particolari colpi di scena, anche quando muoiono finiscono presto nel dimenticatoio.
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Film e documentari
Il primo giorno della mia vita
Una sera in cui cercavo un film da vedere, Prime mi ha fatto una bellissima sorpresa: sulla homepage ho trovato questo film uscito da pochissimo, che mi è sfuggito al cinema e che ci tenevo molto a vedere. Le mie impressioni non erano sbagliate: un meraviglioso lavoro cinematografico, che mi ha colpito profondamente.
Tratto dal suo stesso libro ma ambientato a Roma invece che a New York, Paolo Genovese ci porta tra la vita e la morte. La scena si apre sotto una pioggia battente e alcuni individui che via via salgono in auto: un motivatore, una poliziotta, una ex ginnasta professionista e un ragazzino. Poco prima di compiere un ultimo gesto estremo vengono salvati da un individuo misterioso che propone loro ancora una settimana per ripensarci.
Figlia mia
Un film delicato e fortissimo al tempo stesso. La storia di una figlia che si ritrova con due madri e che fa fatica a trovare il proprio posto nel mondo. Bello e profondo, interpreti sublimi e una Sardegna brulla e arcaica.
Tre piani
Ispirato al romanzo di Eshkol Nevo, Tre piani è il primo film di Nanni Moretti in cui utilizza una sceneggiatura non sua. Invece di ambientarlo a Tel Aviv, il film di Moretti è ambientato in un condominio di Roma in cui le storie di tre famiglie si intrecciano in modo indissolubile e tragico.
Lady bird
Anche qui la macchina da presa analizza il rapporto di una madre e una figlia, che cercano di fare il massimo, ma che si scontrano senza sosta. In più l’adolescenza, i sogni che si hanno ma non sono sempre semplici da mettere in pratica, il bisogno di far parte di qualcosa.
Tufo
In questocortometraggio che si trova su Rai Play verrete traghettati in Sicilia e nelle vicende della famiglia Cutrò e della loro resistenza alla mafia come testimoni di giustizia. Molto dolce. E commuovente.
Rosa. Il canto delle sirene
Sempre in Sicilia sono girate anche le scene di questo documentario a più voci con alla guida Isabella Ragonese, l’attrice che per la prima volta è alla regia. Il documentario è un grande omaggio alla cantante siciliana Rosa Balistreri, scomparsa nel 1990 a sessantacinque anni, dopo che un ictus l’aveva colpita sul palco durante il suo ultimo concerto.
Attraverso lo sguardo e le parole di alcune donne siciliane che si sono ispirate alla sua forza, la Ragonese ci dona il ricordo di una donna che non si è mai tirata indietro, in un mondo in cui le donne non contavano nulla.
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Podcast
Visto che tra i podcast recentemente usciti ho scovato più delusioni che epifanie, ho attinto alla mia lista di podcast con generi vari e uscite decisamente più datate. Ho iniziato diverse cose, ma non ho concluso ancora nulla, ve ne parlerò magari nella prossima newsletter.
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Libri
Dove non mi hai portata
Dov’è che Lucia Greco, la madre di Maria Grazia Calandrone che ci regala un libro spietato e dolcissimo, non l’ha portata? Da subito si scopre cosa sia successi ai genitori dell’autrice, che ripercorre a ritroso quello che può solo ricostruire e immaginare, tra indagini, riflessioni, confronti e interviste. Un libro gigante.
Ragazze perbene
È uno dei titoli che fa parte della collana Le fuggitive di NN Editore, e mi è piaciuto così tanto che ho deciso di recupare tutti i titoli, per ora quattro in tutto.
È la storia di Clara che torna nel suo paesino vicino a Caserta nonostante viva a Londra da diversi anni, in occasione dell’addio al nubilato e il matrimonio della cugina Rossella, che come tutte le ragazze perbene sta convolando a nozze. Un libro sulla felicità e le implicazioni sociali che non sempre sembrano combaciare.
Cafè Royal
Un libricino sottile e perfetto per le vacanze estive, tanti mini racconti apparentemente sconnessi l’uno dall’altro, con il lockdown alle porte e un bar in via Marghera a Milano come centro del mondo.
Annalena
Prima di cominciare a leggere questo libro di recente uscita sapevo principalmente il nome dell’autrice e il titolo e che le due persone che portano lo stesso insolito nome, Annalena, non coincidessero, bensì erano parenti lontane. La protagonista, raccontata da Annalena Benini, è Annalena Tonelli, che non amava celebrazioni e che la nonna dell’autrice definiva la santa.
Viene ritenuta una missionaria, ma è molto complicato incasellarla, perché ogni definizione risulterebbe riduttiva. La storia di Annalena e Annalena si fondono e confondono, creando il racconto di due esistenze forse diversissime ma uniche.




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Di viaggi e cose
Questo mese mi ha regalato weekend lunghi, esperienze e cose belle di cui vi parlerò presto sul blog e finalmente ho ultimato il racconto del mio viaggio alle isole Eolie della scorsa estate (per le cose belle ci vuole tempo). Qui trovate tantissima salsedine, un sacco di cuore, ma anche molto informazioni utili per replicare o quasi un viaggio in questo arcipelago di meraviglie. Ho fatto anche qualche post ammetto più per me che per altri, e una bella cartella in evidenza per chi mi segue da lì. Come sempre trovate tutto sul mio profilo Instagram.
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Gli articoli più letti del mese
Sono loro gli articoli pubblicati nell’ultimo mese e più apprezzati:


Un pensiero riguardo “What I do in a month | Newsletter falsissima del mese di Giugno: cose viste, fatte, assaggiate”