Castello di Miradolo e il suo parco | Ortensie, piante secolari e la foresta di bambù più bella del Piemonte

Un pugno di verde compatto in Val Chisone, nel pinerolese, un Castello che subito non vedi, ma scorgi dopo esserti sporto dalla fitta foresta di alberi secolari, bambù altissimi e piante fiorite, del parco. Il Castello di Miradolo e il suo parco dovrebbero essere meta di ogni piemontese, almeno una volta ogni primavera ed estate; ma dovrebbe anche essere inserito in un itinerario ad hoc, a spasso tra i castelli più belli del Piemonte – e vi assicuro che avreste l’imbarazzo della scelta!

Come arrivare al Castello di Miradolo da Torino

Per andare verso il Castello di Miradolo, se arrivate da Torino, è necessario prendere l’autostrada o la statale che va verso Pinerolo. Il castello si trova a San Secondo di Pinerolo, località Miradolo. Arrivati vicino, dovrete percorrere un piccolo tratto di strada sterrata e poi potrete parcheggiare la vostra auto, gratuitamente. L’auto è sicuramente il mezzo migliore per raggiungerlo, ma durante eventi e mostre particolari, è possibile che venga fornito un servizio di navetta, da Torino al castello e viceversa.

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Le roselline che scendono giù come una cascata a Maggio inoltrato incorniciano gli ingressi

Castello di Miradolo: una storia antica e una famiglia di donne forti e acculturate

In Piemonte sembra che la storia sia sempre più o meno così: una dimora meravigliosa, contraddistinta da una donna con una forte personalità, il passaggio di dama in dama, un lento e progressivo abbandono, un ancora più lento recupero che porta alla luce la bellezza del passato. Ma andiamo con ordine. Si presume che la dimora sia stata costruita intorno al Seicento e che inizialmente avesse perlopiù l’aspetto di una cascina. I primi proprietari furono probabilmente la famiglia Macello, che cambiò il suo nome in Massel ( forse suonava meglio? ) e successivamente ampliò i propri possedimenti. Ma il suo periodo di maggior splendore, il Castello lo respira intorno al 1820, quando inizia ad occuparsene Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, soprannominata Babet, moglie del marchese Maurizio Massel. La donna, spinta da una grande intraprendenza, riprende in mano alcuni lavori del castello e amplia il parco.
Grazie a lei vengono costruiti la Citroniera, la Torre rotonda e il muro di cinta, ristrutturata la facciata principale e inserite le decorazioni neogotiche, ridisegnato e ampliato il giardino. I lavori di restauro eseguiti segnano le geometrie che ancora oggi contraddistinguono il Castello e delimitano il parco.

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La Citroniera si trova sul lato sud-ovest del Castello

In particolare, rimarrete colpiti dalla Citroniera; costruita in stile neogotico intorno al 1830, fu utilizzata per oltre un secolo dai giardinieri della famiglia Massel. Tra il 1860 e il 1877 i giardinieri erano soliti riporre qui numerose casse di citroni, i limoni, che durante la bella stagione nobilitavano le corti e servivano per decorare gli interni del Castello. Riuscite a immaginare che meraviglioso profumo doveva invadere le sale del castello in quelle occasioni?

Quarant’anni dopo, la nipote di Maria Elisabetta, Teresa Massel, sposa Luigi dei conti Cacherano di Bricherasio, che come dono di nozze alla sua sposa, fa ristrutturare il Palazzo di Miradolo, secondo il gusto e i canoni neogotici. Dal matrimonio di Teresa e Luigi nacquero due figli, Emanuele morto prematuramente e Sofia, che eredità il castello e se ne occuperà fino alla sua morte. A metà del secolo scorso, alla morte di Sofia, il castello viene ceduto a una congregazione religiosa che non se ne prende cura: molti arredi spariscono o vengono venduti, molti alberi del Parco vengono abbattuti per vendere la legna e vengono fatti interventi strutturali e decorativi che non rispettano la storicità del luogo.

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Il castello di Miradolo in stile neogotico ha subito purtroppo un abbanono prolungato

Castello di Miradolo oggi

Passano molti decenni prima che il Castello di Miradolo torni al suo antico splendore. Nel frattempo, il tempo e l’incessante azione degli agenti atmosferici e della natura lo scalfiscono. Per certi aspetti, inesorabilmente.
Finalmente nel 2007 l’intero complesso viene acquistato da un gruppo di privati e affidato alla Fondazione Cosso che, l’anno successivo, avvia un importante e imponente progetto di restauro del Palazzo e del Parco, al fine di salvarlo dal drastico abbandono subito. Oggi le sale del castello al primo piano e al piano terreno ospitano spesso mostre d’arte, di artisti conosciuti o emergenti. Purtroppo non sono presenti arredi, la maggior parte dei quali rubati o venduti durante il periodo di abbandono.

Il Parco, la vera chicca del Castello di Miradolo

I parchi sono sicuramente uno dei miei nervi scoperti. Più sono lussureggianti, fioriti, vari e più mi piacciono. Abbiamo avuto la fortuna di visitare il Castello di Miradolo e il suo parco in una soleggiata domenica, poco prima di un potente acquazzone: il parco era tutto a nostra disposizione, le uniche a passeggiarci attraverso. Abbiamo vagato con quel tocco di serendipità che ci contraddistingue, con la calma di chi non sta andando in nessun posto in particolare ma è ben ancorato al luogo in cui è in quel momento.

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A Giugno fioriscono le ortensie del parco

Inizialmente il parco era costituito da un frutteto, un giardino delle delizie e una peschiera. Orti e vitigni circondavano tutta la struttura. Fu con Maria Elisabetta Ferrero che il parco assunse la conformazione odierna e rivelò il suo carattere romantico. La forma è tendenzialmente ovale, con un grande prato al centro che sfuma la foresta tutto intorno e apre ancor di più la vista sul Castello. Da un punto di vista botanico, il parco del Castello di Miradolo è molto vario: un totale di 1700 alberi e oltre 70 specie uniche. Gli amanti dei fiori impazziranno per le numerose camelie e ortensie, meravigliose proprio nel mese di Giugno e le rose, stupende a Maggio inoltrato, che incorniciano gli ingressi scendendo giù a cascata.

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Il boschetto di bambù del parco di Miradolo

Il bosco di bambù al Castello di Miradolo

Forse è proprio il piccolo ma fitto boschetto di bambù il vero fiore all’occhiello del parco di Miradolo. Tanti piccoli slanciati bambù che renderanno molto fresca quest’area del parco e che faranno un suono melodioso e dolce quando si toccheranno l’un l’altro, spinti dal vento.

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Passeggiata nella foresta di bambù nel parco del Castello di Miradolo

Castello di Miradolo e il parco, qual è il momento migliore per visitarli

Dipende dagli anni, da quanto freddo o caldo ha fatto, da cosa cercate o sperate di trovare. Il momento ideale per vedere il parco secondo me è il periodo che va da metà Maggio a metà Giugno. Il periodo di inizio estate coincide spesso con eventi legati alla musica, con concerti all’aperto serali o aspettando l’alba.

Indirizzo: Via Cardonata, 2

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