Sabato 13 aprile 2019 si è tenuta l’inaugurazione del Mercato Centrale di Torino. La città sabauda non è l’unica sede, è la terza, dopo Firenze e Roma, di un progetto in continua espansione. A novembre 2019 infatti aprirà anche a Milano un nuovo spazio. Da buona torinese, il giorno dell’inaugurazione sono andata a curiosare, approfittando della possibilità di accedere all’anteprima stampa dedicata a blogger e giornalisti. Qui vi racconto com’è andata quella giornata e per quale motivo vi consiglio
Mercato Centrale di Torino:
Dall’ex PalaFuksas nasce il Mercato Centrale di Torino e cambia l’aspetto di Porta Palazzo. Il Mercato Centrale di Torino nasce su 4500 metri quadrati distribuiti su tre livelli : 26 botteghe che raccontano e celebrano cultura enogastronomica sabauda e non solo.

Mercato Centrale di Torino: posizione strategica e tante cose da fare vicine
Dopo aver perlustrato il mercato in lungo e in largo e assaggiato tutto il possibile, vi dico perché secondo me vale la pena dedicare un paio d’ore alla visita di questo mercato, sia nel caso in cui Torino sia la vostra città, sia nel caso in cui siate a Torino in visita. Innanzitutto: la posizione.
Il Mercato Centrale è situato in Piazza della Repubblica 25, proprio all’interno dell’enorme spazio in cui tutti i giorni si tiene lo storico mercato di Porta Palazzo, mercato in cui molti torinesi fanno quotidianamente la spesa, e in cui è piacevole trascorrere una folkloristica oretta passeggiando tra le bancarelle colorate e gli odori che si mescolano. Dal secondo piano del Mercato Centrale, che è strutturato in vetro, si può godere di una vista della piazza molto particolare.

Se vi recate nel quartiere di sabato, proseguendo di qualche centinaio di metri, potrete anche visitare il mercatino dell’usato del Balon. Una domenica al mese si tiene inoltre il Gran Balon, una versione più “in grande” del mercato del sabato, in cui molti antiquari espongono la loro merce. Poco distante da Piazza della Repubblica c’è il quadrilatero romano, quartiere storico di Torino, ricco di rovine da visitare, splendidi palazzi, locali per tutti i prezzi e gusti in cui bere e mangiare fino a tarda sera. In buona sostanza la posizione del Mercato Centrale può essere strategica, sia per chi è in visita a Torino, sia per chi vive la città nel suo quotidiano.
Mercato Centrale di Torino: gli orari
Un altro buon motivo è la flessibilità degli orari. Il Mercato Centrale di Torino è aperto 364 giorni all’anno, dal lunedì alla domenica dalle 8 alle 24, e il cibo viene servito continuamente, ottimo perciò per chi come me è tendente a prendersela comoda durante il week end e a non rispettare gli orari dei pasti “canonici”.
Mercato Centrale di Torino: un tour tra 26 botteghe enogastronomiche d’eccellenza tra cui scegliere
Che cosa si può mangiare al Mercato Centrale? Di tutto e per tutti gusti, spaziando tra diverse fasce di prezzo. Una delle cose che ho trovato infatti più affascinanti è che ci sono dei tavoli comuni centrali in cui mangiare dopo aver scelto tra le 26 botteghe di artigiani del gusto. dove e possibile accomodarsi scegliendo ciò che si vuole mangiare tra tutta l’offerta. Potrete perciò comporre personalmente il vostro menù, e, se siete in tanti a tavola, non dovrete negoziare un posto che metta d’accordo tutta la compagnia, ma ognuno potrà scegliere per sé, non rinunciando a mangiare in un’unica tavolata.

A fare eccezione è la Farmacia del Cambio dove potrete riservare un tavolo ed essere serviti con le loro ottime specialità piemontesi.

Ma quali sono le botteghe tra cui è possibile scegliere? Partendo dall’entrata potrete scegliere a seconda dell’orario e della voglia tra i prodotti da forno di Raffaele D’Errico, assemblati con la farina del Mulino di Viva la Farina, e tra i prodotti della terra siciliana (notevole il cannolo!) di Carmelo Pannocchietti.

Proseguendo da un lato trovate gli ottimi formaggi di Peppino Occelli, il primo negozio fisico di Cortilia, e il format inedito di Scabin che, con il suo Carbone Bianco, propone cotture esclusivamente a carbone di zuppe, uova verdure. E ancora il pesce del Mediterraneo di Valerio Lo Russo, la pasta fresca di Egidio de Michelis.

Ottime carni tra la macelleria piemontese di Marco Martini, quella Toscana della famiglia Savigni, l’hamburger di Chianina di Enrico Lavorio, il girarrosto di Alessandro Baronti.
Poi si spazia tra il Trapizzino di Stefano Callegari, i fritti di Martino Bellincampi, il tartufo di Luciano Savini, i formaggi e i salumi selezionati da Beppe Gioviale. Notevole anche la pizza tradizionale napoletana di Marco Fierro e, dulcis in fundo, il gelato di Alberto Marchetti.
Per bere potrete scegliere tra il vino selezionato da Luca Boccoli e la distilleria di Simone Mari, aperta fino alle due durante il week end, alla quale si può accedere anche direttamente dalla piazza. Inoltre in alcune botteghe potrete anche acquistare dei prodotti che vi sono particolarmente piaciuti da portare a casa.
Mercato Centrale di Torino: non solo cibo
Non solo cibo al Mercato Centrale, che nasce come uno spazio di diffusione della cultura non solo culinaria ma in tutte le sue forme. Da aprile partiranno infatti diversi eventi e laboratori in collaborazione con il Torino Jazz Festival, il Salone del Libro, MITO e tante altre istituzione. Da maggio si investirà anche sulla formazione con la Scuola di Cucina di Lorenzo de’ Medici, il laboratorio didattico dei formaggi di Peppino Occelli, la torrefazione didattica di Franco Mondi e l’aula didattica del Mercato Centrale.
Personalmente sono molto curiosa del lato formativo e culturale del Mercato, e ho aspettative molto alte! Spero di riuscire a partecipare ad alcuni degli eventi proposti, e credo che potrebbe essere un ottimo motivo per tornare a fare visita a questo meraviglioso spazio.
Scritto da Giorgia Finiguerra
Torinese, 29 anni, psicologa. Per lei il viaggio è il brivido lungo la schiena quando sa di averne prenotato un altro, è far rinascere tutti e cinque i sensi. Tornare in posti cari ed esplorarne di nuovi.
Molto interessante. La prossima volta che passo da Torino voglio andarci
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Una tappa da non perdere! Sarà sicuramente un fiore all’occhiello della nostra città 😍
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Sono molto curiosa di vederlo, soprattutto dopo aver visto quello di Firenze (quest’ultimo non mi ha convinta al 100% perché a tratti mi è sembrato una copia di Eataly…). Però sono curiosa di visitare la versione torinese. Appena mi organizzo una domenica per il Balon faccio un salto anche lì!
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Facci sapere cosa ne pensi Silvia 🙂
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