Castelli della Loira, i più belli | Quattro giorni tra castelli incantati e intrighi di corte

Più di 300 castelli, quasi tutti ben conservati, che nell’immaginario comune riportano subito ad atmosfere incantate, avventure, principesse belle e ribelli e luoghi fatati. Nella Valle della Loira la realtà incontra la fantasia: i castelli che ammirerete non hanno nulla da invidiare a quelli descritti e immaginati nelle favole, sono proprio loro. Se le aspettative sono alte e temete che un viaggio qui possa abbassarle, non sarà così! Vi porto alla scoperta dei castelli della Loira, quali vedere, i più belli, tra intrighi e magia.

Un on the road nella terra della Loira è l’occasione ideale per riempirvi gli occhi di meraviglie: natura incontaminata, castelli da favola, animali che pascolano, paesaggi simili a quelli della Danimarca e della Scozia, erba verdissima.

Se avete appena iniziato ad organizzare il vostro viaggio, se l’idea di un on the road qui vi balena in testa da un po’, ecco che vi lascio quale consiglio per la Valle della Loira.

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Valle della Loira, non solo castelli

Castelli della Loira: quali non perdere

Giorno 1

Castello di Chenonceau e i suoi giardini

Completamente immerso e circondato dall’acqua del fiume Cher in cui si specchia e a cui strizza l’occhiolino, è indubbiamente il castello che ho amato di più tra quelli visitati nella Loira. Perché è costruito interamente sull’acqua? Perché qui, a cavallo tra il 1300 e il 1400, c’era un mulino. Dopo il tracollo finanziario della famiglia che qui vi abitava, venne raso al suolo e al suo posto venne costruito il castello. Considerate che oggi è uno dei più incantevoli, ma quando venne costruito era considerato un castello borghese, piccolo e utilizzato perlopiù come dimora di campagna.

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Castello di Chenonceau, completamente circondato dal fiume Cher

Il castello di Chenonceau venne definito il castello delle signore, perché qui si scontrarono a suon di rose, lavanda e ortaggi le due donne innamorate e ricambiate da Enrico II, Caterina de’ Medici, la legittima consorte e Diana di Poitiers, la sua favorita. E le due donne infatti misero mano personalmente non solo sull’architettura del castello, ma anche sui giardini della dimora. Se i giardini di Diana sono grandi e alla francese, sovraelevati su una terrazza, i giardini voluti da Caterina sono circolari e circondati di bordure di rosa e lavanda. È lei ad aver voluto la creazione del labirinto.

Ma le amate di Enrico II non furono le sole a innamorarsi perdutamente di questo castello. Anche Luisa di Lorena, moglie di Enrico III, l’ultimogenito di Caterina de’ Medici e morto in giovane età, rimase nel Castello di Chenonceau fino alla fine della sua vita.

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I giardini di Chenonceau sono un tripudio di fiori dai colori e dai profumi deliziosi

Il parco e i giardini sono cambiati notevolmente con il passare degli anni e il vero fiore all’occhiello, secondo me, è tutto ciò che circonda il castello, la dependance con gli orti, una casa di campagna e l’atelier dei fiori (potager des fleurs). Da qui, due volte alla settimana vengono recisi i fiori utilizzati per i meravigliosi bouquet di fiori e ortaggi che potrete ammirare nelle stanze interne del castello.

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Non trascurate una visita alle cucine, stupendamente conservate

Per quale motivo aggiungere ai bouquet di rose, orchidee, tulipani, ortensie e dalie anche melanzane, peperoni, barbabietole, carciofi? In passato i castelli servivano anche come costruzioni di difesa durante le guerre e le invasioni. Per questo motivo tutti i giardini avevano anche dei piccoli orti annessi, per permettere di resistere e autogestirsi durante le difficoltà e le carestie. I bouquet di fiori freschi che abbelliscono le stanze disposte sui 3 piani del castello hanno profumi e colori davvero stupendi e sono certa che le loro composizioni vi stupiranno!

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I bouquet di fiori e ortaggi sono uno più bello dell’altro!

Ironia della sorte, anche oggi il castello è di proprietà di una donna, Madame Magnais, che è la meravigliosa proprietaria e la conservatrice di questo gioiello.

Castello di Amboise e la meravigliosa cittadina

Giorno 2

Prendetevi del tempo per visitare la meravigliosa cittadina di Amboise, girare per i suoi negozi con decine di saponette profumatissime e lavanda a mazzi, comprare qualche souvenir e mangiare qualcosa per pranzo.

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Negozietti di Amboise, passeggiate tra le sue stradine

Poi entrate al castello di Amboise, che si trova proprio nel centro della cittadina, che potrete anche ammirare dall’alto in tutto il suo splendore. Qui, visse Leonardo da Vinci gli ultimi anni della sua vita e infatti i suoi resti sono conservati nella Cattedrale antistante al castello. Proprio qui il grande genio di Leonardo aveva riportato la sua opera più famosa, la Mona Lisa. Ma Amboise fu anche il castello reale in cui visse Francesco I, qui visse la sua infanzia e i primi amori, qui sposò sua moglie Claudia di Bretagna e questa fu la sede reale che piano piano trasformò in una residenza rinascimentale, circondata da meravigliosi giardini all’italiana.

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Castello di Amboise, residenza di Francesco I alla cui corte non mancava il grande genio di Leonardo da Vinci

Il Castello è in posizione strategica e privilegiata, su una collina e quindi rialzato rispetto la cittadina di Amboise, di cui si gode una magnifica vista, con alle spalle la vista della Loira, che in passato era usata dai re e da tutta la corte, che viaggiava spesso, per spostare preziosi, arazzi, stoffe, oggetti, racchiusi in enormi casseforti in legno di noci che erano trainate lungo il fiume. Perché non portarle a mano? Perché potevano arrivare a pesare oltre i 70 kg da vuote!

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La cittadina di Amboise vista dal Castello

Castello di Chambord

Giorno 3

È il castello dei castelli: maestoso, imponente, immenso, un capolavoro di architettura rinascimentale da lasciare senza fiato. Imponente non è una parola che ho utilizzato a caso: ben 420 stanze sono presenti nel castello, collegate tra loro da 80 scale e 5500 ettari di verde, che lo celebrano ufficialmente il più grande parco recintato d’Europa. Il sogno di Francesco I, che pare abbia anche contribuito personalmente al progetto, insieme al grande Leonardo da Vinci, che assunse il ruolo di padre culturale per il sovrano, ma che non vide mai la costruzione perché morì prima che il cantiere venne aperto.

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Castello di Chambord

Un sogno che portò il sovrano a desiderare persino di modificare il normale corso della Loira, affinché il fiume lambisse il castello. Sogno e progetto che non riuscì a portare a termine per gli ingenti costi che avrebbe richiesto e che visse per soli 40 giorni, il tempo in cui rimase in questo castello. Tutto venne fatto per sottolineare la grandezza del sovrano e la maestosità del suo regno: addirittura le serrature delle porte hanno la forma della F.

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Castello di Chambord, Valle della Loira

La visita del castello vi permetterà di visitare gli appartamenti di Francesco I, Luigi XIV e Luigi XV, la grand escalier, la scala a doppia rampa che permetteva alle persone che salivano di non incrociare mai chi scendeva e viceversa, e le maestose aree verdi, che facevano parte del parco di caccia di Francesco I.

Giorno 4

Castello e giardini di Villandry

A differenza degli altri castelli, che vi colpiranno soprattutto per gli arredi interni, le doppie rampe intrecciate per non incontrare mai chi sta salendo, o scendendo, a seconda del senso in cui siete, il Castello di Villandry merita di essere visitato principalmente e quasi esclusivamente per i suoi giardini esterni. Il belvedere mostra tutta la sua bellezza, anche se visitato durante un intenso acquazzone estivo, come è capitato a me: gli alberi trasformati in vere e proprie sculture e le fontane che giocano anche con la pioggia.

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Il giardino del castello di Villandry, sotto un bell’acquazzone estivo!

Il Castello di Villandry era la residenza di Jean le Breton, ministro di Francesco I, che si dedicò con passione alla ricostruzione dei giardini rinascimentali, distribuiti su quattro terrazze. In alto c’è il giardino del sole, poco più in basso il giardino d’acqua. I giardini ornamentali ad altezza del castello e l’orto decorativo, con un’esplosione di ortaggi!

Ma non perdetevi, per quanto un po’ nascosto, il labirinto di siepi, fiore all’occhiello della residenza!

Castello di Blois

Il Castello di Blois sorge all’interno del centro cittadino, e oggi è considerato un castello comunale. Non ha la magnificenza degli altri di cui vi ho parlato tuttora, forse anche a causa del fatto che gli immensi giardini che lo circondavano sono stati venduti durante la Rivoluzione Francese e oggi si trovano all’esterno del castello.

È il primo grande Castello della Loira che si incontra venendo da Parigi, se vi trovate da queste parti quindi, potreste pensare di trascorrere qualche giorno o qualche ora nella capitale. Per la sua ricchezza artistica è considerato un grande museo, con più di 35000 opere, concentrate soprattutto nell’ala di Luigi XII e di Francesco I.

Ma la vera particolarità è la sua ricchezza architettonica: quattro ali in quattro stili diversi: dagli stili gotici e rinascimentali fino al classicismo. Residenza di sette re e di dieci regine di Francia, il Castello Reale di Blois è un luogo che rimanda al potere reale e alla vita di corte.

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