Giulia, credo sia bravissima a parlare per immagini. E proprio le immagini del suo viaggio in Sud America, meravigliose e sognanti, mi hanno spinto a chiederle di rispondere a qualche mia domanda per il blog. Giulia, che potete seguire nel suo viaggio qui, ha solo 27 anni, eppure si è spinta per un viaggio in Sud America in solitaria.
La mia infanzia è stata un po’ particolare, come quella di tanti altri forse: il divorzio dei miei quando ero molto piccola, sono crescita con i nonni e una mamma giovane. Ed è proprio grazie a lei se ho questa passione di viaggiare e soprattutto il coraggio di farlo. Quando ero piccola invece di raccontarmi le solite storie convenzionali di principi azzurri e castelli, mi raccontava di regine che giravano il mondo e di tutti i bellissimi posti che vedevano. Quando avevo 9 anni mi ha portato in Costa D’avorio, il primo di tanti viaggi insieme. Fino al mio primo viaggio da sola a Liverpool a trovare amici, credo avessi 16 anni, mi ricordo che ho anche perso l’aereo al ritorno!
Non mi sono iscritta all’università, dato che ancora non sapevo cosa volevo veramente studiare, ho preferito rimboccarmi le maniche e mettermi a lavorare. Dopo 7 mesi ho capito che non ero ne felice né appagata, avevo tante cose che una ragazza della mia età poteva desiderare: la macchina nuova, il fidanzato, il lavoro a tempo indeterminato, il piatto di pasta pronto a pranzo, ma non riuscivo a dare un valore a queste cose.
Giulia Sassu, nel suo viaggio in Sud America
Ed è così che a 19 anni senza pensarci due volte sono partita per Londra, dove ho lavorato e vissuto per quasi 2 anni: è stato il mio trampolino di lancio, ero salita sulla barca del non ritorno! Da lì è stato un continuo partenze e ritorni, un anno in Australia, Nuova Zelanda, Francia, e infine il Canada! Posti che mi hanno cresciuta, cambiata, mi hanno reso più forte e sicura di me, mi hanno aiutato a conoscere lati di me che non sapevo di avere e hanno alimentato la mia curiosità e voglia di scoprire.
Ho imparato che la cosa più bella è condividere con le persone, soprattutto condividere esperienze, e che tutto è connesso: ogni scelta che ho preso mi ha portato esattamente dove dovevo essere. Ho scoperto la mia passione per la fotografia paesaggistica e per le lingue, per il momento ne parlo due fluentemente, più lo spagnolo, che sto imparando in sud America.
Sto ancora cercando il mio posto nel mondo, ma mentre sto aspettando di trovarlo voglio esplorare e conoscere tutte le opzioni, le maniere diverse di vivere e di vedere la vita.
1- “L’inizio di una nuova avventura! Biglietto sola andata per lo sconosciuto Sud America. Zero progetti, zero prenotazioni, zero aspettative: un viaggio dove seguirò le occasioni, le persone, il flusso! Ora mi aspettano 30 ore di viaggio, 2 scali, 15 ore in un aeroporto in Florida.” Così scriveva la Giulia del giorno 0. Dopo che i giorni sono quasi 100, quanto sei cambiata?
Devo ammettere che appena sono arrivata in Sud America c’e stato uno shock culturale. Non ero mai stata in posti dove devi stare attenta a quello che mangi, all’acqua che bevi, ma soprattutto devi sempre stare attenta al tuo zaino, a dove vai e a quale taxi prendi. All’inizio avevo paura, mi hanno raccontato tante storie, zaini rubati, autobus che prendono fuoco o altre disavventure. Ed io che volevo viaggiare in quest’enorme continente da sola, ero terrorizzata! Ma ho imparato ad adattarmi e a non farmi bloccare dalla paura, fare un passo alla volta e seguire il flusso.
In più di 100 giorni di viaggio non sono mai stata veramente sola, incontri tanti viaggiatori come te che vanno nella stessa direzione e casualmente ti ritrovi a condividere ostelli, tours e lunghi viaggi in autobus con loro! E alla fine capisci che veramente il mondo è piccolo; non sai quante volte mi sono ritrovata a ‘scontrarmi’ casualmente con persone che avevo conosciuto mesi prima in un altro paese!
Giulia in Perù, nel suo viaggio in Sud America
2- Come mai hai scelto proprio il Sud America come meta del tuo viaggio? Cosa ti attirava di questa terra? C’eri già stata?
Questa è la mia prima volta in Sud America, mai stata prima. Ho sempre avuto l’idea che un giorno ci sarei venuta, ma non sapevo quando. E come ci sono finita è un po particolare! Tornata a Roma dopo 8 mesi in Canada, mi sono messa a lavorare in un catering. Ma il lavoro iniziava a calare e poco prima che finisse la stagione una mia cara amica inglese mi contattò chiedendomi se avessi voglia di andare con lei a fare un workaway in Colombia. Non ci ho pensato molto e la mia risposta è stata ‘perché no, non ho niente di meglio da fare’! E dopo un mese ero su un aereo diretto a Cartagena!
3- Come fai a sostenerti economicamente mentre viaggi? Stai anche lavorando o sei partita con un budget predefinito?
L’unico lavoro che ho fatto è stato un workaway di due settimane in Colombia, sulla Sierra Nevada. Più che un vero lavoro, è come un volontariato; non ti pagano ma ti danno vitto e alloggio per qualche ora di ‘lavoro’ al giorno!
Non ho delle vere entrate economiche al momento; ogni tanto lavoro da freelance traducendo testi o website, ma solo quando ho tempo. Riesco a viaggiare grazie ai soldi che ho messo da parte in tutti i paesi dove ho lavorato precedentemente e ho lavorato veramente tanto! Ho fatto la piccola formica, invece di cantare mi preparavo per la prossima avventura! Sono scelte di vita e soprattutto rinunce, ma per me ne vale la pena! Poi dipende come viaggi.. se hai le tasche bucate non durerai a lungo!
Giulia sul Salar de Uyuni, la più grande distesa salata al mondo
4- Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile. Ci racconti qualcosa di questi cinque Paesi visitati finora?
5 paesi in poco più di 3 mesi. Ci sarebbe così tanto da raccontare! Il primo posto che ho visitato e che onestamente mi è rimasto nel cuore è la Colombia. Il calore delle persone, i paesaggi totalmente diversi, il cibo e i piccoli paesini pieni di colori. L’Ecuador È stato il primo posto dove ho raggiunto vette elevate, vulcani e cascate meravigliose. Poi il Perù, dove mi sono fermata più di un mese in un piccolo paese vicino Cusco. Quando ti fermi tanto tempo in un posto con gente locale inizi a sentirti a casa! Ho mangiato la miglior frutta tropicale direttamente dall’Amazzonia, i deliziosi piatti tipici compreso il ceviche e bevuto il famoso Pisco sour! Per non parlare di un sogno che si è realizzato, il Machu Picchu!
A seguire la Bolivia, uno dei paesi meno costosi, ma veramente particolari. La prima meta è stata La Paz, uno shock. Una città enorme, bella ma molto sporca. Da lì, dopo una breve fermata alla bellissima Sucre, ho visitato uno dei luoghi più particolari in sud America, il Salar de Uyuni. Un altro mondo, sembra veramente di stare su Marte. Un’esperienza unica che consiglio a tutti di fare.
E ora Sono arrivata da poco in Cile, ancora è tutto da scoprire, ma la prima cosa che ho notato è stato il cambiamento dei prezzi. Sono passata dalla Bolivia dove un letto in un ostello costava 4€ al Cile dove sta a 20€ a notte! Una differenza che si nota!
Giulia in Perù, al Machu Picchu
5- Per quanto tempo ancora viaggerai? Quali saranno le tue prossime tappe?
Ora mi sto avvicinando alla Patagonia. Prima però mi aspetta un’avventura in autostop e tenda attraverso la Carretera Australe con un paio di amici…e non vedo l’ora! Dopo la Patagonia credo che inizierò a risalire verso il Perù per prendere un volo da Lima per gli USA, San Francisco. Non so quanto ancora sarò on the road, nulla di veramente programmato, ma sempre pronta ad accogliere gli ‘imprevisti’!
6- Per te il viaggio è…
Per me viaggiare è connettere, imparare, scoprire. Mettersi in gioco, capire quali sono le cose veramente importanti nella vita. Togliersi le maschere ed essere veramente se stessi, ma soprattutto conoscerci per quello che siamo.